George Sluizer (foto di www.google.com)
Imemc. George Sluizer ha dichiarato di aver visto, nel 1982, l'allora ministro della Difesa Ariel Sharon sparare ad alcuni bambini palestinesi del campo profughi di Sabra-Shatila, nei pressi di Beirut. Da parte loro, le autorità israeliane hanno definito le affermazioni “un nuovo tentativo di diffamazione”L'accusa proviene da un'intervista del giornale olandese Volkskrant al regista Sluizer, che stava promuovendo il suo ultimo film su Israele al Festival internazionale del documentario di Amsterdam.
Come ha rivelato Sluizer, che ha girato diversi documentari sul conflitto israelo-palestinese, fu lui stesso, nel 1982, a vedere Sharon che uccideva due bambini palestinesi con una pistola, vicino al campo profughi di Sabra-Shatila. “Sparò a due bambini come si spara ai conigli, davanti ai miei occhi”, sono le parole testuali del regista.
Secondo questi, le due vittime non avevano che due o tre anni, e Sharon li colpì da una distanza di 10 metri.
Sluizer non ha saputo comunque specificare in che mese ciò sia accaduto, probabilmente novembre.
Intanto, riporta Ha'aretz, i funzionari del governo israeliano hanno rapidamente smentito le accuse, assicurando che non vi sono prove che le dimostrino e ritenendo molto crudele accusare Sharon di aver commesso un assassinio mentre non può difendersi.
“Primo, Sharon non sparerebbe mai a un minore; secondo, non si trovava in Libano nel novembre 1982; terzo, il protocollo proibisce ai ministri di portare armi”, ha spiegato il successore di Sharon al ministero, Moshe Arens.
In un'intervista allo stesso Ha'aretz, Sluizer ha però replicato che dopo aver assistito al gesto, nel 1983, denunciò Sharon di fronte alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia e alla Corte europea per i diritti umani.
Le autorità israeliane hanno a loro volta risposto che non esistono prove a conferma delle parole del regista, e hanno inoltre invitato il Volkskrant a prestare attenzione quando pubblica dichiarazioni infondate.
Dal gennaio 2006, Sharon si trova in coma vegetativo a causa di un infarto.