Report settimanale del PCHR sulle violazioni israeliane nei TO

Gaza-PCHR. Report settimanale sulle violazioni israeliane nei Territori Palestinesi occupati. 26 aprile – 2 maggio 2018.

Le forze israeliane continuano i crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati

Un’altra settimana di sangue dall’ultima offensiva del 2014 sulla Striscia di Gaza.

Le forze israeliane hanno continuato a colpire direttamente le proteste pacifiche, che non rappresentavano una minaccia per la vita dei soldati israeliani.

4 civili palestinesi, tra cui un minore, sono stati uccisi nel quinto venerdì della Marcia del Ritorno e rottura dell’assedio.

3 Palestinesi sono stati uccisi, fra cui un minore, mentre tentavano di entrare furtivamente in Israele attraverso la recinzione di confine.

389 civili palestinesi, tra cui 67 minori, 8 donne, 6 giornalisti e 4 paramedici, sono stati feriti durante le proteste pacifiche.

10 civili palestinesi, tra cui 1 minore, 1 giornalista e 1 paramedico, sono stati feriti in Cisgiordania.

Le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco nelle aree di confine della Striscia di Gaza.

Un civile palestinese è stato ferito in uno scontro a fuoco durante un’incursione.

Gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato il porto di Gaza e un sito militare per i gruppi armati palestinesi. Tuttavia non si segnalano feriti.

Le forze israeliane hanno condotto 64 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e una nella Striscia di Gaza.

59 civili, tra cui 7 minori, sono stati arrestati.

7 di loro, tra cui un minore, sono stati arrestati a Gerusalemme.

4 civili palestinesi, tra cui un minore, sono stati arrestati mentre tentavano di entrare  dalla recinzione di confine nella Striscia di Gaza.

Le autorità israeliane hanno continuato a creare una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est occupata

Un edificio è stato demolito ad al-‘Issawiyah, e un civile palestinese è stato costretto ad abbattere un parcheggio auto a Silwan.

L’Autorità per la Natura israeliana ha livellato le terre nel cimitero di Al-Rahmah vicino alla Moschea al-Aqsa.

Le forze israeliane hanno continuato le loro attività di insediamento in Cisgiordania.

42 dunum sono stati confiscati nel villaggio di al-Khader, a sud di Betlemme, per ragioni di sicurezza.

5 locali residenziali e 5 stalle per le pecore sono stati demoliti mentre 4 pannelli solari sono stati confiscati a Masafer Yatta.

Dei coloni israeliani hanno tagliato 14 ulivi, a sud di Nablus, e hanno livellate dei terreni, a ovest di Salfit.

Sono stati segnalati 3 scontri a fuoco contro le barche da pesca palestinesi nel Mare di Gaza, ma non si segnalano vittime.

Le forze israeliane hanno diviso la Cisgiordania in cantoni e hanno continuato a imporre la chiusura illegale sulla Striscia di Gaza per l’11° anno consecutivo.

Decine di check-point temporanei sono stati istituiti in Cisgiordania e altri sono stati ripristinati per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi.

6 civili palestinesi, tra cui un minore, sono stati arrestati ai check-point militari in Cisgiordania.

Riassunto.

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale nei Territori Palestinesi Occupati sono continuate durante il periodo di riferimento (dal 26 aprile al 2 maggio 2018).

Colpiti.

Le forze israeliane hanno continuato a far uso di eccessiva forza letale contro i civili palestinesi, che partecipavano a manifestazioni pacifiche organizzate nel 42° anniversario della Giornata della Terra in particolare nella Striscia di Gaza, che hanno assistito a manifestazioni pacifiche nella zona est della Striscia di Gaza, a cui hanno partecipato diecimila giovani, donne, bambini e anziani palestinesi disarmati.

Venerdì 20 aprile 2018, la Striscia di Gaza ha assistito a manifestazioni pacifiche a cui hanno partecipato diecimila civili palestinesi. Queste dimostrazioni non violente sono continuate sporadicamente durante il periodo di riferimento. 4 civili palestinesi, tra cui un minore, sono stati uccisi, il numero delle vittime è salito a 40 civili palestinesi, tra cui 5 minori e 2 giornalisti, dall’inizio delle manifestazioni per la Marcia del Ritorno e la Rottura dell’Assedio del 30 marzo 2018 nella Striscia di Gaza. Inoltre, due civili sono stati uccisi perché, come dichiarato dalle forze israeliane, avevano lanciato ordigni esplosivi contro una pattuglia, ma le loro famiglie hanno confermato che erano solo civili. Inoltre, un minore  è stato ucciso mentre tentava di entrare  in Israele.

Sempre nella Striscia di Gaza, durante il periodo di riferimento, 389 civili palestinesi, tra cui 67 bambini, 8 donne, 6 giornalisti e 4 paramedici, sono stati feriti; le condizioni di alcuni di loro sono serie. In Cisgiordania, le forze israeliane hanno ferito 10 civili palestinesi, tra cui 1 minore, 1 paramedico e 1 giornalista, in scontri diversi.

L’alto numero di vittime nella Striscia di Gaza dimostra che le forze israeliane continuano a commettere crimini e fanno uso di troppa forza contro i civili palestinesi disprezzando la loro vita per una decisione politica ufficiale.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli