Rapporto settimanale del PCHR sulle violazioni israeliane nei TO

Gaza-PCHR. Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati (16-22 settembre 2021).

Uso eccessivo della forza da parte delle IOF in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza:

19 Palestinesi sono stati feriti, tra cui una donna e un giornalista in Cisgiordania.

Si segnalano 6 attacchi a fuoco contro pescherecci palestinesi e altri 2 contro terreni agricoli nella Striscia di Gaza.

Nei 104 attacchi delle IOF in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata: 49 civili sono stati arrestati, tra cui 14  minori

Sequestrati almeno 49mila dunum di terreno a Betlemme, probabilmente per la costruzione di una riserva naturale

Un Palestinese costretto a demolire la sua casa a Gerusalemme; un generatore è stato sequestrato a Hebron.

Attacchi di coloni in Cisgiordania:

Coloni aggrediscono due automobilisti a Gerusalemme; costruita strada per  un insediamento a Betlemme

Le IOF hanno stabilito 50 check-point militari temporanei in Cisgiordania dove hanno arrestato 9 Palestinesi.

Riassunto.

Le forze di occupazione israeliana (IOF) hanno continuato a commettere crimini e violazioni a più livelli contro i civili palestinesi e le loro proprietà, compresi attacchi nelle città palestinesi caratterizzati da uso eccessivo della forza, assalti, abusi e aggressioni a civili, trasformando la Cisgiordania in quartieri isolati. L’espansione degli insediamenti israeliani su proprietà e terreni palestinesi è continuata, visto che questa settimana le autorità di occupazione hanno confiscato 49.000 dunum di terra a Betlemme, presumibilmente per la costruzione di una riserva naturale.

I lavori di espansione degli insediamenti israeliani sono proseguiti su terre e proprietà palestinesi. Intanto, la Striscia di Gaza entra nel suo 15° anno di blocco, esacerbando le difficoltà umanitarie in tutto il territorio.

Attacchi dell’IOF e violazione del diritto all’integrità fisica:

10 Palestinesi sono stati feriti, tra cui una donna e un giornalista durante gli attacchi delle IOF in tutta la Cisgiordania. Se ne registrano tre, tra cui una donna durante l’assalto delle IOF contro una protesta a Hebron, un altro a Gerusalemme e 4 in un assalto delle IOF a Jenin. Si riporta un altro ferito a Salfit mentre un giornalista è stato ferito a Nablus.

Nella Striscia di Gaza, le IOF hanno aperto il fuoco 6 volte contro i pescherecci nel mare di Gaza e due volte contro terreni agricoli a Gaza est.

Attacchi delle IOF e arresti di civili palestinesi: le IOF hanno effettuato 104 raid  in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata. Questi raid hanno compreso assalti di case civili e attacchi a fuoco, suscitando la paura tra i civili e aggredendo molti di loro. Durante i raid di questa settimana, sono stati arrestati 49 Palestinesi, tra cui 14 minori. Durante questi raid le IOF hanno confiscato denaro da diverse abitazioni.

Nella Striscia di Gaza, le IOF hanno condotto due assalti.

Demolizioni:

Gli operatori sul campo del PCHR hanno documentato 3 violazioni:

Betlemme: 49mila dunum di terreno confiscati a Kisan, presumibilmente per la costruzione di una riserva naturale

Gerusalemme Est occupata: un uomo palestinese è stato costretto a demolire la propria  casa a Jabel al-Mukaber.

Hebron: un generatore sequestrato a Yatta.

Attacchi dei coloni:

Gerusalemme Est occupata: 2 autisti sono stati aggrediti; uno pugnalato alla schiena e l’altro strangolato.

Betlemme: a Kisan è stata costruita la strada per un insediamento.

Nablus: assalto a terreni agricoli e almeno 10 ulivi carichi di olive  sono stati tagliati a Burin.

Politica di chiusura israeliana e restrizioni alla libertà di circolazione:

Israele ha mantenuto la chiusura di tutti i valichi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania dal 16 al 17 settembre 2021 per lo Yom Kippur.

Le autorità dell’occupazione israeliana hanno continuato a vietare l’ingresso di decine di beni, incluso il materiale da costruzione, come misura di punizione collettiva contro la Striscia di Gaza mentre  l’assedio israeliano imposto al territorio è entrata nel suo 15° anno, senza che se ne intravveda una fine che soddisfi il diritto dei Palestinesi di godere dei propri diritti economici, sociali e culturali.

Intanto, le IOF hanno continuato a suddividere la Cisgiordania in cantoni separati con le strade principali bloccate dall’occupazione israeliana dalla Seconda Intifada del 2000 – e tuttora chiuse – e con check-point temporanei e permanenti, dove la circolazione dei civili è limitata e sono soggetti ad arresto, in particolare al valico di frontiera di al-Karama, lungo il confine giordano-palestinese.

Report completo: qui.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli