Reazioni politiche e di solidarietà

Romano Prodi: "Situazione sempre più seria"

 Annunciando che nei prossimi giorni il ministro dgli Esteri D’Alema sarà a Beirut, il premier italiano Romano Prodi ha affermato che: "La situazione in Medio Oriente è sempre più seria. E’ difficile dire però se ci siano legami diretti" con quanto accaduto in Gran Bretagna.

 

Solana in missione sul terreno

 Javier Solana, partirà domani per il  Medio Oriente per colloqui con i governi del Medio Oriente. Solana incontrerà il premier libanese Fuad Siniora e in Israele il primo ministro Ehud Olmert, il ministro degli Esteri, Tzipi Livni, e quello della Difesa, Amir Peretz. Domenica nei territori concluderà il tour incontrando il presidente dell’Anp, Abu Mazen, e il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat.

 

Mubarak non rompe con Israele

 Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha detto che il suo governo non interromperà le relazioni con lo sStato ebraico a cuausa della guerra in Libano nonostante gli appelli che sono stati sottoscritti da un gran numero di parlamentari del suo paese.

Secondo il rais le relazioni favoriscono la ricerca di una soluzione.

 

Si riunisce a Ginevra l’organismo ONU per i diritti umani

 Il Consiglio dell’Onu sui diritti umani si riunirà domani a Ginevra in sessione straordinaria per esaminare la situazione in Libano. La sessione convocata su richiesta del Gruppo degli Stati Arabi e dell’Organizzazione della Conferenza islamica con l’appoggio di 16 Paesi

 Il 5 e 6 luglio il Consiglio si era già riunito in sessione speciale per discutere la situazione nei territori palestinesi occupati approvando una risoluzione  di condanna  delle operazioni militari israeliane nella striscia di Gaza.

 

Annan: " Entro la settimana pronta la risoluzione Onu "

 Kofi Annan ha dichiarato che "Entro la fine della settimana il Consiglio di Sicurezza dell’Onu deve approvare una risoluzione sulla crisi in Medio Oriente".

 

Intellettuali israeliani: Olmert  ascolti Siniora

 La decisione del governo israeliano di proseguire l’offensiva per altri 30 giorni ha spinto Amos Oz, Avraham B. Yehoshua e David Grossman, tra i più noti scrittori israeliani a lanciare oggi un appello al governo Olmert affinché si risolva ad accettare un cessate il fuoco come richiesto da  Fuad Siniora.

"Si tratta di un appello in extremis, prima che la situazione degeneri ulteriormente e finisca in un baratro" ha detto Grossman.

 Manifestazione a Milano sotto il consolato libanese

 Alcune centinaia di persone hanno manifestato oggi a Milano la loro solidarietà con i popoli palestinese e libanese.

Lo striscione che apriva il corteo recitava: "Con i popoli del Libano e Palestina aggrediti: solidarieta’".

Su altri cartelli si leggeva "Il vostro silenzio ci uccide" e "L’invasione non e’ difesa". Gli slogan, erano quasi tutti rivolti al premier Olmert, definito un "assassino".

Hussein Eldor rappresentante della comunita’ libanese ha detto che : "Il genocidio dei libanesi iniziato da settimane non si e’ ancora fermato. Vogliamo dire basta alla guerra. Chiediamo l’immediato cessate il fuoco e la restituzione dei prigionieri da entrambe le parti, questo e’ l’unico modo per fermare il massacro".

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