Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Report settimanale del Pchr – Palestinian Centre for human rights -periodo di riferimento 31 gennaio-6 febbraio 2013

Le forze di occupazione israeliane continuano le loro sistematiche aggressioni contro le proprietà e i civili palestinesi nei territori occupati (TO)

Le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco contro i civili palestinesi nella zona di frontiera della Striscia di Gaza.

Due bambini palestinesi sono rimasti feriti nel nord della Striscia di Gaza, la ferita di uno di loro è grave.

Due civili palestinesi, tra cui un bambino, sono stati feriti nel nord della Cisgiordania.

Le forze israeliane hanno condotto 83 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania, e altre due limitate nella Striscia di Gaza.

Almeno 80 civili palestinesi, tra cui otto bambini, sono stati arrestati in Cisgiordania.

Tra gli arrestati, figurano anche tre membri del Consiglio Legislativo Palestinese.

Gli uffici del Comitato di al-Zakat, a Tulkarem, e la sede del dipartimento dei beni religiosi islamici di Qalqilia, sono stati assaltati.

La Marina israeliana ha continuato ad aggredire i pescherecci palestinesi nel mare di Gaza

I pescherecci palestinesi hanno subito due attacchi in mare, non si segnalano vittime o danni materiali.

Le forze israeliane hanno continuato ad usare la forza eccessiva per disperdere le proteste pacifiche organizzate dai civili palestinesi in Cisgiordania.

Un bambino palestinese è rimasto ferito nella manifestazione di protesta settimanale di Kafr Qaddoum, nord est di Qalqilia.

Israele continua ad imporre un assedio totale sui territori palestinesi occupati e a isolare la Striscia di Gaza dal resto del mondo.

Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco in Cisgiordania.

Almeno 15 civili palestinesi, tra cui due bambini, una ragazza e la madre di un detenuto sono stati arrestati ai posti di blocco.

Due fratelli sono stati arrestati al valico di Beit Hanoun (Erez), a nord della Striscia di Gaza.

Israele ha proseguito i propri sforzi atti a creare una maggioranza ebraica a Gerusalemme Est.

Due case sono state demolite nel villaggio di Beit Hanina, a nord di Gerusalemme Est, di conseguenza, cinque famiglie sono rimaste senza tetto.

Le forze israeliane hanno proseguito le attività di colonizzazione in Cisgiordania, e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare civili e proprietà palestinesi.

Le forze israeliane hanno continuato ad emettere avvisi di demolizione di case palestinesi.

I coloni israeliani hanno dato fuoco a due veicoli nel villaggio di Deir Jarir, a nord est di Ramallah.

Un avamposto coloniale è stato edificato sui territori del villaggio di Jayous, a Qalqilia.

Riepilogo

Nel periodo di riferimento (31 gennaio-6 febbraio 2013) continuano le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani nei territori occupati palestinesi.

In breve:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ferito cinque civili palestinesi, tre dei quali, di cui due sono bambini, sono rimasti feriti in Cisgiordania, mentre altri due bambini sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza.

In Cisgiordania, il 02° febbraio 2013, due civili palestinesi, tra cui un bambino, sono rimasti feriti quando le forze e i coloni israeliani hanno impiegato la forza per disperdere decine di civili e attivisti palestinesi, che si erano radunati nel villaggio di Burin, a sud di Nablus, per edificare una tendopoli su un terreno minacciato di confisca a favore dei progetti di espansione degli insediamenti. Inoltre, un bambino di appena 29 giorni è rimasto intossicato per aver inalato gas lacrimogeno, fonti mediche hanno definito, serie, le sue condizioni.

Lo stesso giorno, un bambino palestinese è stato colpito al petto da un candelotto lacrimogeno, quando le forze israeliane hanno sparato contro una manifestazione pacifica, organizzata dagli abitanti di Kafr Qaddoum, per sostenere gli abitanti del villaggio di Burin, che avevano iniziato, con l’aiuto di attivisti locali, ad edificare la tendopoli di al-Manatir sui terreni minacciati di confisca a favore dei progetti di espansione coloniale.

Nello stesso contesto, le forze israeliane hanno continuato il loro uso sistematico della forza eccessiva contro le proteste pacifiche, organizzate dai palestinesi e dagli attivisti israeliani e internazionali, contro il Muro di annessione e le attività di insediamento. Come conseguenza, decine di palestinesi sono rimasti intossicati per l’inalazione del gas lacrimogeno, o hanno riportato delle contusioni.

Nella Striscia di Gaza, il 1° febbraio, due bambini palestinesi sono rimasti feriti quando le forze israeliane, posizionate lungo il confine a est dell’area di Abu Safiya, nella parte orientale di Jabalya, hanno aperto il fuoco contro un gruppo di persone che si trovavano a pochi metri ad ovest del confine.

Nel periodo di riferimento, al confine nord, gli agricoltori e i raccoglitori palestinesi di ghiaia, acciaio e legna da ardere, sono stati oggetto del fuoco israeliano in cinque occasioni, il 3, il 4 e il 5 di febbraio.

La marina da guerra israeliana, posizionata al largo della località di al-Waha, nel nord-ovest di Beit Lahiya, ha aperto il fuoco in due occasioni contro i pescherecci palestinesi, il 3 e il 4 febbraio. In entrambi i casi, né vittime né danni materiali sono stati segnalati.

 

L’intero report è disponibile online: