Rapporto settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Gaza-PCHR. Rapporto settimanale del Palestinian centre for human rights sulle violazioni dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati  (01-07 aprile 2021).

Violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati.

Un civile palestinese è stato ucciso e sua moglie ferita dopo che il loro veicolo è stato colpito a un checkpoint militare, a nord-ovest della Gerusalemme est occupata.

Uso eccessivo della forza da parte delle IOF in Cisgiordania: 18 Palestinesi sono stati feriti, tra cui 2 giornalisti.

Si riportano quattro sparatorie delle IOF in aree agricole e sette contro pescherecci nella Striscia di Gaza orientale e occidentale.

177 incursioni delle IOF in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata: sono stati arrestati 67 civili, tra cui 3 bambini, una donna e un giornalista.

Un candidato alle elezioni del Consiglio legislativo è stato arrestato a Betlemme, altri 2 sono stati convocati ed è stato vietato un evento elettorale nella Gerusalemme est occupata.

Due case sono state demolite; una demolita dal proprietario e otto strutture oltre a una strada per un insediamento costruita nella Gerusalemme est occupata

Attacchi dei coloni: una strada per un  insediamento è stata costruita a Betlemme, assalti a contadini e terreni agricoli a Nablus, Hebron e Ramallah

Le IOF hanno stabilito 88 checkpoint militari temporanei in Cisgiordania dove hanno arrestato 9 civili palestinesi.

Riassunto.

Le forze dell’occupazione israeliana (IOF) hanno continuato a commettere crimini e violazioni a più livelli contro i civili palestinesi e le loro proprietà, inclusi i raid nelle città palestinesi caratterizzati da uso eccessivo della forza, aggressioni, abusi e attacchi contro i civili per lo più condotti dopo mezzanotte e nelle prime ore del mattino. Inoltre, le IOF hanno continuato le operazioni di demolizione e di consegna notifiche di cessazione dei lavori e di demolizione in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est occupata. Il PCHR ha documentato 204 violazioni della legge internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte delle IOF e dei coloni nei Territori Palestinesi Occupati.

Attacchi a fuoco delle IOF e violazione del diritto all’integrità fisica:

Le IOF hanno ucciso Osama Mohammed Sedqi Mansour (42 anni) e ferito sua moglie quando hanno fermato la loro auto a un checkpoint militare e hanno aperto il fuoco. Le IOF hanno affermato di aver aperto il fuoco contro l’auto dopo che l’autista aveva tentato di investire i soldati israeliani di stanza al checkpoint. Secondo la testimonianza della moglie e le indagini condotte dal Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR), i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro l’auto senza alcuna giustificazione mentre controllavano i documenti dei passeggeri e li lasciavano passare.

Inoltre, 18 Palestinesi, tra cui due giornalisti, hanno riportato ferite a causa dell’uso eccessivo della forza delle IOF contro i civili in Cisgiordania: sei civili sono stati feriti per sopprimere una protesta pacifica nel villaggio di Al-Mughayyir a Ramallah; due giornalisti durante le proteste settimanali di Kafr Qaddum a Qalqilya; altri otto nell’incursione delle IOF nel campo profughi di Askar e durante la repressione di una protesta pacifica a Beit Dajan; un ufficiale dell’intelligenceè stato  ferito durante l’incursione delle IOF a Tubas; e un altro ferito vicino al muro di annessione.

Decine di persone hanno avuto problemi a causa dell’inalazione di gas lacrimogeno e altre sono rimaste ferite negli assalti delle IOF durante le incursioni nelle case in Cisgiordania.

Nella Striscia di Gaza, si segnalano 4  attacchi a fuoco delle IOF contro terreni agricoli nella Striscia orientale e occidentale; e 7  contro pescherecci nel mare di Gaza.

Incursioni delle IOF e arresti di civili palestinesi:

Le IOF hanno effettuato 177 incursioni in Cisgiordania, compresa  Gerusalemme Est occupata. Questi raid includevano assalti a case civili e attacchi a fuoco, terrorizzando i civili e attaccando molti di loro. Durante le incursioni di questa settimana, 67 Palestinesi sono stati arrestati, tra cui 3 bambini, una donna e un giornalista.

Demolizioni:

Il PCHR ha documentato 4 episodi:

Gerusalemme est: una casa è stata demolita dal proprietario nel villaggio di Jabel Mukaber; una strada per un  insediamento è stata costruita nel villaggio di Issawiya; 2 fattorie sono state demolite; e una casa civile, 3 baracche, 2 container e un negozio sono stati demoliti nelle aree di al-Za’rawa e Habayil al-‘Arab nel villaggio di Issawiya.

Qalqilya: è stata demolita una baracca per materiale da costruzione.

Attacchi dei coloni: i ricercatori sul campo della PCHR hanno segnalato e documentato 4 attacchi:

Betlemme: è stata costruita una strada per un  insediamento.

Nablus: assalto a contadini palestinesi nel villaggio di Jalud.

Hebron: hanno sparato contro la Palestinian Land and Water Settlement Commission durante una supervisione sul territorio a Hebron.

Ramallah: assalto a un’area agricola vicino all’ingresso del villaggio di Nabi Salih.

Betlemme: terre livellate a Kisan per costruire una strada perun insediamento

Nablus: 25 piantine sono state sradicate.

Politica di chiusura israeliana e restrizioni alla libertà di movimento:

La Striscia di Gaza sopporta ancora la peggiore chiusura nella storia dell’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi Occupati entrata nel 14° anno consecutivo, senza miglioramenti nella circolazione delle persone e delle merci, in condizioni umanitarie e con conseguenze catastrofiche per tutti gli aspetti della vita. Le Nazioni Unite hanno confermato che le condizioni di Gaza stanno peggiorando, con un deterioramento della salute, dell’elettricità e dei servizi idrici. L’ONU ha sottolineato che la Striscia di Gaza richiede sforzi immensi nei settori dell’edilizia abitativa e dell’istruzione e per creare opportunità di lavoro.

Intanto, le IOF hanno continuato a suddividere la Cisgiordania in cantoni separati con le strade principali bloccate dall’occupazione israeliana dalla Seconda Intifada e con checkpoint temporanei e permanenti, dove la circolazione dei civili è limitata e sono soggetti ad arresto.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli