Rapporto sui crimini di guerra di Israele nelle ultime tre settimane: 550 palestinesi colpiti, 115 morti.

Dal nostro corrispondente.

Solo nelle tre settimane appena trascorse, la guerra israeliana contro i palestinesi ha causato la morte di oltre 115 persone – di cui, più della metà, civili inermi.

Il rapporto del Centro palestinese per i diritti umani ha reso noto che, dal 25/7/2006 al 19/7/2006, le forze di occupazione hanno colpito più di 550 cittadini palestinesi, di cui 134 bambini e 19 donne.

Inoltre, l’esercito israeliano ha lanciato 124 missili aria – terra, la maggior parte dei quali lanciati da aerei F16 verso obiettivi civili e militari nella Striscia di Gaza, in aggiunta al lancio di centinaia di bombe da terra e dal mare.

Il rapporto ha segnalato la distruzione delle strutture dei ministeri degli Interni, degli Esteri, dell’Economia, l’ufficio del primo ministro a Gaza, di numerose sedi scientifiche, della centrale elettrica a Gaza e i bombardamenti delle reti e dei generatori di corrente in tutte le aree della Striscia. In oltre, la distruzione di 6 ponti al centro e al nord, di diverse strade di collegamento urbano, il danneggiamento di centinaia di acri di terreni agricoli in diverse località, e di decine di case.

Il sequestro di centinaia di civili, di cui 8 ministri e 226 deputati considerati di Hamas, oltre al trasferimento forzato delle famiglie dalle loro case a Rafah, Khan Yunes e Beit Hanun nelle scuole dell’UNRWA.

 

Una settimana

Nella settimana del 13-19 luglio, sono sono stati uccisi 26 cittadini palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza (in maggior parte sono civili), di cui 5 bambini e 2 donne, e feriti 200, in maggioranza civili inermi, di cui 55 bambini e 5 donne. Il rapporto ricorda che tra i colpiti ci sono 4 gruppi giornalistici e tre medici.

Le forze di occupazione hanno effettuato almeno 27 operazioni di penetrazione in Cisgiordania, hanno rioccupato diverse zone nella Striscia di Gaza, hanno invaso la città di Nablus, hanno distrutto diverse strutture del governo e sedi della sicurezza sequestrando centinaia di poliziotti.

Hanno distrutto circa 70 case nel nord e al centro della Striscia, e hanno inflitto ingenti danni materiali a diverse associazioni e strutture civile nella Striscia di Gaza.

31 civili palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania, e 5 nella Striscia di Gaza, e altri sono stati usati come scudi umani mentre gli israeliani commettevano i loro crimini nella Striscia.

Molte case sono state trasformate in caserma, sia nella West Bank sia a Gaza, tenendo gli abitanti in condizioni disumane. Inoltre, i continui bombardamenti hanno costretto decine di famiglie palestinesi nella Striscia a lasciare le proprie abitazioni e a trovar rifugio nelle scuole dell’UNRWA- come è successo alla popolazione di Beit Hanun e Ash-Shoka.

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