Rassegna stampa italiana sulla liberazione di Johnston.

Da www.corriere.it

Il giornalista: «E’ stato terribile, sono stato spesso minacciato»
Gaza, è stato liberato il reporter della Bbc
Alan Johnston rilasciato dopo quasi quattro mesi. L’annuncio dato dalla rete tv di Hamas, l’organizzazione estremista palestinese

GAZA CITY (Striscia di Gaza) – L’incubo è finito. Alan Johnston, il giornalista della Bbc sequestrato nella Striscia di Gaza nel marzo scorso, è libero ed stato consegnato dai suoi rapitori islamici a funzionari di Hamas.

«E’ STATO TERRIBILE» – Il corrispondente della Bbc da Gaza ha detto che «è bellissimo essere liberi» e che è stato spesso minacciato durante la prigionia. I suoi rapitori avevano diffuso alcuni video durante la sua prigionia: in uno di questi il giornalista appariva con una cintura esplosiva in vita. Nel più recente degli annunci fatti dai sequestratori era poi stata diramata la terribile minaccia di uccidere il cronista sgozzandolo «come un agnello». «Essere liberi è la cosa più fantastica» ha invece potuto dire oggi Alan Johnston in diretta tv alla BBC, aggiungendo che «a volte è stato terribile. Ho sognato molte volte di essere liberato ma poi mi risvegliavo in quella stanza…».

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NOTIZIE ALLA RADIO – Johnston ha detto che ha seguito gli eventi alla radio durante il periodo di prigionia e ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuto nel mondo, come anche i suoi colleghi britannici, per la sua liberazione. Il giornalista della Bbc ha aggiunto di aver parlato brevemente con la sua famiglia in Scozia.
LA FATWA – È stata una fatwa, ovvero il verdetto coranico espresso da uno sceicco l’elemento decisivo che ha permesso la liberazione del giornalista britannico. Secondo un portavoce dei Comitati di resistenza popolare (una milizia che mantiene legami sia con Hamas sia con l’Esercito dell’Islam, la formazione palestinese filo Al Qaeda che deteneva Johnston) la fatwa decisiva è stata promulgata dallo sceicco Suleiman al-Daya, che evidentemente gode del rispetto dei rapitori. «Lo sceicco ha pubblicato una fatwain cui esigeva da entrambe le parti di fare tutto il necessario per liberare il giornalista britannico. Le parti hanno accettato e Johnston è stato liberato senza condizioni» ha detto il portavoce dei Comitati di resistenza popolare, Abu Mujahed.
4 luglio 2007

Da www.repubblica.it

Il giornalista sequestrato nel marzo scorso consegnato a funzionari di Hamas
Il leader del movimento islamico Meshaal: "Abbiamo riportato l’ordine"

Gaza, libero dopo 4 mesi il reporter Bbc "E’ stata un’esperienza terrificante"

GAZA – Dopo 113 giorni di prigionia, Alan Johnston è libero. Il giornalista della Bbc, sequestrato nella Striscia di Gaza nel marzo scorso, è stato consegnato oggi dai suoi rapitori islamici a funzionari di Hamas. Il reporter è stato liberato nella notte e ha già lasciato la striscia di Gaza in direzione Gerusalemme. E’ in buone condizioni di salute. La soddisfazione del primo ministro inglese Brown e della BBC: "è una notizia meravigliosa".

"Essere libero è la cosa più bella – sono state le prime parole di Johnston – questi mesi di prigionia sono stati un’esperienza terrificante, credevo di non farcela: spesso i miei rapitori parlavano di uccidermi. A volte sognavo di essere libero, ma mi risvegliavo in cella. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato, in tutte le parti del mondo. Anche Hamas. I rapitori sembravano molto sicuri dell’operazione fino a quando Hamas ha assunto il controllo della sicurezza".

Subito dopo il rilascio, Johnston si è incontratato con il premier palestinese destituito Ismail Haniyeh, per il quale la liberazione del giornalista della Bbc è il primo successo politico dopo l’isolamento sul piano internazionale seguito all’occupazione di tutte le istituzioni nella striscia di Gaza compiuta due settimane fa da Hamas."Per noi era una priorità – ha spiegato Haniyeh – ma per ragioni umanitarie. IL rapimento di giornalisti nella Striscia – ha assicurato – appartiene ormai al passato".

Khaled Meshaal, leader di Hamas in esilio a Damasco, ha sottolineato come la liberazione del giornalista dimostri che il suo movimento islamico ha portato ordine nella Striscia di Gaza. "Siamo stati in grado di chiudere questo capitolo che ha danneggiato moltissimo l’immagine del nostro popolo. Grazie a Dio, gli sforzi compiuti da Hamas hanno portato alla liberazione di Alan Johnston" ha detto Meshaal telefonando dalla Siria. "Abbiamo espresso il nostro rammarico nel nome del popolo palestinese per il rapimento del giornalista della BBc, che rappresenta un’offesa per il nostro popolo".
Il governo di Hamas ha spiegato che Alan Johnston "è stato liberato in seguito a un accordo con i suoi rapitori". Ma il rilascio del giornalista, sostengono fonti palestinesi, sarebbe avvenuto al termine di uno scambio di prigionieri concordato nella notte con i negoziatori di Hamas. Prima del rilascio di Johnston, che si trovava nelle mani dei sequestratori dal marzo scorso, l’Esercito dell’Islam legato al clan palestinese dei Doghmoush, avrebbe liberato dieci esponenti di Hamas sequestrati tre giorni fa, mentre Hamas avrebbe a sua volta scarcerato almeno quattro uomini appartenenti al clan Doghmoush imprigionati nei giorni scorsi proprio nel corso di una vasta operazione per la liberazione di Johnston.

(4 luglio 2007)

Liberato il reporter della Bbc rapito a Gaza

È stato liberato dopo 113 giorni di prigionia e apparentemente senza il pagamento di alcun riscatto il giornalista britannico della Bbc Alan Johnston rapito nella striscia di Gaza lo scorso 12 marzo. La sua liberazione sarebbe avvenuta al termine di un negoziato che ha consentito anche il rilascio di quattro prigionieri del sedicente esercito dell’Islam che teneva in o
staggio Johnston insieme a dieci esponenti di Hamas anche loro tornati liberi nel corso della notte.

La liberazione del giornalista della Bbc è il primo successo politico conseguito dal premier palestinese destituito Ismail Haniyeh, leader di Hamas ormai del tutto isolato sul piano internazionale dopo l’occupazione con la forza di tutte le istituzioni nella striscia di Gaza compiuta due settimane fa. Il leader politico di Hamas in esilio a Damasco, Khaled Meshaal ha detto attraverso una telefonata che la liberazione del giornalista dimostrerebbe che il suo movimento islamico ha portato ordine nella striscia di Gaza. «Siamo stati in grado di chiudere questo capitolo che ha danneggiato moltissimo l’immagine del nostro popolo» ha dichiarato Meshaal.

Alan Johnston, apparso in buona forma fisica, sebbene provato dalla lunga prigionia, è stato accompagnato da esponenti di Hamas al posto di frontiera di Erez entrando in Israele dove è stato preso in consegna da funzionari della sicurezza di Gerusalemme. «Essere tornato libero è la cosa più bella che mi potesse capitare» ha detto Johnston che subito dopo il rilascio ha incontrato Ismail Hanieyeh che gli ha fatto trovare pronto un tavolo imbandito.

La liberazione del giornalista britannico Alan Johnston era «prioritaria» per i dirigenti di Hamas:ha detto Haniyeh, il premier palestinese deposto tre settimane fa da Abu Mazen, in una conferenza stampa a Gaza. Haniyeh resta tuttora la massima autorità politica nella striscia di Gaza. «Mi auguro che nella striscia vengano ripristinati l’ordine, la sicurezza, la stabilità, la fine della anarchia» ha detto ancora Haniyeh, visibilmente compiaciuto di essere riuscito a liberare l’ostaggio senza i temuti spargimenti di sangue.

È stato il verdetto coranico (fatwa) espresso da uno sceicco l’elemento decisivo che ha permesso la liberazione del giornalista. Secondo un portavoce dei Comitati di resistenza popolare (una milizia che mantiene legami sia con Hamas sia con l’ Esercito dell’Islam) la fatwa decisiva è stata promulgata dallo sceicco Suleiman al-Daya, che evidentemente gode del rispetto dei rapitori. «Lo sceicco ha pubblicato una fatwa in cui esigeva da entrambe le parti di fare tutto il necessario per liberare il giornalista britannico. Le parti hanno accettato e Johnston è stato liberato senza condizioni» ha detto il portavoce dei Comitati di resistenza popolare, Abu Mujahed. Ancora di recente l’ Esercito dell’Islam aveva minacciato di «sgozzare Johnsotn come un capretto» se tre dirigenti di al-Qaida non fossero stati liberati rispettivamente da Gran Bretagna e Giordania.

Pubblicato il: 04.07.07

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