Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Gaza-PCHR. Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane-21-27 dicembre 2017.

Le forze israeliane continuano i crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati.

  • Le forze israeliane hanno intensificato l’uso eccessivo della forza contro le proteste in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

– Due civili palestinesi sono stati uccisi, mentre altri 2 sono morti a seguito delle ferite nella Striscia di Gaza.

– 128 civili palestinesi, tra cui 22 minori, 2 giornalisti e un paramedico, sono stati feriti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

– 67 di loro sono stati colpiti da pallottole, 39 da proiettili di metallo rivestiti di gomma e 22 da bombole di gas  lacrimogeno.

  • Le forze israeliane hanno condotto 58 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e 2 nella Striscia di Gaza.

– 91 civili, tra cui 15 minori e una donna, sono stati arrestati durante incursioni e proteste in Cisgiordania.

– 34 di loro, tra cui 6 minori e una donna, sono stati arrestati a Gerusalemme.

  • Le autorità israeliane continuano a creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est occupata.

– Un civile palestinese è stato costretto a demolire la sua casa nel villaggio di Silwan.

– Una stanza e una baracca sono state demolite nel villaggio di Silwan.

  • Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato per 2 volte bombe rischiaranti a est di Khan Yunis.
  • Le forze israeliane hanno continuato a colpire le aree di confine nella Striscia di Gaza.

– 3 scontri a fuoco sono avvenuti nelle aree di confine, ma non si segnalano feriti.

  • 5 scontri a fuoco contro le barche da pesca palestinesi si sono verificati nella Striscia di Gaza.

– 2 pescatori sono stati arrestati, a nord della Striscia di Gaza.

  • Le forze israeliane hanno suddiviso la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato a imporre la chiusura illegale sulla Striscia di Gaza per l’11° anno consecutivo.

– Decine di check-point temporanei sono stati istituiti in Cisgiordania e altri sono stati ripristinati per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi.

– 8 civili palestinesi, tra cui una donna e suo figlio, sono stati arrestati ai check-point in Cisgiordania.

Riassunto.

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati sono continuate durante il periodo di riferimento (21-27 dicembre 2017).

Colpiti.

Durante il periodo di riferimento, in un nuovo crimine per uso eccessivo della forza, le forze israeliane hanno ucciso 2 Palestinesi mentre altri 2 sono morti a causa delle ferite nella Striscia di Gaza. Hanno anche ferito 89 civili palestinesi, tra cui 14 minori, nella Striscia di Gaza, mentre 39 civili palestinesi, tra cui 8 minori, 2 giornalisti e un paramedico, sono stati feriti in Cisgiordania. Le forze israeliane hanno continuato a inseguire i pescatori nel mare di Gaza e a colpire le aree di confine nella Striscia di Gaza.

Questo numero elevato di feriti e vittime dimostra che le forze israeliane hanno deliberatamente ucciso, specialmente nelle aree di confine nella Striscia di Gaza. Il monitoraggio del PCHR ha mostrato che è chiaro che le forze israeliane fanno pesante uso di proiettili, alcuni dei quali sono stati sparati contro civili disarmati. Pertanto, per il secondo venerdì consecutivo, il numero di Palestinesi, che sono stati deliberatamente feriti da proiettili, è aumentato, oltre a ucciderli direttamente con dei cecchini durante manifestazioni pacifiche. Va notato che i manifestanti non rappresentavano alcuna minaccia per i soldati.

Nella Striscia di Gaza, il 22 dicembre 2017, le forze israeliane hanno ucciso 2 civili palestinesi. Secondo le indagini del PCHR, decine di giovani e ragazzi si erano radunati a pochi metri dalla barriera di confine con Israele vicino all’ex valico Nahal Oz, a est del quartiere di al-Shuja’iya, a est della città di Gaza. Hanno appiccato il fuoco ai copertoni e lanciato pietre alle forze israeliane di stanza lungo la recinzione di confine in segno di protesta contro la decisione del Presidente degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Durante gli scontri, le forze israeliane hanno sparato lacrimogeni e proiettili contro i manifestanti. Mohamed Nabil Mohamed Muhasin (30 anni), del quartiere al-Shuja’iya, è stato ucciso a seguito di una colpo di proiettile alla coscia sinistra.

In circostanze simili nello stesso giorno, Zakaria Adham Hussein al-Kafarna (20 anni), del quartiere di Al-Amal a Beit Hanoun, è stato ucciso dopo essere stato colpito con un proiettile al petto mentre era vicino al passaggio dei veicoli del valico sulla strada asfaltata.

Nello stesso contesto, 2 feriti palestinesi sono deceduti a seguito delle ferite riportate in circostanze simili. Il 23 dicembre 2017, fonti mediche dell’Ospedale Indonesiano di Jabaliya, nord della Striscia di Gaza, hanno annunciato la morte di Sharif al-‘Abed Mohammed Shalash (28 anni) del campo profughi di Jabaliya nel nord della Striscia di Gaza. Sharif era ricoverato nell’Unità di terapia intensiva dopo essere stato colpito da un proiettile all’addome, domenica 17 dicembre 2017, mentre stava partecipando a una protesta organizzata ad est del cimitero islamico di al-Shuhada’a, ad est di Jabaliya.

 

Traduzione di Edy Meroli