Rapporto statunitense sui diritti umani ignora l’omicidio di Shireen Abu Aqleh

Washington – MEMO. Il rapporto annuale del Dipartimento di Stato degli USA sui diritti umani ha adottato il resoconto del governo d’occupazione israeliano sull’assassinio della giornalista palestinese-statunitense Shireen Abu Aqleh e non ha menzionato la morte di un cittadino dopo essere stato arresto da parte delle forze israeliane lo scorso anno.

Secondo il Middle East Eye, il rapporto, pubblicato lunedì, non ha descritto la morte della giornalista come un’uccisione extragiudiziale o arbitraria e vi ha fatto riferimento solo nella sezione sulla libertà d’espressione.

Lo scorso maggio, le forze israeliane hanno ucciso Abu Aqleh a colpi d’arma da fuoco, durante un’incursione israeliana nella città di Jenin, nella Cisgiordania occupata.

Il suo omicidio ha scatenato l’indignazione dei palestinesi ed un’ampia condanna internazionale.

Un’indagine dell’esercito d’occupazione sulla morte della giornalista ha concluso che era possibile che un soldato dell’esercito israeliano le avesse sparato, ma che non era un obiettivo deliberato. Tuttavia, numerose indagini indipendenti hanno rilevato che Abu Aqleh ed i suoi colleghi sono stati esplicitamente presi di mira nonostante fossero chiaramente membri della stampa.

Il rapporto del Dipartimento di Stato ha anche omesso di menzionare l’omicidio dell’80enne statunitense-palestinese Omar Asaad, morto dopo essere stato detenuto da Israele.

Il New York Times ha riferito che Asaad ha sofferto un attacco cardiaco indotto dallo stress, probabilmente causato dall’essere stato imbavagliato in un cantiere edile freddo, secondo quanto citato dal rapporto del medico legale.

Mentre l’omicidio di Abu Aqleh non rientra nella sezione delle esecuzioni extragiudiziali, il rapporto del Dipartimento di Stato ha preso di mira le indagini di Israele sulle sue forze di sicurezza, i casi di abuso, le uccisioni illegali e arbitrarie e le restrizioni imposte ai palestinesi.

Secondo il rapporto “i sistemi giudiziari militari e civili israeliani hanno raramente accusato i membri delle forze di sicurezza che hanno commesso gli abusi”.

“Ci sono state diverse segnalazioni secondo le quali il governo o i suoi agenti hanno commesso uccisioni arbitrarie o illegali”, ha aggiunto il rapporto, notando che “i cittadini con disabilità mentali erano a maggior rischio di subire violenze quando interagivano con la polizia”.

Nell’annunciare il rapporto durante una conferenza stampa, lunedì, il Segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato: “Non stiamo andando alla leggera con nessuno – diciamo le cose come le vediamo”.

Tuttavia, nonostante il rapporto, gli Stati Uniti hanno continuato a fornire sostegno diplomatico e militare a Israele, sostegno che alimenta la violenza e l’abuso dei diritti dei palestinesi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.