Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Ancora crimini commessi dalle forze armate israeliane nei territori palestinesi occupati

Report del Palestinian Centre for human rights – Pchr

(11-17 giugno 2015)

 

Un civile palestinese è stato ucciso nel villaggio di Kufor Malek, investito da una jeep militare israeliana. 

Due civili palestinesi sono stati feriti durante alcune manifestazioni di protesta pacifiche.

Le forze navali israeliane hanno aperto il fuoco per due volte contro le barche dei pescatori palestinesi che navigavano vicino al molo di Deir al-Balah, ma non si riportano vittime.

– 61 reti da pesca sono state sequestrate e altre danneggiate.

Le forze israeliane hanno continuato a fare fuoco nelle zone di confine nella striscia di Gaza.

– Un ragazzo disabile è stato ferito e arrestato a sud della striscia di Gaza.

Sono state condotte ben 51 incursioni israeliane nelle comunità palestinesi della Cisgiordania.

  • 43 civili palestinesi, tra cui 10 bambini e 3 donne, sono stati arrestati.
  • 14 di questi civili, tra cui 6 bambini e 3 donne, sono stati arrestati nella Gerusalemme occupata.

Israele continua a imporre la chiusura totale dei territori palestinesi occupati, isolando la striscia di Gaza dal resto del mondo.

  • In Cisgiordania sono stati installati molti posti di blocco.
  • 6 civili palestinesi sono stati arrestati.

Prosegue il progetto di Israele di creare una maggioranza demografica ebrea a Gerusalemme Est.

Una casa nel distretto di Beit Hanina, a nord della città, è stata demolita.

Le forze israeliane appoggiano le attività di insediamento in Cisgiordania e i coloni proseguono gli attacchi ai danni dei civili e delle proprietà palestinesi.

  • 20 dunum di terra coltivata sono stati distrutti, e 60 alberi abbattuti a ovest di Betlemme.
  • Gli alberi di ulivo piantati in 20 dunum di terreno sono stati abbattuti e confiscati.

Riassunto

Violazione, da parte di Israele, delle leggi internazionali e delle leggi umanitarie internazionali nei territori palestinesi occupati tra l’11 e il 17 giugno 2015.

Sparatoria

L’esercito israeliano ha continuato a usare la forza contro i civili che partecipavano alle proteste pacifiche nei territori palestinesi occupati e contro i pescatori che navigavano nell’area a loro consentita. Durante il suddetto periodo le forze armate israeliane hanno ucciso un palestinese nel villaggio di Kufor Malek, a nordest di Ramallah, ferendo altri 3 civili nella striscia di Gaza e in Cisgiordania. Sempre nella striscia di Gaza, hanno aperto il fuoco sui pescatori inseguendoli in mare.

Il 14 giugno 2015, in Cisgiordania, un civile di 22 anni proveniente dal villaggio di Kufor Malek è stato ucciso dalle forze armate israeliane che entravano nel villaggio per consegnare una convocazione a un palestinese, da riportare al servizio di intelligence israeliana.

Gli israeliani hanno usato la forza sistematicamente e in modo eccessivo durante le proteste pacifiche – organizzate dai civili palestinesi, dagli israeliani e dagli attivisti per i diritti umani internazionali – contro la costruzione del muro di separazione, gli insediamenti in Cisgiordania e la presenza della polizia nei territori occupati. Come conseguenza di ciò, 2 civili sono rimasti feriti. Inoltre, alcuni ufficiali israeliani hanno maltrattato un civile palestinese affetto da epilessia, proveniente dal campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah.

Nella striscia di Gaza, il 13 giugno 2015, un civile di 18 anni affetto da disabilità fisica e mentale è stato ferito dalle forze stanziate sulla recinzione di confine, a est di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, che hanno aperto il fuoco contro di lui. Il ragazzo ha riportato diverse ferite alle gambe ed è stato arrestato e trasportato al Soroka Hospital di Beersheba, in Israele.

Traduzione di Giovanna Niro