Razzismo anti-arabo a Bat Yam: ‘No ai matrimoni misti’

Tel Aviv – Imemc. Ieri sera, 200 persone si sono radunate nella città di Bat Yam, nel sud di Tel Aviv – Giaffa, per protestare contro le coppie miste, nel segno di: “Vogliamo una Bat Yam ebraica”.

I dimostranti hanno spiegato che il loro intento era manifestare la preoccupazione sugli “Arabi che si stanno prendendo le nostre figlie”. Il riferimento è alle unioni tra donne ebree e uomini arabi (palestinesi, ndr).

Durante la protesta, i portavoce  hanno sottolineato che loro sono “soltanto ebrei” e non razzisti, ma i manifestanti hanno ripetutamente insultato gli arabi e le figure religiose islamiche. Uno ha anche esclamato: “Ogni donna ebrea che va con un arabo dovrebbe essere uccisa; ogni ebreo che vende la casa a un arabo, dovrebbe essere ucciso”. E' quanto ha riportato l'agenzia israeliana Ynet.

La manifestazione ha dato anche sostegno alla recente lettera firmata da circa 50 rabbini locali, in cui gli ebrei vengono sollecitati a non affittare appartamenti agli arabi.

La protesta è stata aspramente criticata dalle associazioni per i diritti umani, i partiti di sinistra e dai residenti arabi (palestinesi), che l'hanno definita “un atto razzista”.

Il sindaco di Bat Yam, Shlomo Lahyani, ha duramente condannato l'evento e coloro che vi hanno preso parte, e ha negato che si sia trattato di un'iniziativa locale, come affermato dagli organizzatori.

Parlando a Ynet, Lahyani ha dichiarato: “La città di Bat Yam denuncia ogni fenomeno razzista. Questo è un paese democratico, con leggi”, e ha aggiunto: “Sono certo che la maggior parte dei manifestanti non sono residenti di Bat Yam. Questo è un tentativo folle di creare provocazioni, che è fallito”.

Circa 200 persone di sinistra e residenti arabi (palestinesi, ndr) si sono riuniti in una contro-manifestazone a Bat Yam, con il motto: “Siamo stufi dei razzisti” e “Ebrei e arabi rifiutano di essere nemici”. Essi hanno anche criticato il comportamento delle forze di polizia, che, nella loro opinione, non hanno reagito quando i manifestanti hanno intonato slogan razzisti.

Secondo quanto riferisce Ynet, l'organizzazione dietro alla protesta è Lehava, che si oppone con forza ai matrimoni interreligiosi in Israele.
Gli attivisti di destra, Itamar Ben-Gvir e Baruch Marzel, hanno partecipato alla manifestazone e hanno affermato che Bat Yam “è sotto il controllo di elementi ostili e sta soffrendo per l'assimilazione”.

Durante la scorsa settimana, diversi cartelloni erano stati affissi nelle strade di Bat Yam, invitando alla protesta: “Non li lascerò provarci con mia sorella! Cosa faresti se un arabo ci provasse con tua sorella? Metti la parola fine a tutto ciò! Recentemente abbiamo appreso dell'esistenza di un serio fenomeno: centinaia di ragazze di Bat Yam escono con arabi; loro sono integrati tra noi, si sentono sempre più sicuri. Fate finire tutto ciò. Riducete la loro sicurezza!”

Un altro poster così incitava: “Mantenete Bat Yam ebraica. Gli arabi stanno prendendo il controllo di Bat Yam, comprando e affittando appartamenti dagli ebrei, prendendo e rovinando le ragazze di Bat Yam! Circa 15mila ragazze ebree sono state portate nei villaggi (palestinesi, ndr)! Ebrei, orsù, vinciamo”.

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