Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Le forze israeliane continuano gli attacchi sistematici contro i civili palestinesi e le loro proprietà nei Territori Occupati

  • 3 civili palestinesi sono stati feriti durante le incursioni nella West Bank.
  • Le forze israeliane hanno continuato a ricorre ad una forza eccessiva contro i manifestanti pacifici nella West Bank.

 –       14 manifestanti, tra cui 12 bambini, sono stati feriti durante alcune proteste pacifiche all’entrata del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

–       Le forze israeliane hanno usato una nuova arma contro i manifestanti, adducendo come pretesto il fatto che sia meno pericolosa.

 ·       Le forze israeliane hanno condotto 65 incursioni nelle comunità palestinesi della West Bank.

 –       32 civili palestinesi, tra cui 2 bambini e 2 donne, sono stati arrestati nella West Bank.

 ·       Israele ha continuato a impegnarsi nel creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme est occupata.

–       Le forze israeliane hanno demolito 8 case, un uomo è stato obbligato a distruggere la propria casa e 84 civili sono diventati senza tetto.

 ·       Israele ha continuato ad imporre una chiusura totale sui Territori Palestinesi Occupati e ad isolare la Striscia di Gaza dal mondo esterno.

–       Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco nella West Bank

–       3 civili palestinesi sono stati arrestati presso questi posti di blocco.

 ·       Le forze israeliane hanno continuato ad attaccare i pescatori palestinesi in mare.

–       2 pescatori sono stati arrestati e le loro barche confiscate a nord della Striscia di Gaza.

–       I pescatori sono stati inseguiti e i loro attrezzi da pesca sono stati sequestrati sulla costa di Deir al-Balah.

 ·       Le forze israeliane hanno continuato le loro attività di insediamento in Cisgiordania ed i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare i civili e le loro proprietà.

 –       Nel villaggio di ‘Aqraba, a sud est di Nablus, è stata spianata una zona pari a 40 dunum.

–       5 strutture civili nella parte orientale del villaggio di Barta’a, a ovest di Jenin, sono state demolite.

–       I tubi di irrigazione sono stati rimossi e sequestrati nella zona di al-Baq’a, a est di Hebron.   

–       I coloni hanno lanciato bottiglie Molotov contro i veicoli palestinesi; un taxi è stato completamente bruciato. 

 Riassunto

Le violazioni da parte di Israele del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei territori occupati sono continuate nel corso del periodo di riferimento tra il 16 e il 22 maggio 2013.

Sparatorie:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ferito 17 civili palestinesi, tra cui 12 bambini: 3 civili sono stati feriti durante le incursioni condotte nelle comunità palestinesi, mentre gli altri 14 -di cui 12 bambini- sono stati feriti durante alcune proteste pacifiche nel campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

Il 17 maggio 2013 sono stati feriti 3 civili palestinesi: il primo è rimasto ferito quando le forze israeliane sono entrate nel villaggio di Beit Ummar, a nord di Hebron, mentre gli altri due sono stati feriti dai nuovi proiettili “Tutu” in seguito all’incursione delle forze israeliane nel campo profughi di al-Aroub, a nord di Hebron, infatti le forze israeliane per disperdere manifestazioni palestinesi hanno di recente ripreso a servirsi di cecchini che usano fucili “Tutu”, ovvero fucili da cecchino con una piccola canna.

Le forze israeliane hanno continuano a ricorre ad una forza eccessiva contro le proteste pacifiche organizzate da attivisti palestinesi, israeliani e internazionali contro la costruzione del muro di annessione e le attività di insediamento in Cisgiordania. Di conseguenza, decine di manifestanti sono stati vittime di inalazione di gas lacrimogeni e altri hanno riportato lividi dopo gli attacchi da parte dei soldati israeliani. Tra i feriti era presente Rasila Mahmoud Awad (60 anni), che ha perso i sensi ed è stato portato al complesso medico palestinese di Ramallah.

Nello stesso contesto, i civili palestinesi hanno organizzato molte proteste pacifiche a sostegno dei detenuti nelle carceri israeliane, in particolare in favore di quelli in sciopero della fame. Le forze israeliane hanno usato una forza eccessiva per disperdere queste proteste. Di conseguenza 14 civili, tra cui 12 bambini, sono stati feriti: il 17 maggio 2013, 9 civili, tra cui 8 bambini, sono rimasti feriti in seguito alle proteste all’ingresso sud del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah; il 19 maggio 2013, altri 3 civili, di cui 2 bambini, sono rimasti feriti mentre protestavano nella stessa area e il 21 maggio 2013 altri 2 bambini sono stati feriti durante una protesta pacifica nella medesima zona. Secondo il quotidiano Maariv, l’esercito israeliano ha recentemente ripreso a servirsi di cecchini per disperdere le manifestazioni palestinesi: questa tecnica è stata utilizzata alla fine della scorsa settimana nei pressi dell’insediamento di Beit El, nella zona orientale di Ramallah, dove sono stati usati fucili “Tutu” con proiettili calibro 0,22 pollici.

Nella Striscia di Gaza, le forze della marina israeliana hanno continuato a inseguire i pescatori palestinesi in mare. Il 19 maggio 2013, le forze israeliane hanno arrestato due pescatori e confiscato la loro barca da pesca al largo della località di al-Waha, a nord ovest di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Il 20 e 22 maggio 2013, alcune cannoniere israeliane hanno aperto il fuoco contro i pescherecci palestinesi che erano a vela entro il limite delle 6 miglia nautiche nella località di al-Waha, nel nord della Striscia di Gaza, ma non sono stati segnalati né vittime né danni materiali.

Il 21 marzo 2013, le autorità israeliane hanno permesso ai pescatori palestinesi di navigare fino a 6 miglia nautiche anziché 3, come era stato imposto a partire dal 21 marzo 2013 come una sorta di punizione nei confronti dei civili palestinesi. Tale riduzione costituisce una violazione dell’accordo tra Hamas e le autorità israeliane dopo l’ultima offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza.

L’intero report è disponibile online:

http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=9529:-16-22-2013&catid=84:weekly-2009&Itemid=183

Traduzione per InfoPal a cura di Erica Celada