Report: l’esercito israeliano vuole creare una nuova posizione all’interno dei suoi ranghi per governare Gaza “nei prossimi anni”

Gaza – The Cradle. L’esercito israeliano sta pianificando di istituire una nuova posizione all’interno dei suoi ranghi con l’obiettivo di supervisionare il controllo a lungo termine sulla Striscia di Gaza, ha riferito il sito di notizie ebraico Ynet il 29 agosto.

La decisione arriva “in assenza di chiari obiettivi strategici per il futuro della Striscia di Gaza”, ha scritto il sito ebraico.

“L’esercito israeliano ha iniziato ieri, con questa nomina, ad accettare il fatto che la sua responsabilità sulla Striscia continuerà per anni e si espanderà, e circa due milioni di palestinesi rimarranno sotto la sua responsabilità”, ha aggiunto il rapporto.

L’ufficiale israeliano Elad Goren è stato scelto per questa nomina, ha rivelato Ynet. Goren è un veterano dell’unità del ministero della Difesa, il Coordinatore delle attività governative nei territori (COGAT).

Secondo Ynet, a Gaza assumerà lo stesso ruolo del capo della sezione cisgiordana del COGAT, il generale israeliano Hisham Ibrahim.

“Chiunque creda che il controllo e l’intervento israeliano nella Striscia di Gaza finiranno presto, sia con la cessazione o meno dei combattimenti e del loro declino, sia con o senza un accordo, si sbaglia”, ha dichiarato un alto funzionario della sicurezza.

Il rapporto spiega che Goren si occuperà delle questioni logistiche quotidiane, come la consegna degli aiuti umanitari, la riparazione delle infrastrutture distrutte e il contatto con le organizzazioni umanitarie internazionali. Guiderà anche l’evacuazione dei civili a lungo termine per “mantenere la legittimità internazionale” di continuare a combattere a Gaza “senza assistere a una crisi umanitaria o a una carestia”.

“All’ordine del giorno della nuova unità dell’esercito israeliano ci saranno le grandi operazioni, già iniziate, di evacuazione dei feriti gravi e dei malati verso gli ospedali in Giordania, Egitto o negli Emirati Arabi Uniti […] e la preparazione per l’inverno nella Striscia di Gaza, alla luce dell’enorme quantità di infrastrutture distrutte, oltre al coordinamento della campagna di vaccinazione di oltre un milione di gazawi contro la poliomielite”, ha detto Ynet.

L’unità “lavorerà anche con la comunità internazionale per ripristinare tutte le strutture civili crollate nella Striscia”.

“Svolgerà un ruolo importante nelle operazioni civili su larga scala che saranno attuate presto se si raggiungerà un accordo […]. Il chiaro ritorno di circa un milione di residenti di Gaza alle loro case nel nord della Striscia di Gaza nell’ambito del previsto processo di monitoraggio e ispezione sull’asse di Netzarim […]. Sarà anche incaricata di affrontare la crisi del valico di Rafah, soprattutto alla luce della possibilità del ritorno di un organismo internazionale europeo per supervisionare il lavoro lì come era prima del 2005”.

I negoziati non riescono a raggiungere un accordo a causa della richiesta del primo ministro israeliano Benjamin di un meccanismo di ispezione per gli sfollati di Gaza che ritornano al nord, insieme alla sua insistenza nel mantenere le truppe lungo il confine tra Gaza ed Egitto – condizioni che Hamas rifiuta completamente.

Secondo le immagini satellitari esaminate da Ynet all’inizio di questa settimana, le forze israeliane hanno ampliato il corridoio di Netzarim nella Striscia di Gaza per includere quattro grandi “avamposti” progettati per ospitare permanentemente le truppe.

Anche Forensic Architecture, un gruppo di ricerca con sede alla Goldsmiths Univeristy, ha rivelato tramite immagini satellitari il 20 agosto che l’esercito israeliano sta costruendo un nuovo corridoio terrestre ad est della città di Gaza.

Netanyahu ha confermato l’anno scorso che Israele sta pianificando un controllo di sicurezza “indefinito” su Gaza.

Traduzione per InfoPal di F.L.