Razzismo made in Israel: l’Italia boicotta Durban per non deludere gli amici

Roma – Al-Jazeera, AKI. L'Italia ha deciso che boicotterà il decennale della conferenza di Durban, evento mondiale che per la terza volta intende rendere pubblica una condanna al razzismo.
L'evento si svolgerà a settembre prossimo.

La scelta del governo italiano poggia sui timori che, come era accaduto in passato, anche questa volta, l'evento non sia altro che un'occasione per sollevare accuse contro lo Stato di Israele.

Alla vigilia dell'evento, le dichiarazioni fatte a Durban nel 2009 dal presidente iraniano Ahmadinejad, rappresentano uno spettro per molti.

L'agenzia di stampa “AKI” riporta la decisione espressa dal ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini: “Ritengo che non sussistano le condizioni minime perché l'Italia possa partecipare all'evento commemorativo del 22 settembre prossimo”.

Per il ministro italiano, l'evento di Durban è divenuto “un soggetto nel corso degli anni a sfruttare il trasferimento politica di un forum per discutere e coordinare l'azione internazionale per combattere il razzismo, la discriminazione e la xenofobia, per il podio ad accusare Israele”.

A questo poi Frattini ha aggiunto: “L'Italia ribadisce il proprio impegno contro il razzismo e contro tutte le forme di intolleranza e discriminazione. (…) “Per questo, abbiamo chiesto che il documento finale riconosca esplicitamente che riferimenti fatti in passato nell'ambito del processo di Durban alla specifica situazione mediorientale non fanno parte dell'impegno internazionale contro la discriminazione razziale. Riteniamo inaccettabile ogni collegamento tra difesa di Israele del proprio diritto ad esistere come Stato e razzismo”.

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