Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane

Le forze israeliane continuano i crimini sistematici nei Territori palestinesi occupati (TPO) (06 – 12 Aprile 2017)

Un giovane palestinese del campo profughi di al-Jalazoun è  morto a causa delle ferite riportate.

Le forze israeliane hanno continuato a colpire le aree di confine di Gaza, ma nessun ferito è stato segnalato.

Forze israeliane hanno eseguite 49 incursioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania e 10 a Gerusalemme.

71 civili, compresi 11 minorenni, sono stati arrestati; 33 dei quali, erano di Gerusalemme, compresi 5 minorenni.

Tra gli arrestati c’era Ahmed Atoun, membro del PLC rappresentando Hamas, e il portavoce del movimento Hamas a Ramallah e al-Bireh.

Dieci auto di Silwad e alcuni attrezzi di un’officina siderurgica sono stati danneggiati e confiscati.

Forze israeliane hanno continuato i loro sforzi per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme est occupata.

A 3 famiglie di Silwan è stato ordinato di evacuare le loro case a causa di crepe risultanti dagli scavi sotterranei.

Le attività coloniali sono continuate in Cisgiordania

Coloni hanno invaso diverse aree sotto protezione delle forze israeliane per celebrare le feste dalla Pasqua ebraica.

Forze israeliane hanno trasformato la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato ad imporre l’embargo illegale sulla Striscia di Gaza per il nono anno consecutivo.

A causa delle feste della Pasqua ebraica, le autorità israeliane hanno imposto la chiusura di “sicurezza” in Cisgiordania e a Gaza.

Decine di check-point sono stati piazzati in Cisgiordania e altri sono stati installati per ostacolare il passaggio dei civili palestinesi.

Cinque civili palestinesi, compreso un bambino, sono stati arrestati nei check-point militari.

Sommario

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e delle leggi umanitarie internazionali sono continuate durante il periodo del rapporto (06 – 12 aprile 2017).

Uso d’armi da fuoco

Durante il periodo del rapporto, un giovane palestinese è morto a causa delle sue ferite, riportate poco tempo prima in Cisgiordania.

A Gaza, le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco contro contadini palestinesi sulle aree di confine.

In Cisgiordania, il 10 aprile, fonti mediche dell’Assuta Medical Center a Tel Aviv hanno dichiarato morto Jasem Nakhleh, del campo profughi al-Jalazoun, a nord di Ramallah, a causa delle ferite riportate. Jasem è stato ferito il 23 marzo, quando alcuni soldati israeliani di stanza in una torre di controllo vicino alla colonia di “Beit El”, nord di Ramallah, hanno aperto il fuoco contro un’auto civile, con 5 passeggeri dentro, compresi 3 bambini. Come risultato, Mohammed Khattab, 17 anni, è morto sul colpo, mentre gli altri quattro, compreso Nakhleh, sono stati feriti. Nakhleh è stato portato al Centro Medico Palestinese di Ramallah, ma il 27 marzo è stato trasferito all’Assuta, dov’è rimasto fino al momento dell’obito.

Nella Striscia di Gaza, per quanto riguarda il colpire le aree di confine, il 7 aprile le forze israeliane di stanza alla recinzione di confine tra Gaza e Israele, a est della Valle di Gaza, hanno aperto il fuoco contro contadini e pastori, ma nessun ferito é stato segnalato.

Incursioni: 

Durante il periodo del rapporto, le forze israeliane hanno effettuato almeno 49 incursioni militari nelle comunità palestinesi in Cisgiordania e altre 10 nella Gerusalemme occupata e nei suoi sobborghi. Durante le incursioni, le forze israeliane hanno arrestato almeno 71 civili palestinesi, compresi 11 bambini, 33 dei quali sono stati arrestati nella Gerusalemme occupata. Tra i prigionieri c’era Ahmed Atwan, 52 anni, membro del PLC rappresentante del blocco del Cambiamento e della Riforma del movimento di Hamas, e Fayez Abu Warda, portavoce di Hamas a Ramallah e al-Bireh. 

Durante le incursioni, le forze israeliane hanno confiscato 5 mila NIS appartenenti a Sa’ed Hamad, 32 anni, e danneggiato e confiscato 10 automobili civili a Silwad, a nordest di Ramallah. In aggiunta, hanno ritirato i permessi di lavoro di decine di giovani palestinesi che avevano l’autorizzazione per lavorare in Israele.

A Hebron, le forze israeliane hanno confiscato alcuni equipaggiamenti di un officina per lavorare il metallo appartenente a Ra’fat al-Sharabati, per un totale di 200 mila NIS. 

Traduzione di F.H.L.