Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane

PCHR-Palestinian Centre for human rights.

Le forze israeliane continuano gli attacchi sistematici contro civili e proprietà palestinesi nei Territori palestinesi occupati (oPt)

· Le forze israeliane hanno ucciso un giudice palestinese ad al–Karama, valico di frontiera con la Giordania.

· Un civile palestinese è stato ucciso, a nord-est di Ramallah.

· Le forze israeliane hanno ucciso tre membri di gruppi armati palestinesi, a sud della Striscia di Gaza.

· Le forze israeliane hanno lanciato 30 attacchi aerei in diverse aree della Striscia di Gaza.

· Le forze israeliane hanno continuato a usare una forza eccessiva contro manifestanti pacifici in Cisgiordania.

– 6 civili palestinesi, tra cui tre fratelli, sono stati feriti.

– 7 civili palestinesi sono stati feriti all’ingresso del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

· Le forze israeliane hanno condotto 76 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e 2 nella Striscia di Gaza.

– Un civile palestinese è stato ferito durante un’incursione israeliana nel villaggio di Ya’bad, a sud-ovest di Jenin.

– 34 civili palestinesi, tra cui 3 bambini, sono stati arrestati.

· Israele ha continuato ad imporre una chiusura totale sui Territori palestinesi occupati e ad isolare la Striscia di Gaza dal resto del mondo.

– Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco in Cisgiordania.

– Almeno 4 civili palestinesi, tra cui 2 bambini, sono stati arrestati ai posti di blocco in Cisgiordania.

– 7 civili palestinesi, tra cui 4 bambini, sono stati arrestati a nord della Striscia di Gaza, quando hanno tentato di entrare in Israele attraverso la recinzione di confine.

· Le forze navali israeliane hanno continuato a colpire i pescatori palestinesi in mare.

– 2 pescatori sono rimasti feriti, nel nord della Striscia di Gaza.

– 2 pescatori sono stati arrestati al largo della città di Gaza.

· Le forze israeliane hanno continuato a sostenere le attività di insediamento in Cisgiordania e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare civili e proprietà palestinesi.

– Le forze israeliane hanno emesso avvisi di demolizione di case.

– I coloni hanno attaccato i contadini palestinesi a nord di Ramallah.

– Il parabrezza della vettura di un giornalista è stato distrutto, ed egli ha subito una ferita da schegge di missile.

Riassunto

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale nei Territori palestinesi occupati sono continuate nel periodo di riferimento (6-12 marzo 2014).

Colpiti:

Nel periodo in esame, in Cisgiordania le forze israeliane hanno ucciso 2 civili palestinesi, uno dei quali era un giudice, e 3 membri di gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza. Hanno ferito 16 civili palestinesi, tra cui 3 bambini. Quattordici di loro, compresi i 3 bambini, sono stati feriti in Cisgiordania, mentre gli altri 2 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza. Nel periodo in esame, le forze israeliane hanno lanciato 30 attacchi aerei nel nord e nel sud della Striscia di Gaza; 29 di questi sono stati lanciati mercoledì 12 marzo 2014. Inoltre, le forze israeliane hanno effettuato 5 attacchi contro le barche da pesca e 2 nel nord della Striscia di Gaza.

Nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno ucciso 3 membri di gruppi armati palestinesi nel villaggio di al-Shouka, a est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Mercoledì 12 marzo 2014, le forze israeliane hanno lanciato 29 attacchi aerei nel nord e nel sud della Striscia di Gaza in risposta ai razzi palestinesi. Inoltre, un aereo da guerra israeliano ha colpito 2 aree agricole a nord della Striscia di Gaza. Non sono stati segnalati feriti.

Il 10 marzo 2014, navi da guerra israeliane al largo di al-Sudaniya, a nord di Gaza, hanno ferito 2 pescatori.

Nell’ambito degli attacchi ai pescatori palestinesi, le forze navali israeliane hanno aperto il fuoco 5 volte contro pescherecci palestinesi l’8 e l’11 marzo 2014. Inoltre, l’11 marzo 2014, le forze israeliane hanno arrestato 2 pescatori palestinesi al largo della città di Gaza e li hanno rilasciati poche ore dopo.

In Cisgiordania, in un omicidio a sangue freddo, lunedì mattina 10 marzo 2014, le forze israeliane di stanza ad al-Karamah, valico con la Giordania, hanno ucciso un giudice che lavora presso il tribunale di Amman mentre era stava tornando nei Territori palestinesi occupati (oPt). Le forze israeliane hanno sostenuto che il giudice ha tentato di togliere l’arma a un soldato israeliano che ha risposto sparando e uccidendolo. Le indagini condotte dal Centro Palestinese per i Diritti Umani hanno confutato le affermazioni israeliane e hanno sottolineato che il giudice non costituiva una minaccia per la vita dei soldati israeliani.

Lo stesso giorno, in uso eccessivo della forza, le truppe israeliane hanno ucciso un civile palestinese nel villaggio di Beitin, a nord est di Ramallah. Le forze israeliane hanno ammesso di essere responsabili della morte di questa persona e hanno affermato che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro dei giovani palestinesi che lanciavano pietre contro i veicoli dei coloni sulla strada n. 60, vicino all’insediamento di “Givat Asaf”. In questa azione un palestinese è stato ucciso.

L’ 8 marzo 2014, un civile palestinese è stato colpito da un lacrimogeno durante un’incursione israeliana nel villaggio di Ya’bad, a sud-ovest di Jenin.

Nello stesso contesto, le forze israeliane hanno fatto uso eccessivo della forza contro manifestazioni pacifiche organizzate dai civili palestinesi, attivisti internazionali e israeliani per i diritti umani in segno di protesta contro la costruzione del Muro di annessione e contro le attività di insediamento in Cisgiordania. Il risultato è stato di 6 civili palestinesi, tra cui 3 fratelli, feriti nel corso delle proteste di Bil’in e di al-Nabi Saleh, a ovest e nord-ovest di Ramallah.

Nello stesso contesto, 7 civili palestinesi sono rimasti feriti, 6 di loro hanno subito ferite d’arma da fuoco durante una protesta pacifica all’ingresso sud-est del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

Traduzione di Edy Meroli