Rapporto settimanale del Pchr

Report settimanale sulle violazioni israeliane

A cura del PCHR – Centro palestinese per i diritti umani

Le Forze di occupazione israeliane (Foi) proseguono nei loro attacchi sistematici contro i civili e le loro proprietà nei Territori Palestinesi occupati (Tpo)


  • Un civile palestinese è stato ucciso da alcuni giovani ebrei di Gerusalemme

  • Le Foi continuano a sparare agli operai, agli agricoltori e ai pescatori palestinesi nelle aree di confine della Striscia di Gaza

    • 4 operai palestinesi (uno minorenne) sono rimasti feriti

  • Le Foi continuano a reprimere con la forza le proteste pacifiche in Cisgiordania

    • Due civili palestinesi – tra cui un minorenne – sono stati feriti

    • Le Foi hanno inoltre arrestato 3 civili palestinesi

  • Le Foi hanno condotto 47 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania ed una nella Striscia di Gaza

    • Le Foi hanno arrestato 19 civili palestinesi , tra cui 4 minori ed una donna

    • Le Foi hanno tormentato una famiglia palestinese nel villaggio di al-Khader, vicino a Betlemme

  • Israele continua ad imporre un assedio totale ai Tpo e ad isolare la Striscia di Gaza dal resto del mondo

    • I soldati israeliani appostati ai checkpoint militari in Cisgiordania hanno arrestato 3 palestinesi al di sotto dei 18 anni

    • I soldati appostati al terminal di frontiera di Bayt Hanun (Erez), tra la Striscia di Gaza e Israele, hanno arrestato un civile palestinese

  • Le Foi proseguono nelle attività di colonizzazione della Cisgiordania e i coloni continuano ad attaccare i civili e le proprietà palestinesi

    • Le Foi hanno devastato un pezzo di terreno agricolo e sradicato 53 alberi a Gerusalemme est

    • Le Foi hanno ordinato ai civili palestinesi di evacuare un'area di 20 dunum di terra nel villaggio di Kharas (provincia di al-Khalil/Hebron), nei pressi del Muro di annessione

    • I coloni israeliani hanno sradicato 250 piante nella cittadina di Bayt 'Ummar, provincia di al-Khalil, e 12 giovani oliveti nel villaggio di an-Nabi Saleh, provincia di Ramallah


Riassunto

Le violazioni israeliane della legge umanitaria e internazionale nei Tpo sono proseguite nella settimana dal 10 al 16 febbraio 2011.

Sparatorie

La mattina di venerdì 11 dicembre, Husam Husayn ar-Rawaydhi (24 anni), di Gerusalemme est, è stato ucciso da alcuni giovani ebrei mentre stava tornando a casa da Gerusalemme ovest, dove aveva il suo lavoro. Passando per una strada della parte ovest in compagnia del suo amico, Khader al-Julani, un giovane ebreo lo ha accoltellato al volto. Subito dopo, altri ebrei sono accorsi e lo hanno picchiato selvaggiamente. Diverse ore dopo, Husam è morto per le ferite riportate.

Nella Striscia di Gaza, nei pressi del confine con Israele, 4 operai palestinesi (tra cui un minore) sono rimasti feriti quando i soldati israeliani hanno sparato in direzione degli uomini che raccoglievano scarti di materiale edile

Le Foi hanno inoltre fatto un uso eccessivo della forza per disperdere le manifestazioni pacifiche organizzate per protestare contro le attività coloniali e la costruzione del Muro di annessione in Cisgiordania. Due civili palestinesi, tra cui un minore, sono stati feriti e decine di civili palestinesi e attivisti internazionali hanno sofferto per il gas lacrimogeno respirato e le contusioni riportate. Oltre a questo, tre civili palestinesi sono finiti in manette.

Incursioni

Durante il periodo incluso nel report, le Foi hanno condotto almeno 47 incursioni militari nelle comunità della Cisgiordania e una nella Striscia di Gaza, dove hanno spianato i campi dei palestinesi.

Limitazioni agli spostamenti

Israele continua ad imporre un rigido assedio ai Tpo e severe limitazioni agli spostamenti dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania (inclusa Gerusalemme est).

Striscia di Gaza

Da più di tre anni, Israele continua a tenere chiusi tutti i passaggi di frontiera della Striscia di Gaza. L'embargo illegale imposto alla regione, e rinforzato costantemente fin dal giugno 2007, sta avendo un impatto disastroso sulla situazione economica e umanitaria della Striscia di Gaza:

  • l'embargo illegale ha causato non solo una crisi umanitaria, ma anche una crisi dei diritti umani e della dignità della popolazione nella regione. Le misure adottate recentemente per alleggerire l'assedio sono vaghe, puramente superficiali, e non mirano alle radici della crisi, che potrà essere risolta solo con una rimozione completa e immediata dell'embargo e dei divieti di esportazione e di spostamento dentro e fuori dalla Striscia. Il Pchr teme che la nuova politica israeliana stia semplicemente facendo passare Gaza sotto un'altra forma di embargo illegale, internazionalmente accettata e istituzionalizzata. Forse i palestinesi di Gaza non soffriranno più delle stesse carenze di generi alimentari, ma resteranno economicamente dipendenti, incapaci di provvedere a se stessi e isolati dal resto del mondo sul piano sociale, culturale ed accademico;

  • estendere la lista di merci ammesse a Gaza non modifica l'illegalità dell'assedio, che è incoerente con gli obblighi legali d'Israele in quanto potenza occupante e firmataria dei trattati sui diritti umani, quale ad esempio la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici;

  • i fatti smentiscono peraltro le rivendicazioni israeliane di alleggerimento dell'embargo e di riduzione delle limitazioni ai beni dei quali è permessa l'importazione;

  • quest'ultima promessa rappresenta solo una presa in giro nei confronti della comunità internazionale, in quanto i nuovi beni ammessi non soddisfano le necessità di base degli abitanti;

  • le Foi continuano a sbarrare la strada alle materie prime per l'edilizia;

  • Israele continua a tenere chiuso il passaggio di Bayt Hanun (Erez) ai civili palestinesi che desiderano viaggiare in Cisgiordania e Israele per essere curati, per commerciare o per visitare amici e parenti;

  • Israele ha anche imposto limitazioni ulteriori ai diplomatici, ai giornalisti e agli operatori umanitari che cercano di fare il loro ingresso nella Striscia;

  • le condizioni di vita della popolazione civile sono quindi molto peggiorate, e i livelli di povertà e di disoccupazione hanno conosciuto un netto aumento.


Cisgiordania


Le Foi continuano ad imporre severe limitazioni al movimento di civili palestinesi in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme est. Migliaia di civili palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza continuano a vedersi negare l'accesso a Gerusalemme:

  • le Foi hanno stabilito checkpoint dentro e intorno a Gerusalemme, limitando severamente l'accesso dei palestinesi alla città. Ai civili viene frequentemente impedito di pregare nella moschea di al-Aqsa;

  • in tutta la Cisgiordania, esistono circa 585 blocchi stradali permanenti e checkpoint attivi e inattivi;

  • quando sarà completo, l'illegale Muro di annessione si estenderà per 724 km intorno alla regione, isolando ulteriormente l'intera popolazione. 350 km sono già stati completati, il 99% dei quali passa all'interno dei Territori Palestinesi, sottraendo così altre terre alla popolazione locale;

  • almeno il 65% delle strade principali che portano a diciotto comunità palestinesi è stato chiuso e sottoposto al controllo totale delle Foi;

  • vi sono circa 500 km di strade ad accesso limitato. Inoltre, circa un terzo della regione (ivi inclusa Gerusalemme est) è inaccessibile ai palestinesi senza un permesso rilasciato dalle Foi, molto difficile da ottenere;

  • le Foi continuano a ostacolare le manifestazioni pacifiche contro la costruzione del Muro di annessione;

  • i civili palestinesi continuano ad essere tormentati dalle Foi a Gerusalemme e nel resto della Cisgiordania, ad esempio venendo regolarmente fermati in mezzo alla strada e perquisiti.

Attività coloniali:

Il 13 febbraio, alcuni coloni israeliani dell'insediamento di Bat Ain, a nord della cittadina di Bayt 'Ummar (provincia di al-Khalil), hanno sradicato 250 piantine di olivo nelle terre appartenenti alle famiglie 'Adi ed Ekhlil, del vicino villaggio di Safa.

Il 14 febbraio, a Gerusalemme est, le Foi hanno devastato un dunum di terra appartenente a Naser Khalil Abu Ta'a, del quartiere di Shaykh Jarrah. Almeno quaranta tra oliveti, mandorli e albicocchi, insieme a sette viti e venti cipressi sono stati sradicati. Secondo Naser, un ufficiale della polizia ha inoltre picchiato selvaggiamente suo figlio, il 16enne Hamza, facendo a pezzi la sua carta d'identità. Le Foi non hanno presentato alcun ordine giudiziario per distruggere la terra degli Abu Ta'a, sostenendo di averlo fatto per motivi di sicurezza.

Sempre il 14 febbraio, le Foi hanno consegnato ordini di sgombero a diversi civili palestinesi, esortando a liberare venti dunum di terra nel villaggio di Kharas (provincia di al-Khalil), nei pressi del Muro di annessione. I terreni, che sono stati rivendicati dalle autorità israeliane come proprietà di Stato, si trovano a quasi 300 m di distanza dal Muro di annessione.

Ancora lo stesso giorno, alcuni coloni israeliani della colonia di Halmish, in provincia di Ramallah, hanno sradicato dodici piantine di olivo nell'area di Wad Raya, all'interno del villaggio di an-Nabi Saleh. Più tardi, le Foi sono accorse sul posto ed hanno cacciato i coloni.

Per approfondimenti, tabelle e ulteriori informazioni, leggere il report completo.

DOCUMENTO PUBBLICO

Per ulteriori informazioni, chiamare l'ufficio del Pchr a Gaza, al +972 8 2824776 o allo +972 8 2825893

Pchr, 29 Omer El Mukhtar St., El Remal, PO Box 1328 Gaza, Gaza Strip. E-Mail: pchr@pchrgaza.org, http://www.pchrgaza.org

1 dunum = 1.000 m² in Palestina

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.