Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Pchr. Report settimanale sulle violazioni dei diritti umani da parte degli Israliani nel territorio della Palestina occupata (29 maggio – 04 giugno 2014)

Le forze israeliane hanno ucciso un civile palestinese nel check-point di Za’atrah, a sud di Nablus.

Due civili palestinesi, tra cui un bambino, sono stati feriti nella Gerusalemme occupata.

Un centro di formazione paramilitare è stato preso di mira dai caccia israeliani nel sud della Striscia di Gaza, ma non sono stati segnalati feriti.

Le forze israeliane hanno continuato a usare una forza eccessiva contro i manifestanti pacifici in Cisgiordania. Un attivista danese e un civile palestinese sono stati feriti.

Le forze israeliane hanno condotto 80 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e 2 nel sud della Striscia di Gaza. 40 civili palestinesi, tra cui 7 bambini, sono stati arrestati. 

Gli sforzi per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est occupata

Una casa, 4 autolavaggi, 2 garage e un fienile sono stati rasi al suolo in città.

Israele ha continuato ad imporre una chiusura totale dei Territori palestinesi occupati e ad isolare la Striscia di Gaza dal mondo esterno.

Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco in Cisgiordania. Almeno 8 civili palestinesi, tra cui 2 bambini, sono stati arrestati ai posti di blocco militari in Cisgiordania.

Un dipendente di un’organizzazione internazionale è stato arrestato a Beit Hanoun “Erez” Crossing, nel nord della Striscia di Gaza.

Le forze israeliane hanno continuato a sostenere le attività di insediamento in Cisgiordania e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare i civili e le proprietà palestinesi.

Banchi per la vendita di frutta e verdura sono stati rimossi da Gerusalemme-Hebron Street.

I coloni hanno attaccato due bambini mentre erano in viaggio per le loro scuole nel centro di Hebron.

Riassunto

Le violazioni israeliane della legge internazionale e della legge umanitaria internazionale negli oPt sono continuate durante il periodo di riferimento (29 maggio – 4 giugno 2014).

Sparatorie:

Nel periodo in esame, le forze israeliane hanno ucciso un civile palestinese e ne hanno feriti altri quattro, tra cui un bambino, e un danese difensore dei diritti umani in Cisgiordania. Gli aerei da guerra israeliani hanno colpito un centro d’addestramento di un gruppo armato, ma non sono stati segnalati feriti.

Nella Striscia di Gaza, il 2 giugno 2014 i caccia israeliani hanno lanciato un missile contro “Hiteen”, centro d’addestramento di un gruppo armato, a nord ovest di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il missile ha lasciato un grande cratere nella zona e danneggiato delle serre vuote. Non sono stati segnalati feriti.

In Cisgiordania, le forze israeliane di stanza nel posto di blocco di Za’atrah, a sud di Nablus, hanno ucciso ‘Alaa’ Mohammed ‘Awad, 30 anni, del villaggio di Howwarah, a sud di Nablus. Le forze israeliane hanno sostenuto che la vittima ha sparato contro di loro ferendo leggermente un soldato, ma non ci sono testimoni oculari a negarlo o confermarlo. Un operatore di campo del PCHR è riuscito a ottenere una testimonianza dal tassista che ha trasportato Awadh. L’autista ha confermato che ‘Awadh non portava nulla quando lo ha trasportato al posto di blocco.

Nello stesso contesto, le forze israeliane hanno usato eccessivamente la forza contro le manifestazioni pacifiche organizzate da civili palestinesi, attivisti internazionali e israeliani difensori dei diritti umani in segno di protesta contro la costruzione del muro di annessione delle attività di insediamento in Cisgiordania. Come risultato, un’attivista danese di 24 anni, Mariah George Anima, è stata colpita da un lacrimogeno al ginocchio destro durante una protesta settimanale a Nil’in, a ovest di Ramallah e al-Bireh; nella stessa protesta, un manifestante di 20 anni è stato ferito alla coscia da un proiettile. Inoltre, numerosi manifestanti hanno inalato gas lacrimogeni e altri sono stati picchiati dalle forze israeliane.

Il primo giugno 2014, due civili palestinesi, tra cui un bambino, sono stati feriti nella Città Vecchia della Gerusalemme occupata, quando le forze israeliane hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma contro decine di civili palestinesi che si sono riuniti in al-Wad Quarter per celebrare la liberazione di due prigionieri, ‘Ammar al-Hosari e Ahmed Abu Farhah, dalle prigioni israeliane.

Incursioni:

Nel periodo in esame, le forze israeliane hanno condotto almeno 80 incursioni militari nelle comunità palestinesi in Cisgiordania, arrestando almeno 40 palestinesi, di cui 7 bambini.

Nella Striscia di Gaza, il 1° giugno 2014, le forze israeliane hanno effettuato due incursioni nel sud della Striscia di Gaza. Supportate da mezzi militari pesanti, sono entrate di circa 100 metri nella parte orientale del villaggio di al-Shokah, a est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Hanno livellato le terre lungo la recinzione di confine per circa 4 ore e poi si sono nuovamente schierati lungo la recinzione. Le forze israeliane supportate da mezzi militari pesanti sono entrate per circa 200 metri nel villaggio di al-Fokhari, a sud est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Hanno livellato le terre vicine e sparato indiscriminatamente artiglieria e bombe fumogene. Non sono stati segnalati feriti.

Sforzi per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est occupata

Per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est occupata, le forze israeliane hanno continuato a confiscare terre, demolire le case e costruire nuove unità di insediamento. Il PCHR sottolinea che queste misure servono per isolare Gerusalemme Est e annetterla a Israele in violazione del diritto internazionale umanitario. Il PCHR chiede alla comunità internazionale di prendere tempestivamente provvedimenti e ribadisce il suo appello alle Alte Parti contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra di adempiere ai loro obblighi ai sensi dell’articolo 1 della Convenzione.

Quanto alle demolizioni di edifici, il 2 giugno 2014 le forze israeliane hanno demolito 4 autolavaggi nel villaggio Hezma, a nord-est di Gerusalemme occupata. Hanno anche spianato una baracca usata come fienile e un recinto nel quartiere di Ein al-Lozah nel villaggio di Selwan, a sud della Città Vecchia, oltre ad un’autofficina e a una casa nel quartiere di al-Shayyah nella zona di Ras al-‘ Amoud, ad est della Città Vecchia.

Restrizioni degli spostamenti:

Israele ha continuato a imporre una stretta chiusura degli oPt, imponendo severe restrizioni al movimento dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania, compresa la Gerusalemme Est occupata.

La chiusura illegale della Striscia di Gaza, che è stata regolarmente rafforzata dal giugno 2007, ha avuto un impatto disastroso sulla situazione umanitaria ed economica nella Striscia di Gaza. Le autorità israeliane impongono misure per minare la libertà di commercio, compresi i beni di prima necessità per la popolazione della Striscia di Gaza e i prodotti agricoli e industriali da esportare. Per 7 anni consecutivi, Israele ha rafforzato la chiusura terrestre e navale per isolare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania, compresa la Gerusalemme occupata e dagli altri paesi in tutto il mondo. Ciò ha comportato gravi violazioni dei diritti economici, sociali e culturali e un deterioramento delle condizioni di vita per 1,7 milioni di persone. Le autorità israeliane hanno stabilito Karm Abu Salem (Kerem Shaloum) come unico passaggio per le importazioni e le esportazioni al fine di esercitare il loro controllo sull’economia della Striscia di Gaza. Mirano inoltre a imporre un divieto totale delle esportazioni della Striscia di Gaza.

Le forze israeliane hanno continuato a imporre gravi restrizioni al movimento dei civili palestinesi in tutta la Cisgiordania, compresa la Gerusalemme Est occupata. A migliaia di civili palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza continua ad essere negato l’accesso a Gerusalemme.

Per quanto riguarda l’uso di posti di blocco militari e di valichi di frontiera come trappole per arrestare i civili palestinesi con il pretesto che siano ricercati, le forze israeliane hanno arrestato 8 civili palestinesi, tra cui 2 bambini, ai check-point militari in Cisgiordania, e un lavoratore di un’organizzazione internazionale nella Striscia di Gaza.

Attività di insediamento

Israele ha continuato le sue attività di insediamento negli oPt, in una diretta violazione del diritto umanitario internazionale, e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare i civili e le proprietà palestinesi.

Attacchi condotti dalle forze israeliane

Il 1° giugno 2014 le forze israeliane accompagnate da un veicolo appartenente al Dipartimento di Edilizia e Organizzazione dell’Amministrazione Civile Israeliana sono entrati in terreni agricoli in prossimità della zona di Kherbet Um al-Kheir, a est di Yatta, a sud di Hebron. Si sono schierati nella zona e un funzionario del Dipartimento ha consegnato a ‘Eid al-Yamen Hathalin un avviso per l’arresto dei lavori di costruzione, tra cui la rimozione delle filo spinato che circonda la sua terra di 150 dunum.

Il 2 giugno le forze israeliane hanno rimosso i banchi utilizzati dai residenti del villaggio di Beit Ummar, a nord di Hebron, per vendere frutta e verdura vicino a Gerusalemme-Hebron bypass road 60.

Lo stesso giorno, le forze israeliane hanno confiscato un trattore appartenente ad ‘Ali Dawoud Ghayyad al-‘Allami quando era sulla via del ritorno dal suo terreno, in zona Khelet el Sheikh, adiacente al villaggio di Beit Ummat, a nord di Hebron. Hanno inoltre arrestato suo figlio ‘Ammar e lo hanno portato all’insediamento di “Kermi Tsour”.

Attacchi condotti dai coloni

Il 1° giugno un gruppo di coloni ha attaccato Faris Akram Abu Sneinah, di 9 anni, e Hatim Taysir al-Qasrawi, di 7, vicino al posto di blocco istituito presso l’ingresso occidentale di al-Shuhadaa Street, nel centro di Hebron, quando i due bambini andavano a la scuola. Faris Abu Sneinah è stato poi portato all’ospedale governativo di Hebron per ricevere le cure necessarie.

Traduzione di F.G.