‘Recupero archeologico’: da Gerusalemme ai TO al Golan

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Fonti d'informazione israeliane hanno rivelato nuovi piani del governo e della municipalità di al-Quds (Gerusalemme) per il restauro e il recupero di siti archeologici ed architettonici testimonianza della storia ebraica.

Tutti i presunti siti storico-religiosi ebraici si estendono da Gerusalemme al resto dei Territori palestinesi occupati, ma non solo.

Nello specifico, la notizia viene pubblicata dal quotidiano israeliano Ha'aretz, che cita la delibera, emessa oggi dal Comitato ministeriale competente per la conservazione del patrimonio in Israele.

Il disegno per il recupero di dodici siti archeologici di grande interesse nazionale è stato “applaudito” nella riunione di oggi quando sono stati approvati anche altri progetti per l'istituzione di un archivio nazionale del patrimonio musicale e di altri che saranno depositati presso la colonia Ma'ghan (Lago di Tiberiade).

In passato, c'era stato un precedente con l'approvazione di sedici progetti della stessa natura, e già ci si prepara alla seconda fase di approvazione finanziaria.

Oltre 14 milioni di dollari per la ristrutturazione e 12 milioni per i lavori ausiliari saranno destinati al restauro dei “più antichi insediamenti ebraici”; grotte e sinagoghe in tutti Territori palestinesi occupati fino alle Alture del Golan.

Il palazzo di Erode, a sud di Gerusalemme, potrebbe essere trasformato in un immenso centro turistico con un finanziamento pari a 4.5 milioni di dollari.

Ieri invece, il comune Gerusalemme aveva reso pubblico un nuovo progetto, del costo di oltre 6 milioni di dollari, per la creazione di infrastrutture e servizi cittadini a favore di numerose colonie situate tra i quartieri gerosolimitani di Wadi al-Joz, Bab al-Absat, Shaykh Jarrah, Sawwanah e il Monte degli Ulivi.

In base a questo programma, centinaia di unità abitative, hotel di lusso e un centro commerciale saranno eretti e le attività commerciali di proprietà palestinese, attualmente presenti nell'area interessata dal progetto, saranno sostituite dalle nuove realtà israeliane.

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