Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane nei TO

Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati. (27 agosto – 2 settembre 2020).

  • 6 civili palestinesi sono stati feriti, compreso un bambino, per ‘uso eccessivo’ della forza da parte delle IOF;
  • Un detenuto palestinese muore in un carcere israeliano;
  • Una granata stordente cade nell’ospedale Alia di Hebron provocando orrore e soffocamento tra i pazienti;
  • Si riportano 3 attacchi a fuoco nei terreni agricoli della Striscia di Gaza orientale;
  • In 70 incursioni delle IOF in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata: 38 civili sono stati arrestati, fra cui 6 minori e un giornalista;
  • 3 case sono state demolite dai proprietari nella Gerusalemme Est occupata; altre 2 case in lamiera a Hebron e un panificio a Betlemme;
  • Le IOF hanno installato 36 check-point temporanei in Cisgiordania e hanno arrestato 4 minori palestinesi.

Sommario.

Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato a commettere crimini e violazioni a più livelli contro i civili palestinesi e le loro proprietà, compresi i raid nelle città palestinesi caratterizzati da uso eccessivo della forza, aggressioni, abusi e attacchi ai civili. Questa settimana, le IOF hanno ferito 6 civili palestinesi, fra cui un bambino, per uso eccessivo della forza durante i raid nelle città palestinesi e repressione delle proteste pacifiche in Cisgiordania. Le IOF hanno anche continuato la loro politica di demolizione e distruzione di case e strutture palestinesi per i suoi programmi di espansione degli insediamenti.

Alla fine di questa settimana, Dawoud Tal’at al-Khatib (48 anni) è morto nella prigione di Ofer per infarto, solo quattro mesi prima della data della sua liberazione. Al-Khatib, di Betlemme, è stato imprigionato da Israele per 18 anni in condizioni di salute estremamente difficili durante gli anni di carcere, tra cui un attacco di cuore nel 2017. La determinazione a continuare la sua detenzione ha aggravato le sue già critiche condizioni di salute, ed è morto per infarto il 2 settembre 2020.

Il coprifuoco continua nella Striscia di Gaza per la seconda settimana consecutiva per limitare la diffusione del coronavirus dopo i casi scoperti fuori dai centri di quarantena. Il PCHR teme un catastrofico deterioramento delle condizioni di vita se il coprifuoco viene mantenuto per un lungo periodo senza un meccanismo di protezione per le famiglie povere, disoccupate e a reddito limitato, per i lavoratori giornalieri che hanno perso la fonte di reddito a causa dello stato di emergenza e del coprifuoco. Il PCHR avverte sulle catastrofiche implicazioni della diffusione del coronavirus nella Striscia di Gaza, in particolare per il sistema sanitario già sfibrato dopo 14 anni di chiusura illegale e disumana e di politiche di punizione collettiva imposte dalle IOF alla Striscia di Gaza.

Questa settimana, il PCHR ha documentato 151 violazioni della legge internazionale per i diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte delle IOF e dei coloni nei Territori Palestinesi Occupati. Va sottolineato che le restrizioni dovute alla pandemia del coronavirus, hanno limitato la mobilità degli inviati della PCHR e la possibilità di documentare sul campo; pertanto, le informazioni contenute in questo rapporto sono solo una parte delle continue violazioni delle IOF.

Attacchi a fuoco delle IOF e violazione del diritto all’integrità fisica: le IOF hanno ferito 6 civili, tra cui un bambino per uso eccessivo della forza in Cisgiordania: 2 civili, tra cui un bambino, sono stati feriti a Jenin; 1 ferito durante gli scontri a Hebron; 2 nella repressione delle IOF durante la protesta di Kafr Qaddum a Qalqilya; e un ferito a Betlemme. Le IOF hanno aggredito un anziano palestinese a Tulkarem, lo hanno trascinato a terra, duramente picchiato e umiliato in una circostanza documentata da media e giornalisti.

Nella Striscia di Gaza, le IOF hanno aperto il fuoco 5 volte contro i terreni agricoli a est di Khan Younis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Raid delle IOF e arresti di civili palestinesi: le IOF hanno compiuto 70 incursioni in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est occupata. I raid comprendevano incursioni in case civili e attacchi a fuoco, impaurendo i civili e attaccando molti di loro. Durante le incursioni di questa settimana, 38 Palestinesi sono stati arrestati, inclusi 6 minori e un giornalista. A Gaza, le IOF hanno condotto un’incursione a Rafah est, nel sud della Striscia di Gaza.

Attività di espansione degli insediamenti e attacchi dei coloni: le IOF hanno continuato le operazioni di espansione degli insediamenti in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est occupata, il PCHR ha documentato 7 violazioni, tra cui:

  • Jenin – un panificio è stato demolito e un avviso di demolizione notificato a una falegnameria;
  • Gerusalemme est – 3 case sono state demolite dai proprietari;
  • Betlemme – a un palestinese è stato vietato di continuare a costruire la sua casa e i materiali edili sono stati confiscati;
  • Hebron – sono state demolite 2 case in lamiera, una baracca e 1 stanza (in mattoni e lamiera);
  • Ramallah – 3 tende residenziali sono state sradicate e confiscate.

Attacchi di coloni: il PCHR ha documentato un incendio doloso contro un veicolo e atti vandalici anti-arabi a Nablus.

Politica di chiusura israeliana e restrizioni alla libertà di circolazione.

Lunedì 31 agosto 2020 le autorità israeliane hanno dichiarato la riapertura del valico di Karem Abu Salem, consentendo nuovamente l’accesso del carburante e del materiale da costruzione nella Striscia di Gaza.

Le autorità israeliane hanno anche deciso di riportare l’area di pesca a com’era prima delle recenti misure punitive imposte alla Striscia di Gaza. Ciò è avvenuto dopo aver raggiunto un accordo per contenere l’escalation israeliana nella Striscia di Gaza, iniziata il 10 agosto. Durante questo periodo, Israele ha imposto misure punitive a Gaza, in presunta risposta al lancio di palloni incendiari verso gli insediamenti israeliani adiacenti alla Striscia di Gaza.

La Striscia di Gaza sopporta ancora la peggiore chiusura nella storia dell’occupazione israeliana dei  Territori Palestinesi Occupati entrata nel 14° anno consecutivo, senza alcun miglioramento nella circolazione di persone e merci, condizioni umanitarie e con conseguenze catastrofiche su tutti gli aspetti della vita.

Per la seconda settimana consecutiva, il coprifuoco è ancora imposto alla Striscia di Gaza per contenere l’epidemia di coronavirus, soprattutto dopo che i casi sono stati confermati al di fuori dei centri di quarantena nella Striscia di Gaza. Di conseguenza, la sofferenza della popolazione della Striscia di Gaza è aumentata, il PCHR teme un catastrofico deterioramento delle condizioni di vita se il coprifuoco viene mantenuto per un lungo periodo senza un meccanismo di protezione per i poveri, i disoccupati e le famiglie a reddito limitato, e per i lavoratori giornalieri che hanno perso la fonte di reddito a causa dello stato di emergenza e del coprifuoco.

Intanto, le IOF hanno continuato a suddividere la Cisgiordania in cantoni separati con le strade principali bloccate dall’occupazione israeliana dalla Seconda Intifada e con check-point temporanei e permanenti, dove la circolazione dei civili è limitata e sono soggetti ad arresto.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli