Report: 53 palestinesi uccisi da Israele quest’anno

Dall’inizio del 2022, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno ucciso 53 palestinesi, secondo quanto affermato lunedì dal ministero della Salute palestinese.

Una dichiarazione del ministero afferma che la città di Jenin, in Cisgiordania, ha registrato il bilancio delle vittime più alto, con 17 morti, mentre Nablus ne ha registrate sette.

“Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno ucciso 50 palestinesi, tra cui 3 donne e 8 bambini, tra il 1 gennaio e il 9 maggio di quest’anno”, ha riferito il ministero, aggiungendo che tre palestinesi della Palestina occupata nel 1948 sono stati uccisi dopo aver presumibilmente compiuto attacchi contro israeliani, portando a 53 il numero totale delle vittime palestinesi.

Non c’è stato alcun commento da parte delle autorità israeliane sulla dichiarazione palestinese.

A dicembre, i media israeliani hanno riferito che l’esercito ha autorizzato i soldati ad aprire il fuoco contro i palestinesi che lanciano pietre.

La tensione è aumentata in tutti i Territori palestinesi dal mese scorso, tra ripetute campagne israeliane di arresti nella Cisgiordania occupata e incursioni quotidiane di coloni nel complesso della moschea di al-Aqsa, nella Gerusalemme Est.

La moschea di al-Aqsa è il terzo luogo più sacro al mondo per i musulmani. Gli ebrei chiamano l’area di “Monte del Tempio”, sostenendo che sia il sito di due templi ebraici nell’antichità.

Israele ha occupato Gerusalemme Est, dove si trova al-Aqsa, durante la guerra arabo-israeliana del 1967. Ha annesso l’intera città nel 1980, con una mossa mai riconosciuta dalla comunità internazionale.

(Fonti: Ministero della Salute palestinese, PIC, Quds Press e MEMO).