Tel Aviv – The Palestine Chronicle. Con un numero di combattenti compreso tra 20 mila e 100 mila, il movimento Hezbollah gode di un “esercito di sostenitori impegnati” in tutto il Libano, che rende particolarmente difficile per Israele dissuadere il gruppo da una guerra totale, secondo un’analisi del sito web di notizie Foreign Policy.
“Se Israele vuole creare le condizioni adatte affinché il gruppo venga demolito dai suoi membri libanesi, deve prima capire cosa fare con le armi e i seguaci di Hezbollah e come non esagerare in un modo che abbia l’effetto opposto alla sua campagna”, si legge nel rapporto. “È un compito arduo. In tempi di guerra, è improbabile che tutti i pezzi vadano perfettamente al loro posto per permettere a Israele di raggiungere i suoi obiettivi”.
Il rapporto afferma che Hezbollah “non è solo un gruppo di poche migliaia di combattenti. Fa parte di una comunità che lo vede come suo difensore ed esprime fiducia nel suo capo, Hassan Nasrallah”.
Inoltre, il movimento “gode del sostegno della maggior parte della comunità islamica sciita libanese (anche se non di tutti) e altri potrebbero schierarsi con lui se Israele lanciasse un’invasione su larga scala del Libano”.
Sami Nader, analista politico libanese, afferma che “i sunniti si sono opposti a Hezbollah quando il gruppo combatteva al fianco del (presidente siriano) Bashar al-Assad, che uccideva i ribelli sunniti; ma ora sostengono Hezbollah, che sta aiutando Hamas, che è sunnita, e Gaza, che è sunnita”.
Una vita normale.
L’analisi di Foreign Policy ha anche evidenziato che la maggior parte dei combattenti di Hezbollah “conducono una vita normale, hanno un lavoro quotidiano, si impegnano a offrire i loro servizi quando vengono chiamati, e sono abbastanza discreti da nascondere la loro identità”.
“Poiché è difficile identificare i combattenti di Hezbollah, Israele non saprebbe come distinguerli dai civili nemmeno in caso di invasione”, si legge nell’analisi.
Si chiede, inoltre, se Israele “eliminerà intere popolazioni per sconfiggere il suo avversario? E questo porterà alla sicurezza o a un conflitto prolungato?”
Elias Farhat, ex-generale dell’esercito libanese, ha affermato che è chiaro che Israele è militarmente più forte. Tuttavia, “Hezbollah ricorre alla guerra asimmetrica”, dispiegando “le sue unità in nascondigli, tunnel e grotte senza alcuna apparenza”.
“Un’invasione su larga scala permetterebbe a Hezbollah di provocare gravi danni nel cuore di Israele, tra Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme […]. Non escludiamo un’avanzata di Hezbollah in Galilea”, ha detto Farhat.
Secondo l’analisi di Foreign Policy, “gli israeliani sono in una posizioni difficile”.
“Possono forse indebolire Hezbollah se attaccano, ma non possono sconfiggerlo definitivamente”.
Combattimenti in corso.
Dall’inizio della guerra israeliana a Gaza, il 7 ottobre, Hezbollah si è impegnato direttamente, ma in modo relativamente limitato, nella guerra contro l’occupazione israeliana.
Nelle ultime settimane, tuttavia, l’intensità dei combattimenti è aumentata, facendo temere l’imminenza di una guerra totale tra Hezbollah e l’Esercito israeliano.
Israele ha occupato parti del Libano per decenni e ha lasciato il Paese solo nel 2000, in seguito alla dura resistenza libanese sotto la guida di Hezbollah.
Ha cercato di rioccupare il Libano nel 2006, ma ha fallito in quella che il Libano considera un’importante vittoria contro Israele.
Israele, tuttavia, continua a occupare parti del Libano, in particolare la regione delle Fattorie di Sheeba.
Hezbollah ha giurato di recuperare ogni centimetro del Libano occupato da Israele in violazione del diritto internazionale.