Report: Israele progetta di fornire ai palestinesi della Cisgiordania il 40% di acqua in meno rispetto ai coloni

5829ff51c461881a098b45c2Yuval Steinitz, ministro delle infrastrutture nazionali di Israele, è stato costretto a bloccare un piano che avrebbe permesso alla compagnia idrica nazionale di costruire ulteriori infrastrutture per fornire acqua ai controversi insediamenti ebraici, invece che ai palestinesi, che già ne ricevono meno.

In una riunione di settembre, la compagnia idrica statale Mekorot aveva proposto di aumentare la quantità di acqua fornita ai palestinesi in Cisgiordania da 45 a 65 metri cubi entro il 2050, mentre nello stesso periodo la fornitura sarebbe stata del 40% maggiore per gli insediamenti presenti sulle terre occupate da Israele in seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967.

I dettagli dell’incontro sono stati pubblicati dal sito news in lingua ebraica The Marker e poi citati da Haaretz, quotidiano in lingua inglese.

A quanto riferito, Steinitz ha respinto la proposta, dichiarando che la compagnia stava violando le convenzioni internazionali, secondo le quali è illegale applicare discriminazioni su base etnica per quanto riguarda la fornitura di infrastrutture vitali, quindi ha costretto Mekorot a preparare un altro piano, che non è stato ancora presentato.

La compagnia ha cercato di argomentare, senza successo, che anche l’Autorità Palestinese dovrebbe avere qualche responsabilità per quanto riguarda la fornitura di infrastrutture ai propri cittadini.

Mekorot si è anche giustificata dichiarando che i palestinesi, che hanno uno standard di vita più basso, non usano attualmente tanta acqua quanto gli israeliani.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera e altri media arabi, alcuni villaggi palestinesi ricevono solo due ore di acqua a settimana.

I palestinesi consumano una media d’acqua di 70 al giorno, mentre i coloni ebrei circa 300. La WHO (Organizzazione per la salute mondiale) raccomanda 100 litri al giorno per persona.

La questione della distribuzione dell’acqua diventerà con ogni probabilità sempre più pressante. La stessa proposta di Mekorot prevede che la popolazione araba della Cisgiordania crescerà da 2,1 a 6,3 milioni entro il 2050, mentre la popolazione coloniale da 374mila a 917mila.

L’ONU ha esortato tutte le parti a smettere di politicizzare un argomento vitale come questo.

“L’acqua dovrebbe essere una fonte di collaborazione e dovrebbe unire le persone. Alla fine della giornata, tutti condividono le stesse risorse idriche”, ha detto Gregor von Medeazza, capo del programma idrico e igienico-sanitario dell’UNICEF, rivolgendosi ai media israeliani.

Traduzione di F.G.