Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Report settimanale del Pchr – Palestinian Centre for human rights -periodo di riferimento 07 – 13 Febbraio 2013

Le forze di occupazione israeliane continuano le loro sistematiche aggressioni contro le proprietà e i civili palestinesi nei territori occupati (TO)

Le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco contro i civili palestinesi nella zona di frontiera della Striscia di Gaza.

Quattro civili palestinesi, tra cui un bambino e un giornalista, sono rimasti feriti durante incursioni condotte in Cisgiordania.

Le forze israeliane hanno condotto 77 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania.

Almeno 46 civili palestinesi, tra cui otto bambini, sono stati arrestati in Cisgiordania.

Sei bambini della Striscia di Gaza sono stati arrestati mentre tentavano di oltrepassare il confine con Israele.

Le forze israeliane hanno continuato ad aggredire i pescherecci palestinesi nel mare di Gaza.

Le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro i pescherecci palestinesi, non si segnalano vittime o danni materiali.

Quattro pescatori, tra cui due bambini, sono stati arrestati e poi rilasciati dopo la confisca del loro peschereccio.

Le forze israeliane hanno continuato ad usare la forza eccessiva per disperdere le proteste pacifiche organizzate dai civili palestinesi in Cisgiordania.

Tre civili palestinesi, tra cui un bambino e un giornalista, sono rimasti feriti durante le manifestazioni, organizzate per protestare contro il Muro di annessione e le attività di insediamento.

Israele continua ad imporre un assedio totale sui territori palestinesi occupati e a isolare la Striscia di Gaza dal resto del mondo.

Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco in Cisgiordania.

Almeno 18 civili palestinesi, tra cui 11 bambini e una ragazza, sono stati arrestati ai posti di blocco.

Tra gli arrestati, due sono stati fermati al valico di Beit Hanoun (Erez), nel nord della Striscia di Gaza.

Le forze israeliane hanno proseguito le attività di colonizzazione in Cisgiordania, e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare civili e proprietà palestinesi.

Quattro case, tre tende, una baracca, un pozzo d’acqua e un negozio di alimentari sono stati demoliti.

Il governo israeliano ha approvato la costruzione di 436 unità abitative per coloni negli insediamenti della Cisgiordania.

I coloni hanno continuato ad attaccare i civili palestinesi e le loro proprietà.

Riepilogo

Nel periodo di riferimento (07 – 13 Febbraio 2013) continuano le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani nei territori occupati palestinesi.

In breve:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ferito sette civili palestinesi in Cisgiordania, tre dei quali, tra cui un bambino e un giornalista, sono rimasti feriti durante le proteste pacifiche contro il Muro di annessione e le attività di insediamento. Mentre altri quattro, tra cui un bambino e un giornalista, sono rimasti feriti in due incursioni distinte. Nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco contro i civili palestinesi nei pressi dell’area di confine.

In Cisgiordania, il 09 febbraio 2013, tre civili palestinesi, tra cui un bambino, sono rimasti feriti quando alcuni coloni hanno assaltato il villaggio di Azzoun, ad est di Qalqilia, lanciando pietre contro alcune abitazioni. Gli abitanti del villaggi sono accorsi per cacciare via i coloni, ma le forze israeliane sono intervenute sparando proiettili di metallo rivestiti di gomma, bombe sonore e gas lacrimogeno, di conseguenza, tre palestinesi sono rimasti feriti.

L’11 febbraio 2013, le forze israeliane penetrate nell’area di al-Sa’ida, a sud ovest del villaggio di Beit Awwa, sud di Hebron, per demolire alcune strutture civili, hanno attaccato, con gas lacrimogeno, bombe assordanti e proiettili di metallo rivestiti di gomma, i palestinesi che si erano radunati nella zona, come conseguenza, il giornalista Mohammed Amer ‘Abdeen, 32 anni, è stato raggiunto alla gamba destra da un candelotto di gas lacrimogeno.

Nello stesso contesto, le forze israeliane hanno continuato il loro uso sistematico della forza eccessiva contro le proteste pacifiche, organizzate dai palestinesi e dagli attivisti israeliani e internazionali, contro il Muro di annessione e le attività di insediamento. Come conseguenza , tre civili palestinesi sono rimasti feriti, tra cui un bambino e un giornalista, colpiti durante la manifestazione di protesta settimanale di Kafr Qaddoum. La terza vittima è stata raggiunta da tre proiettili alla schiena e alla coscia sinistra, nel villaggio di Budrus, a ovest della provincia di Ramallah e al-Bireh.

Nella Striscia di Gaza, l’8 febbraio 2013, le forze israeliane posizionate sulle torri di guardia lungo il confine, a nord di Beit Lahia e a est della zona di Abu Safiya (nord della Striscia di Gaza), hanno aperto il fuoco contro alcuni palestinesi che si trovavano a pochi metri di distanza dal confine, provocando il panico tra i civili, tuttavia, in entrambi gli incidenti non sono state segnalate vittime.

Il 10 febbraio 2013, le navi da guerra israeliane hanno arrestato quattro pescatori palestinesi, tra cui due bambini, che si trovavano a bordo di un peschereccio di proprietà di Mohammed Abdul Razeq Sa’id Baker, di 42 anni. Il peschereccio si trovava a tre miglia nautiche dalla spiaggia di al-Sudaniya, a nord di Gaza. La marina israeliana ha trasferito gli arrestati al porto di Ashdod, poi al valico di Erez (Beit Hanoun), per gli interrogatori. Le quattro persone in questione sono state rilasciate lo stesso giorno, ma il peschereccio è stato confiscato.

L’11 febbraio 2013, le navi da guerra israeliane, di stanza al largo della località di al-Waha, nel nord-ovest di Beit Lahiya, hanno aperto il fuoco contro i pescherecci palestinesi. Di conseguenza, i pescatori sono fuggiti verso la costa per paura di essere feriti o arrestati. Né vittime né danni materiali sono stati segnalati.

 

L’intero report è disponibile online: