MEMO. A dicembre sono aumentati drammaticamente gli arresti di massa israeliani contro i Palestinesi, ha rivelato giovedì la Commissione per gli Affari dei prigionieri palestinesi, facendo notare che il 95% dei nuovi detenuti sono giovani.
“Le violazioni delle forze israeliane e le misure arbitrarie contro i prigionieri trascurano le differenze di età”, ha sottolineato la commissione.
L’avvocato della commissione, Louay Akka, ha affermato che decine di nuovi prigionieri che sono recentemente arrivati alla prigione israeliana di Ofer sono stati esposti a “attacchi brutali” durante il loro interrogatorio.
Akka ha citato alcuni degli avvocati dei prigionieri, spiegando che i loro clienti “sono stati brutalmente torturati durante la detenzione”.
“Ahmed Samirat, un palestinese di 17 anni di Yatta, nel distretto di Hebron, è stato violentemente attaccato e torturato da 12 soldati, che l’hanno lasciato privo di sensi per cinque ore”, ha detto il comitato palestinese.
I giovani detenuti torturati includevano i 15enni Ibrahim Al-Qawasmi e Louay Nashteh di Hebron, Wael Hashash, 19 anni, e Attallah Hashash, 24 anni, di Nablus, Ahmed Qassem, 19 anni, di Jenin, e Ahmed Abu Rahma, 17, di Ramallah.
Oltre 6.500 palestinesi, tra cui 300 minorenni, languono nelle prigioni israeliane, secondo le cifre ufficiali palestinesi.