Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane

Report settimanale del Palestinian Centre for Human rights (Pchr) di Gaza sulle violazione dei diritti umani di Israele nei Territori Palestinesi Occupati ( 03-09 Mar.2011).

Le Forze di Occupazione Israeliane (IOF) continuano ad attaccare sistematicamente i civili palestinesi e le loro proprietà nei Territori Palestinesi Occupati (OPT).

  • 7 civili palestinesi,inclusi 2 bambini, sono stati feriti dalle IOF e dai coloni israeliani nel villaggio di Qasra, a sud-est di Nablus.

 IOF ha lanciato degli attacchi aerei contro bersagli civili nella Striscia di Gaza.

  Una macchina è stata bombardata, 4 uffici, negozi e 12 appartamenti sono stati danneggiati nel campo profughi di Nussairat

 Due camere sono state distrutte e 6 case danneggiate nel villaggio di al-Zawaida

 IOF prende di mira i lavoratori palestinesi, i contadini e i pescatori nelle zone di confine nella Striscia di Gaza.

 Le cannoniere israeliane hanno aperto il fuoco su un peschereccio palestinese nel nord della Striscia di Gaza.

 IOF continua ad usare la forza contro le proteste pacifiche in Cisgiordania.

 4 civili palestinesi, inclusi due bambini e un attivista della solidarietà internazionale sono stati feriti.

 Due giornalisti sono rimasti asfissiati da inalazione di gas lacrimogeni.

  IOF ha condotto 42 incursioni nella comunità palestinese in Cisgiordania.

 IOF ha arrestato 10 civili palestinesi, inclusi due bambini.

 Israele ha continuato ad imporre un assedio totale nei OPT e ha isolato la Striscia di Gaza dal resto del mondo.

 I soldati israeliani hanno collocato un posto di blocco militare in Cisgiordania e hanno arrestato 4 civili palestinesi, tra cui una donna.

 IOF ha completamente chiuso il valico di al-Mentar (Karni) 

  IOF continuano con le operazioni di insediamento in Cisgiordania e i coloni israeliani insistono con gli attacchi ai civili palestinesi e alle loro proprietà.

 IOF hanno demolito una cascina agricola nella città di Beit Ummar, vicino a Hebron.

 IOF ha consegnato degli avvisi a 12 civili palestinesi di Jenin e Hebron che ordinano loro di bloccare la costruzione di un certo numero di strutture.

 I coloni israeliani hanno trasportato una grande quantità di fango al villaggio di Arats, vicino Betlemme, e hanno danneggiato vasti appezzamenti agricoli palestinesi.

 I coloni israeliani hanno continuato a lanciare pietre contro veicoli di civili palestinesi nelle principali strade in Cisgiordania.

Rissumendo:

Le violazioni di Israele della legge internazionale e delle leggi umanitarie nei OPT continuano a tutt’oggi (03-09 marzo 2011), nel periodo oggetto della relazione.

Sparatorie:

Durante il periodo in questione, 11 civili palestinesi, tra cui 4 bambini e un attivista della solidarietà internazionale sono stati feriti dalle IOF e dai coloni israeliani in Cisgiordania.

In un attacco congiunto di un certo numero di coloni israeliani e delle IOF contro civili palestinesi nel villaggio di Qasra, a sud-est di Nablus, 7 civili palestinesi, inclusi 2 bambini, sono stati feriti. Due civili si sono sentiti male a causa dell’inalazione di gas lacrimogeni, e altri 3 sono stati feriti in seguito alle percosse ricevute. Fonti mediche hanno descritto come ‘gravi’ le condizioni dei tre feriti.

Durante il periodo al quale ci riferiamo, le IOF hanno usato un’eccesiva forza per disperdere le dimostrazioni pacifiche organizzate per protestare contro le attività di insediamento israeliane e per la costruzione di un muro di annessione in Cisgiordania. Risultato: 4 civili palestinesi, tra cui un bambino e un attivista della solidarietà internazionale sono stati feriti, e decine di civili palestinesi e difensori dei diritti umani, inclusi due giornalisti, hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni.

Nella Striscia di Gaza, le IOF hanno lanciato una seria di attacchi aerei. Come risultato, 4 auto e due sale sono state distrutte, danneggiati invece 12 appartamenti, 6 case, 4 uffici e dei negozi.

Incursioni:

Nel periodo di riferimento, le IOF hanno effettuato almeno 12 irruzioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania, durante le quali sono stati arrestati 10 civili palestinesi, tra cui due bambini.

Restrizioni di libertà:

Israele ha continuato a tenere sotto uno stretto assedio i OPT e ha imposto rigide limitazioni di movimento e libertà ai civili palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est.

Striscia di Gaza

Israele ha sempre tenuto chiusi i valichi di confine per la Striscia di Gaza da oltre tre anni. La chiusura imposta dagli israeliani, che dal giugno 2007 è stata duramente rafforzata, ha avuto impatti disastrosi sulla situazione umanitaria ed economica della stessa Striscia di Gaza.

  Tale chiusura non ha solamente causato una crisi umanitaria, ma anche la crisi dei diritti umani e della dignità umana della popolazione della Striscia di Gaza. Le misure annunciate da Israele per attenuare il blocco su Gaza sono vaghe, puramente di facciata e non risolutive della crisi, che può essere affrontata unicamente con una immediata e completa abolizione del blocco, compreso il divieto di uscire ed entrare a Gaza e il divieto di esportazioni.

Il PCHR è preoccupato che la politica di Israele stia semplicemente trascinando Gaza sotto un’altra forma di chiusura illegale, chiusura che potrebbe essere internazionalmente accettata e istituzionalizzata. Probabilmente i palestinesi di Gaza non soffriranno più per la carenza di merci e di beni, ma rimarranno comunque economicamente dipendenti e non in grado di provvedere a se stessi, oltre che socialmente, culturalmente e accademicamente fuori dal mondo. 

 L’ampliamento dell’elenco di merci permesse a Gaza non cambia l’illegalità della politica di Israele, che è incompatibile con i suoi obblighi legali, in quanto  Potenza Occupante firmataria dei trattati sui diritti umani internazionali e del Patto Internazionale sui diritti Civili e Politici. 

  I fatti reali confutano le dichiarazioni di Israele riguardo l’attenuazione del blocco imposto su Gaza e riguardo la riduzione delle restrizioni imposte sull’entrata delle merci.

 Le dichiarazioni di Israele riguardo il permesso di ingresso di merci nella Striscia di Gaza sono unicamente dei tentativi di ingannare la comunità internazionale, in quanto tali merci non soddisfano le esigenze minime della Striscia di Gaza.

 IOF hanno continuato a vietare l’ingresso nella Striscia di Gaza delle materie prime per l'edilizia

 IOF hanno imposto il divieto di qualsiasi esportazione dalla Striscia di Gaza

 Israele ha continuato a tenere chiuso il passaggio di Beit Hanoun (Erez) ai civili palestinesi che desiderano recarsi in Cisgiordania o in Israele per cure mediche, per scambi commerciali o sociali.

 Israele ha imposto ulteriori restrizioni all’accesso di diplomatici internazionali, giornalisti e operatori umanitari che cercano di entrare nella Striscia di Gaza. Essi hanno anche impedito l’entrata a rappresentanti di svariate organizzazioni umanitarie internazionali.

 Le condizioni di vita dei civili palestinesi sono peggiorate seriamente: i livelli di povertà e di disoccupazione si sono innalzati nettamente.

Cisgiordania

IOF hanno continuato ad imporre rigide restrizioni di libertà ai civili palestinesi in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. A migliaia di civili palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza è vietato l’accesso a Gerusalemme.

 IOF hanno stabilito zone di controllo nei pressi di Gerusalemme, limitando fortemente l’accesso dei palestinesi alla città. Ai civili è spesso negata la possibilità di andare a pregare nella moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme.

 Approssimativamente ci sono 585 posti di blocco permanenti in tutta la Cisgiordania; alcuni di essi con soldati, altri senza.

 Quando sarà completato, l’illegale Muro di Annessione si estenderà per 724 km per tutta la Cisgiordania, isolando ulteriormente la popolazione locale. 350 kilomentri del muro sono già stati costruiti. Circa il 99% del muro è stato costruito nella stessa Cisgiordania, con un'ulteriore confisca delle terre palestinesi.  

 Almeno il 65% delle principali strade che portano a 18 comunità palestinesi in Cisgiordania sono chiuse o completamente controllate dale IOF.

 Ci sono approssimativamente 500 km di strade ad accesso ridotto in tutta la Cisgiordania. Inoltre, circa un terzo della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è inaccessibile ai palestinesi se non con un permesso concesso dalle IOF. Permesso quasi impossible da ottenere.

 IOF continuano a molestare e ad aggredire i manifestanti delle proteste pacifiche contro la costruzione del Muro di Annessione.

  I civili palestinesi continuano a subire aggressioni dalle IOF a Gerusalemme e in Cisgiordania, e sono regolarmente fermati e perquisiti per le strade.

Attività di insediamento: 

Israele ha proseguito nelle sue attività di insediamento nei OPT, in violazione della legge umanitaria internazionale, e i coloni israeliani proseguono con gli attacchi ai civili palestinesi e alle loro proprietà.  

Il 3 marzo 2011, i coloni israeliani dell’insediamento di “Halmish”, nel nord-ovest di Ramallah, hanno chiuso l’entrata al villaggio di Nabi Saleh, mentre le IOF erano presenti nella zona. Alcuni di questi coloni hanno tentato di entrare nel villaggio. Essi hanno anche lanciato sassi ai veicoli civili palestinesi. Più tardi, le IOF sono intervenute per fare evacuare i coloni. 

Il 4 marzo 2011, 5 coloni israeliani in sella a delle motociclette hanno fatto irruzione nel villaggio di Raba, a sud-est di Jenin. Hanno girato per le strade e poi si sono spostati a sud, verso il villaggio di Ebziq. 

Lo stesso giorno, alcuni coloni israeliani dell’insediamento di “Emanuel”, a est di Qalqilya, si sono radunati presso l’entrata del villaggio. Hanno lanciato pietre ai veicoli civili palestinesi che viaggiavano sulla strada di Qalqilya-Salfit. Non sono stati segnalati morti. 

Da venerdi, 4 marzo 2011, fino a lunedi 7 marzo 2011, alcuni camion del blocco di insediamento di “Gush Etzion”, a sud-ovest di Betlemme, hanno scaricato una grande quantità d fango, sassi e rifiuti solidi nei terreni agricoli palestinesi nella zona di Wad Abu Shanin, a ovest del villaggio di Artas, nel sud di Betlemme. Più di 20 ettari di terreno agricolo coltivati con albicocche e olive sono stati riempiti di questi rifiuti.

Il 5 marzo 2011, alcuni coloni israeliani si sono radunati vicino l’incrocio di Jeet, a nord-est di Qalqilya. Hanno lanciato sassi ai veicoli civili palestinesi che viaggiavano sulla strada di Qalqilya-Nablus. Nessun morto.

Lo stesso giorno, alcuni coloni israeliani dell’insediamento di “Taffuh”, a sud di Nablus, hanno preso d’assalto i terreni agricoli del villaggio di Yassuf, a est di Salfit. Subito, le IOF sono intervenute e hanno evacuato la zona.

Il 6 marzo  2011, coloni israeliani dell’insediamento di “Kerni Shomron”, ad est di Qalqilya, si sono radunati all’entrata del vicino villaggio Kufor Laqef. Essi hanno lanciato dei sassi contro i veicoli civili palestinesi che viaggiavano sulla strada di Qalqilya-Nablus. 

Il 7 marzo 2011, le IOF sono entrate nel villaggio di Barta’a, che è stato isolato dal muro di annessione, a sud-ovest di Jenin. Esse hanno consegnato avvisi ai civili palestinesi riguardanti l’ordine di fermare i lavori di costruzione nelle loro case, sostenendo che tali costruzioni erano prive di licenza.

L’ 8 marzo 2011, le IOF hanno dato l’ordine a 4 civili palestinesi di demolire alcune cave, tende e negozi nella città di Yatta, a sud di Hebron. Secondo le informazioni di PCHR questi ordini di demolizione avrebbero fatto abbattere 4 grotte, 4 tende e 4 aziende agricole nella zone di Zeef, con il pretesto che esse erano troppo vicine alla base militare israeliana e all’insediamento di “Bni Hefer”. 

Il 9 marzo 2011, le IOF si sono spostate nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron. Esse hanno demolito una azienda agricola di 500 mq appartenente a Mohammed Younis al-Allami. Le IOF sostengono che la fattoria era vicina alla strada Hebron-Betlemme e agli insediamenti israeliani nel sud della Cisgiordania. 

Violazioni israeliane documentate durante il seguente periodo (dal 3 al 9 Marzo 2011)

 1. Incursioni nelle aree palestinesi e attacchi a civili palestinesi e loro possedimenti in Cisgiordania  e Striscia di Gaza

Giovedì, 3 marzo 2011

  •  Verso le 00:00, le IOF si sono dirette verso il villaggio di al-Shyoukh, a nord-est di Hebron. Hanno fatto irruzione e perquisito alcune case e arrestato Mohammed e Ra'ed Kamel al-Mashni, rispettivamente di 29 e 31 anni. Quest'ultimo è fisicamente disabile.
  •  Verso le 01:30, le IOF si sono trasferite nel quartiere Be'r di al-Mahjar, a nord-ovest di Hebron. Hanno fatto irruzione e perquisito alcune di case e arrestato Mohammed e 'Abdul Majid al-Dab'at, rispettivamente di 19 e 22 anni.
  • Alle 08:30 circa, le IOF si sono spostate nella zona industriale di al-Bireh. Hanno pattugliato le strade e successivamente si sono ritirate. Non sono stati segnalati arresti 
  • Verso le 09:00, le IOF si sono trasferite nel villaggio di Deir al-Ghossoun, a nord di Tulkarem. Hanno pattugliato le strade.
  • Verso le 09:25, le IOF si sono spostate nel villaggio di Jeet, a nord est di Qalqilya. Hanno pattugliato le strade e poi si sono ritirate. Né perquisizioni, né arresti sono stati segnalati
  • Alle 10:00 circa, le IOF si sono recate a Tulkarm. Hanno pattugliato le strade e si sono appostate vicino all’Università tecnologica palestinese (Khadouri), nella parte ovest della città. Hanno fermato, perquisito e interrogato alcuni studenti. Le IOF si sono poi spostate a est. Hanno preso d’assalto un negozio di caramelle nel centro della città e hanno interrogato il proprietario. In un secondo momento si sono ritirate dalla città e non sono stati segnalati né perquisizioni nelle case, né arresti.
  • Anche alle 10:00 circa, le IOF si sono trasferite nel villaggio di Turmo'iya, a nord di Ramallah. Hanno pattugliato le strade e si sono ritirate. Nessun arresto è stato segnalato.
  • Intorno alle 10:10, le FOI si sono spostate a Snirya, villaggio a sud di Qalqilya. Hanno pattugliato le strade per un po’ e più tardi si sono ritirate. Né perquisizioni nelle case, né arresti sono stati segnalati.

Il rapporto settimanale del Pchr è in versione originale su: http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=7278:weekly-report-on-israeli-human-rights-violations-in-th

(Traduzione di Gaia Bellia)

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