Report settimanale sulle violazioni israeliane dei diritti umani nei TO

PCHR – Centro Palestinese per i Diritti Umani
Le forze israeliane continuano ad attaccare  sistematicamente civili e proprietà palestinesi nei Territori palestinesi occupati (oPt).
· Le forze israeliane hanno continuato ad aprire il fuoco in zone di confine della Striscia di Gaza.

– 16 civili sono rimasti feriti in diversi scontri a fuoco.

– I feriti includono 2 bambini, 2 giornalisti e un membro del ministero degli Interni.

· Le forze israeliane hanno continuato a usare una forza eccessiva contro manifestanti pacifici in Cisgiordania.

– 2 civili palestinesi sono stati feriti durante la  protesta di Bil’in.

– 8 civili sono rimasti feriti in altre proteste in Cisgiordania, tra cui 2 bambini, un giornalista e attivista per i diritti umani.

· Le forze israeliane hanno condotto 59 incursioni nelle comunità palestinesi in Cisgiordania.

– 3 civili sono rimasti feriti.

– 41 civili, tra cui 6 bambini, sono stati arrestati.

– Degli arrestati 4 erano dipendenti dell’International Tadamun (Solidarietà) per i diritti umani a Nablus, tra cui una donna.

· Israele ha continuato ad imporre una chiusura totale sui Territori palestinesi occupati e ad isolare la Striscia di Gaza dal mondo esterno.

– Le forze israeliane hanno istituito decine di posti di blocco in Cisgiordania.

– Almeno 9 civili palestinesi, tra cui 3 bambini, sono stati arrestati ai posti di blocco.

– 3 civili palestinesi sono stati arrestati lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele.

· Le forze navali israeliane hanno continuato a colpire i  pescatori palestinesi in mare.

· Le forze israeliane hanno continuato a sostenere le attività di insediamento in Cisgiordania e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare civili e proprietà palestinesi.

– Terreni sono state distrutte a Kofur al-Deek, a ovest di Salfit, per espandere un avamposto di insediamento.

– Le forze israeliane hanno continuato ad emettere avvisi di demolizione per le case della zona C.

– Alcuni coloni hanno attaccato i contadini palestinesi nel nord e nel sud della Cisgiordania.

Riassunto
Le violazioni israeliane al diritto internazionale e al diritto internazionale umanitario nei Territori Occupati sono continuate nel periodo di riferimento (20-26 febbraio 2014).

Colpiti:
Nel periodo in esame, le forze israeliane hanno ferito 29 civili palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Sedici di loro sono stati feriti nella Striscia di Gaza e 13 in Cisgiordania. Fra i feriti 5 erano bambini, 3 giornalisti, un attivista per i diritti umani, un paramedico e un membro del ministero degli Interni di Gaza. Le forze israeliane hanno condotto 4 scontri a fuoco lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele e 2 contro i pescatori in mare.

Nella Striscia di Gaza, il 21 febbraio 2014, 12 civili, tra cui 2 bambini e un giornalista, sono stati feriti quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro decine di civili palestinesi, a est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.
Lo stesso giorno, le forze israeliane di stanza lungo la recinzione di confine nei pressi del valico di Sofa, a nord-est del villaggio di al-Shouka, a nord est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, hanno aperto il fuoco contro 2 membri del ministero dell’Interno che erano a circa 300 metri di distanza da detta 
recinzione.

Il 22 febbraio 2014, 2 civili palestinesi sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno fatto irruzione nel villaggio di Nabi Saleh, a nord ovest di Ramallah.

Il 24 febbraio 2014, un civile palestinese è stato ferito nel villaggio di Taqou’, a sud est di Betlemme, quando le forze israeliane sono entrate nel villaggio.

Il 24 febbraio 2014, le forze israeliane di stanza lungo la recinzione di confine, a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, hanno aperto il fuoco su terreni agricoli, a est del villaggio di al-Qarara, a nord-est della città, ma non si segnalano feriti.

Il 25 febbraio 2014, 2 civili, tra cui un giornalista, sono stati feriti durante una manifestazione organizzata dalla Coalizione Intifada nei pressi del valico di Nahal Oz, a est del quartiere di al- Shuja’iya, a est della città di  Gaza. Alcuni manifestanti hanno lanciato pietre contro i soldati israeliani, che hanno risposto con bombe sonore e gas lacrimogeni.

In mare, il 20 febbraio 2014, le forze navali israeliane hanno aperto il fuoco contro pescherecci palestinesi al largo di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Due missili sono arrivati  in un sito appartenente al Servizio di sicurezza nazionale palestinese, lungo la recinzione di confine tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Non sono state segnalate vittime. Il sito ha subito danni di lieve entità.

Lo stesso giorno, navi da guerra israeliane al largo della costa nord ovest di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, hanno aperto il fuoco contro pescherecci che navigavano entro un miglio nautico.

In Cisgiordania, 13 civili, tra cui 2 bambini, un paramedico, un giornalista e un attivista per i diritti umani, sono stati feriti, 10 di loro sono stati feriti in manifestazioni pacifiche e gli altri 3 sono stati feriti durante un’incursione israeliana nel villaggio di Nabi Saleh, a nord-ovest di Ramallah, e nel villaggio di Taqou’, a sud est di Betlemme.

Nello stesso contesto, le forze israeliane hanno fatto uso eccessivo della forza contro manifestazioni pacifiche organizzate dai civili palestinesi, attivisti internazionali e israeliani per i diritti umani in segno di protesta per la costruzione del muro di annessione e per le attività di insediamento in Cisgiordania. Due civili, tra cui un paramedico, sono stati feriti durante la protesta settimanale di Bil’in. Inoltre, alcuni  manifestanti hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeno e altri hanno lividi perché sono stati picchiati dalle forze israeliane.

Nello stesso contesto , 8 civili palestinesi, tra cui 2 bambini, un giornalista e attivista per i diritti umani, sono stati feriti nel corso di manifestazioni pacifiche organizzate all’ingresso del campo profughi di al-Jalazoun, a nord di Ramallah, nel villaggio Selwad, a nord-est della città, e nel centro di Hebron.

Traduzione di Edy Meroli