PCHR – Palestinian centre for human rights. Rapporto settimanale sulle violazioni israeliane
(03 novembre – 09 novembre 2016)
Proseguono i crimini sistematici dei militari israeliani nei Territori Occupati
I militari continuano a fare uso di una forza eccessiva nei Territori Occupati
Un civile palestinese è stato ucciso all’ingresso dell’insediamento “Ofra”, a nord est di Ramallah e di al-Bireh
- 6 civili palestinesi incluso un bambino e un reporter sono stati feriti in Cisgiordania
I militari hanno portato a termine 72 incursioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania e una nella zona meridionale della Striscia di Gaza
- 83 civili, inclusi 23 bambini e 4 donne, sono stati arrestati
- 28 di loro, inclusi 13 bambini e 2 donne, sono stati arrestati nella Gerusalemme Occupata
- Una famiglia di 8 persone del campo profughi di al-Amari’ a sud di Ramallah è stata arrestata
- Due case editrici a Hebron e Beit Ommer sono state perquisite e alcuni delle loro merci sequestrate
I pescatori nel mare della Striscia di Gaza vengono quotidianamente presi di mira
- Un pescatore si è sentito male mentre una barca da pesca è stata danneggiata
Proseguono gli sforzi volti a creare una maggioranza ebraica a Gerusalemme Est
- Due abitazioni, parte di una terza abitazione e un autolavaggio sono stati demoliti nei dintorni della città
- A 3 moschee a Abu Dees è stato imposto lo stop al richiamo alla preghiera (Adhan) attraverso gli appositi megafoni
Proseguono le attività dei coloni in Cisgiordania
- 3 negozi all’ingresso del villaggio di Beita sono stati demoliti
- I coloni hanno attaccato dei contadini palestinesi ad ovest di Ramallah
La Cisgiordania è stata suddivisa in dipartimenti, mentre prosegue il blocco illegale su Gaza per il nono anno consecutivo
- Decine di posti di blocco temporanei sono stati aperti in Cisgiordania, mentre altri sono tornati operativi per ostacolare il movimento dei civili palestinesi
- 2 civili palestinesi sono stati arrestati ai posti di blocco militari
RIASSUNTO
Le violazioni da parte dello Stato di Israele della legge internazionale e dei diritti umani nei Territori Occupati sono proseguite durante il periodo del reportage (03 – 09 novembre 2016)
SPARI
Proseguono i crimini dell’esercito israeliano, le cui azioni militari provocano vittime civili. L’esercito continua ad esercitare una forza eccessiva nei confronti dei civili palestinesi che prendono parte a proteste pacifiche in Cisgiordania e Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali minori.Durante il periodo dell’inchiesta i militari hanno ucciso un civile palestinese, ferendone altri 6, inclusi un bambino e un reporter, in Cisgiordania.
In Cisgiordania, ulteriore segno di un uso letale della forza si è verificato il 3 novembre quando, i militari stanziati presso la colonia Ofra, a nordest di Ramallah, hanno ucciso Ma’an Abu Qare’ (23 anni), prendendone il corpo in custodia. Il portavoce dei militari israeliani ha asserito che il giovane avesse tentato di accoltellare i soldati presenti che, in risposta, hanno aperto il fuoco. Nessun testimone oculare era presente per smentire o confermare la versione.
Sempre in un ambito di eccessivo uso della forza, contro i manifestanti che pacificamente protestano contro il muro di separazione e le attività coloniali, 5 civili palestinesi, incluso un bambino e un reporter, sono stati feriti. 4 di loro, reporter incluso, sono stati feriti nelle proteste settimanali di Kufor Qaddoum, a nord est di Qalqilya, mentre il bambino presso Ni’lin, ad ovest di Ramallah.
Il 9 novembre 2016 uno dei militari israeliani che sorvegliava la strada principale di Howarah, a sud di Nablus, ha aperto il fuoco contro Mohammed Amer (32 anni) di Tulkarm, procurandogli due ferite alla schiena e alla mano destra. I militari hanno dichiarato che Amer aveva tentato di accoltellare il soldato. Nella Striscia di Gaza il 3 novembre 2016 le cannoniere militari israeliane ferme presso il litorale di al-Wahah, a nord ovest di Beit Lahia, nel nord della Striscia, hanno pesantemente aperto il fuoco contro barche da pesca palestinesi, che si trovavano entro le 3 miglia nautiche. Un episodio simile si è verificato il 6 novembre; non ci sono vittime registrate.
Il 7 novembre 2016 le cannoniere israeliane stanziate a al-Sudaniya, ad est di Jabalia, a nord della Striscia, hanno aperto il fuoco contro le barche da pesca palestinesi. Hanno condotto l’attacco spruzzando getti di acque reflue sulle imbarcazioni, nel tentativo di annegare i pescatori. Mahmoud Abu Riyala (18 anni) è svenuto a causa delle acque reflue e una barca è stata danneggiata. Un attacco similare è accaduto indicativamente intorno alle 6.30 di mercoledì 9 novembre 2016, ma non sono state riportate vittime né danni materiali.
Il report completo è disponibile al link
http://pchrgaza.org/en/?p=8534
Traduzione di Marta Bettenzoli