Rapporto: un terzo dei palestinesi è privo della sicurezza alimentare

Ramallah-InfoPal. Dati ufficiali hanno rivelato che un terzo dei cittadini palestinesi (circa 1,6 milioni di persone) non gode della sicurezza alimentare, più della metà di loro si trova nella Striscia di Gaza.

In un rapporto pubblicato oggi, giovedì 5 settembre, l’Ufficio centrale di statistica palestinese ha rivelato che “i risultati dei rilevamenti delle condizioni sociali ed economiche relative alla sicurezza alimentare in Palestina dimostrano che nel 2012, rispetto ai due anni precedenti, la sicurezza alimentare dei palestinesi ha subito un duro colpo. La percentuale di coloro che non godono della sicurezza alimentare ha raggiunto il 34% nel 2012, rispetto al 33% del 2010 e al 27 per cento del 2011”.

Nel dettaglio, i dati rivelano che in Cisgiordania, nel 2012, il 19% della popolazione era privo della sicurezza alimentare, rispetto al 17% del 2011 e al 22% nel 2010.

Nella Striscia di Gaza invece, la percentuale è salita al 57 % nel 2012, rispetto al 52 e al 44 per cento nel 2010 e 2011 rispettivamente.

I risultati indicano anche che nel 2012, la percentuale di famiglie della Cisgiordania, in grado di garantirsi la sicurezza alimentare, è scesa rispetto al 2011. Infatti, l’anno scorso, il 34% delle famiglie della Cisgiordania riusciva a garantirsi la sicurezza alimentare, contro il 45% del 2011. Tuttavia, aggiunge il rapporto, una parte delle famiglie uscite dalla categoria della sicurezza alimentare garantita, è stata assorbita nelle categorie intermedie, con la sicurezza alimentare parzialmente o quasi a rischio.

Nella Striscia di Gaza invece, la percentuale delle famiglie in grado di garantirsi la sicurezza alimentare è scesa nettamente, dal 23% nel 2011 a solo il 10 per cento nel 2012, senza alcun riposizionamento nelle categorie intermedie.

Sempre a Gaza, i dati dimostrano che il 56% dei profughi è soggetto all’insicurezza alimentare, la quota sale al 60% per i non profughi. In Cisgiordania, la quota è del 23 % per i rifugiati e del 18% per i non rifugiati .

Infine, il rapporto ha rivelato che la quota degli aiuti sul totale delle spese delle famiglie meno abbienti è scesa di oltre la metà nel 2012. I risultati dei rilevamenti hanno dimostrato che a Gaza, la quota degli aiuti (di tutti i tipi, compresi quelli dei genitori, parenti e le istituzioni religiose) è scesa al 7% nel 2012 rispetto al 15 per cento del 2011. In Cisgiordania, la quota è scesa al tre per cento nel 2012 rispetto al sette per cento del 2011.