Nuovo procuratore della CPI potrebbe proseguire le indagini sui crimini di guerra israeliani

L’Aia – MEMO. Il nuovo procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, eletto venerdì in sostituzione di Fatou Bensouda, potrebbe andare avanti e indagare sui potenziali crimini israeliani nei Territori occupati, secondo quanto riferito domenica dal al-Wattan Voice.

In qualità di nuovo procuratore, uno dei suoi compiti è quello di decidere i passi successivi dell’indagine sui crimini di guerra in Afghanistan e quelli di Israele che sono stati condotti durante l’offensiva sionista del 2014 su Gaza, così come la costruzione di colonie nella Cisgiordania occupata.

Tuttavia, il sito web israeliano ha riferito che Khan potrebbe essere sottoposto a pressioni da alcuni stati membri della Corte, e decidere così che la CPI non abbia giurisdizione per svolgere quest’indagine.

L’avvocato israeliano Nick Kauffman, che ha lavorato all’Aia e conosce Khan, ha affermato che questo non è obbligato a portare avanti le politiche del suo predecessore se ritiene che ci sia stato un errore legale.

“Se Israele tentasse di persuaderlo a rivalutare la fattibilità delle indagini, principalmente per quanto riguarda le colonie, potrebbe raggiungere un’intesa diplomatica”, ha affermato l’avvocato.

Il Times of Israel ha citato l’emittente pubblica israeliana Kan, la quale ha affermato che, sebbene Israele non sia un membro della Corte penale internazionale, ha lavorato da dietro le quinte per promuovere l’elezione di Khan a capo della corte.

All’inizio di questo mese, la CPI ha stabilito che la sua giurisdizione si estende ai Territori occupati da Israele nella guerra del 1967, aprendo la strada affinché il procuratore capo avvii un’indagine sui crimini di guerra delle azioni militari israeliane contro i palestinesi.