Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane

 

PCHR
Centro Palestinese per i Diritti Umani

www.pchrgaza.org

Le Forze di occupazione israeliane (Iof) continuano gli attacchi sistematici contro civili e proprietà palestinesi nei Territori palestinesi occupati (oPt) 

 ·           Un bambino palestinese è stato ferito nel villaggio di Iraq Bourin, a sud di Nablus.

·               L’Iof ha continuato a usare la forza contro le proteste pacifiche nella West Bank.

        Un manifestante palestinese è stato ferito a Bil'in, a est di Ramallah. 

        L’Iof ha arrestato 15 manifestanti, tra cui un bambino.

        Gli arrestati includono 7 palestinesi e 8 difensori internazionali dei diritti umani.

·               L’Iof ha effettuato 47 incursioni nelle comunità palestinesi della West Bank e un’incursione limitata alla parte centrale della Striscia di Gaza.  

        L’Iof ha arrestato 29 civili palestinesi, tra cui 4 bambini e 2 donne.

        L’Iof ha condotto un’ampia campagna contro il Jihad islamico a Jenin e ha chiuso 2 associazioni di carità.

·               L’Iof ha continuato le attività di insediamento e i coloni israeliani hanno continuato i loro attacchi nella West Bank.

        L’Iof ha demolito 8 pozzi artigianali a Jenin e un negozio di materiale per costruzioni a Qalqilya.

        I coloni israeliani hanno attaccato un pastore palestinese del villaggio di Madma, a sud di Nablus.

        I coloni israeliani hanno incendiato 4 campi di grano nel villaggio di Madma, a sud di Nablus.

·               Israele ha continuato a imporre un assedio totale sulla striscia di Gaza e ha esteso l’assedio alla West Bank.

        L’Iof ha arrestato almeno 4 palestinesi ai checkpoint militari nella West Bank.

        L’Iof ha fermato il portavoce del Palestinian legislative council (Plc) e altri 2 membri del Plc e ne ha arrestato un terzo. 

Sommario.

Le violazioni israeliane della legge internazionale e della legge umanitaria negli oPt sono continuate durante il periodo riportato (26 maggio – 01 giugno 2011):

Sparatorie:

Durante il periodo riportato, l’Iof ha ferito due civili palestinesi, tra cui un bambino, nella West Bank.  Il bambino è stato ferito quando l’Iof è arrivato nel villaggio di Iraq Burin, a sud di Nablus, mentre l’altro palestinese è stato ferito durante una manifestazione pacifica contro le attività di insediamento e la costruzione del muro di annessione nella West Bank.  

Il 30 giugno 2011, l’Iof è arrivato nel villaggio di Iraq Burin, a sud di Nablus, tra un intenso scoppio di bombe e gas lacrimogeni.  Alcuni ragazzi hanno raccolto e lanciato pietre verso l’Iof, che ha immediatamente risposto con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Un sedicenne è rimasto ferito.  

L’Iof ha utilizzato forze eccessive per disperdere i partecipanti delle dimostrazioni pacifiche organizzate in protesta alle attività di insediamento israeliane e alla costruzione del muro di annessione nella West Bank. Di conseguenza, Ibrahim Abdul Fattah Burnat, 29 anni, è stato colpito da gas lacrimogeni alla spalla destra e uno dei suoi occhi è venuto a contatto con i gas lacrimogeni. In aggiunta, dozzine di civili palestinesi e difensori internazionali dei diritti umani, che stavano partecipando a proteste pacifiche nella West Bank, hanno sofferto di inalazione di gas lacrimogeni e contusioni riportate in seguito a percosse ricevute dall’Iof.

Incursioni:

Durante il periodo riportato, l’Iof ha effettuato almeno 47 incursioni militari nelle comunità palestinesi della West Bank, durante le quali ha arrestato 29 civili palestinesi, tra cui 4 bambini e 2 donne.

L’incursione di maggiori dimensioni ha avuto luogo il 31 maggio 2011 a Jenin, durante la quale l’Iof ha condotto un’ampia campagna contro la Jihad islamica a Jenin. L’Iof è arrivato nei villaggi di Jenin e ha arrestato 12 membri del Jihad islamico, tra cui 2 donne. Ha anche confiscato il i proventi di due associazioni affiliate al Jihad islamico, ma non è riuscito ad arrestare Khader Mousa, un leader politico del Jihad islamico, dopo aver fatto incursione nella sua abitazione. 

L’Iof ha continuato a fermare proteste pacifiche e a impedire ai difensori internazionali dei diritti umani di partecipare assemblee pacifiche contro le attività di insediamento e la costruzione del muro di annessione.  In questi tentativi, l’Iof ha arrestato 15 manifestanti, tra cui un bambino. Gli arrestati includono 7 palestinesi e 8 difensori internazionali dei diritti umani.

L’Iof ha anche continuato a usare i checkpoint come trappole per arrestare palestinesi presumibilmente ricercati dall’Iof.  Durante il periodo riportato, l’Iof ha arrestato almeno 4 palestinesi ai checkpoint nella West Bank, tra cui un membro del “Cambiamento e Riforma”, Nezar Abdul Aziz Ramadan, di 47 anni.  Ramadan era con il portavoce del Plc, il dottor Aziz Dweik, e con i membri del Plc, Anwar Zboun, di Betlemme, e Basem al-Zaarir, di Hebron, quando l’Iof li ha trattenuti per più di 4 ore a un checkpoint israeliano.

Nella Striscia di Gaza, il 31 maggio 2011, l’Iof si è spostato a circa 300 metri a est del campo profughi di al-Bureij, nella parte centrale della Striscia di Gaza.  Ha condotto demolizioni fino alle ore 13.  Poi si è dislocato oltre il confine. 

I coloni israeliani attaccano civili e proprietà palestinesi:

I coloni israeliani che vivono negli oPt, violando la legge umanitaria internazionale, hanno continuato a commettere crimini sistematici contro i civili palestinesi e le loro proprietà, sotto la protezione dell’Iof, che ignora le lamentele dei civili palestinesi nei confronti dei coloni. 

Il 29 maggio 2011, l’Iof si è diretto verso il villaggio di Kafr Dan, a nord est di Jenin.  I soldati dell’Iof sono scesi dai veicoli e hanno fatto irruzione nelle fattorie palestinesi, dicendo ai contadini palestinesi di aver avuto ordine di demolire 12 pozzi artigianali, costruiti senza licenza.  Sorvegliati dai soldati, i bulldozer dell’Iof e gli scavatori hanno cominciato a demolire i pozzi.  Due ore dopo l’inizio dei lavori di demolizione, molti palestinesi del villaggio di Kafr Dan e del Jenin e si sono riuniti nelle fattorie chiuse dall’Iof. Alcuni palestinesi si sono fermati davanti ai bulldozer, cercano di fermarli.  L’Iof ha parlato con i manifestanti e ha acconsentito a porre fine ai lavori di demolizione, chiedendo ai palestinesi di andarsene.  Nel mentre, l’Iof aveva già terminato i lavori di demolizione.

Il 30 maggio 2011, l’Iof è arrivato nel villaggio di Jinsafout, a est di Qaqilya.  Ha fatto incursione nel negozio di materiali da costruzione di Mahmoud Yousef Mohammed Sukkar, di 31 anni. Poi l’Iof ha demolito il negozio con il materiale al suo interno, con il pretesto di mancanza di licenza.

Il 26 maggio 2011, un gruppo di coloni dell’insediamento di “Yitzhar” , stabilito in parte su territori palestinesi a sud del villaggio di Madma, a sud di Nablus, ha colpito con delle mazze Hamad Jaber Ahmed al-Qet, di 66 anni.  Al-Qet ha riportato ferite, dolori alla testa e contusioni al corpo.

Il 30 maggio 2011, quasi 10 coloni dell’insediamento di “Yitzhar”, stabilito in parte su territori palestinesi a sud del villaggio di Madma, a sud di Nablus, hanno incendiato campi di orzo nelle aree di Ein al-Eshreh e al-Sawawin, a circa 2 kilometri dell’insediamento di “Yitzhar”.  L’incendio ha distrutto quasi 4 campi di orzo, prima che i palestinesi riuscissero a placare le fiamme.  Le fattorie danneggiate appartengono a Hassan Mohammed Zyada, membro del consiglio locale del villaggio di Madma. 

Il rapporto completo è disponibile online all’indirizzo:

http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=7491:weekly-report-on-israeli-human-rights-violations-in-the-occupied-palestinian-territory-26-may–01-june-2011&catid=84:weekly-2009&Itemid=183

 

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