Rapporto settimanale del PCHR sulle violazioni israeliane nei TO

PCHR –Palestinian centre for human rights. Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane nei Territori Palestinesi occupati, 6-12 luglio 2017.

Le forze israeliane continuano nei crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati.

  • Le forze israeliane hanno ucciso 3 civili palestinesi, uno dei quali un minorenne, in Cisgiordania.
  • 10 civili palestinesi sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, tra cui 2 bambini e un fotoreporter.
  • Le forze israeliane hanno condotto 43 incursioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania e 7 a Gerusalemme.

– Sono stati arrestati 33 civili, fra cui 3 bambini; 8 di loro, fra cui 2 bambini, sono stati arrestati nella Gerusalemme occupata.

  • Le forze israeliane hanno continuato negli sforzi per creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme palestinese occupata.

– Un edificio residenziale composto da 6 appartamenti e negozi nel villaggio di al-Eisawiya è stato demolito. 

– Sono state demolite 2 case e un autolavaggio nei villaggi di Jabal al Mukaber e Silwan. 

– I coloni hanno tentato di impadronirsi di  un appezzamento di terreno a Silwan,  nel sud della città.

  • Le forze israeliane hanno suddiviso la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato a imporre la chiusura illegale sulla Striscia di Gaza per il 10° anno. 

– Decine di check-point temporanei sono stati stabiliti in Cisgiordania e altri sono stati ricollocati per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi. 

– 2 civili sono stati arrestati presso check-point militari in Cisgiordania.

Riassunto

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati sono proseguite durante il periodo di riferimento (06-12 luglio 2017).

Colpiti:

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ucciso 3 civili palestinesi, tra cui un bambino, nel nord e nel sud della Cisgiordania. Ne hanno ferito altri 10, tra cui 2 bambini e un fotoreporter. Sei di loro, fra cui 2 bambini, sono stati feriti in Cisgiordania e gli altri 4, tra cui il fotoreporter, nella Striscia di Gaza.

In Cisgiordania, il 10 luglio 2017, per  uso eccessivo della forza, le forze israeliane hanno ucciso Mohammed Ibrahim Jabareen (23 anni), del villaggio di Taqu, a est di Betlemme. Hanno sostenuto che ha tentato di investirli e di pugnalare i soldati israeliani sulla circonvallazione (60). Tuttavia, la sua famiglia ha negato l’accusa, spiegando che è stato un incidente d’auto.

Il 12 luglio 2017, per  uso eccessivo della forza, le forze israeliane hanno ucciso 2 civili palestinesi, tra cui un bambino e ne hanno ferito un terzo nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania.

Durante il periodo di riferimento, oltre alla persona ferita sopra menzionata, le forze israeliane hanno ferito 5 civili palestinesi, di cui 2 bambini e un attivista internazionale per i diritti umani. Uno di loro è stato colpito da proiettili, altri 4 sono stati colpiti da proiettili di metallo e uno è stato colpito da una scheggia di una bomba sonora. Questi gli avvenimenti in cui sono stati feriti.

Il 7 luglio 2017, 2 civili palestinesi e un attivista internazionale per i diritti umani sono stati feriti con proiettili metallici mentre partecipavano alla protesta di Kufor Qaddum, a nord-est di Qalqilya.

Il 9 luglio 2017, Nur Hamdan (13 anni) è stato ferito da un proiettile al viso durante un’incursione israeliana nel villaggio di al-Eisawiya, a nord-est della Gerusalemme occupata.

Il 10 luglio 2017, Jana al-Rajabi (6 anni) è stato ferito da una scheggia di bomba sonora alla mano durante un’incursione israeliana nel quartiere di Batn al-Hawa, nel villaggio di Silwan, a sud della città vecchia di Gerusalemme.

Nella Striscia di Gaza, la zona di confine è stata testimone di proteste pacifiche contro la chiusura illegale imposta alla Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno usato la forza contro i manifestanti, così 4 civili palestinesi sono stati feriti. Uno di loro è stato colpito con un proiettile e gli altri tre sono stati colpiti con bombole di gas di lacrimogeni. Tra i feriti anche il giornalista Mohammed Baha ‘al-Din Mohammed (30 anni), del campo profughi di Jabaliya.

Traduzione di Edy Meroli