Report: la guerra segreta degli Usa e di Israele contro l’Iran

Los Angeles – AFP. Molti ex dirigenti dell'intelligence Usa ed esperti iraniani credono che l'esplosione del mese scorso in una base militare vicino a Tehran abbia fatto parte di un tentativo sotto copertura statunitense, israeliano e di altri stati per colpire il programma nucleare e missilistico iraniano. E' quanto ha riportato domenica The Los Angeles Times.

La vasta esplosione devastò la base del “Revolutionary Guard Corps”, il 12 novembre scorso, demolendo la maggior parte degli edifici e uccidendo 17 persone, compreso uno degli ideatori del programma missilistico iraniano, il Generale Hassan Tehrani Moghaddam.

Il giornale ha affermato che l'obiettivo dell'operazione segreta era di far deragliare la ricerca nucleare iraniana e scongiurare un attacco aereo israeliano o americano per eliminare o diminuire la minaccia.

“Sembra sia la modalità di guerra del 21° secolo”, il giornale ha citato le dichiarazioni di Patrick Clawson, che dirige la “Iran Security Initiative” presso “Washington Institute for Near East Policy”.
“Sembra proprio che sia in corso una campagna di omicidi e di guerra informatica, così come una semi-ammessa campagna di sabotaggio”.
Qualsiasi di queste operazioni sarebbe altamente classificata, e chi potrebbe sapere non parla, ha affermato il rapporto.
Per anni, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno cercato di ostacolare il programma di armi nucleari iraniane, fornendo segretamente parti difettose, progetti o software, ha scritto The Times. Nessuna prova di sabotaggio è emersa.
“Lo stiamo sicuramente facendo”, il report ha riferito le parole di Art Keller, un ex agente della CIA che ha lavorato sull'Iran. “E' certo la missione dichiarata della divisione (della Cia) di contrasto alla proliferazione nucleare a fare quello che serve per rallentare il programma di armi di distruzione di massa dell'Iran”.
Molti esperti occidentali sono convinti che ingegneri americani e israeliani abbiano segretamente nutrito il baco informatico Stuxnet nel programma nucleare iraniano, nel 2010, ha sottolineato il Times.
E' stato riferito che il virus ha fatto andare fuori controllo e distrutto le centrifughe utilizzate per arricchire l'uranio.
Né gli Usa né il governo israeliano hanno mai ammesso di aver avuto un ruolo in quell'attacco cibernetico.

 

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