Residenti di Nablus affrontano blocco israeliano con resilienza

Nablus – MEMO. Le forze d’occupazione israeliane proseguono il loro rigido blocco imposto alla città di Nablus, nella Cisgiordania occupata. I residenti palestinesi, tuttavia, riescono ad affrontare le restrizioni con notevole resilienza.

Ghassan Hamdan, coordinatore del Comitato per le istituzioni e le attività di Nablus, ha dichiarato: “L’assedio israeliano ha paralizzato ogni aspetto della vita nella nostra città, [tuttavia] abbiamo deciso di affrontare le misure asfissianti”.

Hamdan ha sottolineato che l’occupazione israeliana “non riuscirà mai a distruggere la volontà del popolo palestinese e la resistenza contro l’occupazione”. L’assedio militare che prosegue da due settimane, ha aggiunto Hamdan, ha lo scopo di annientare il sostegno popolare alla resistenza nazionale attraverso “punizioni collettive”.

“I palestinesi di Nablus sono uniti a sostegno di coloro che affrontano l’occupazione e proteggono i nativi dall’esercito israeliano e dagli attacchi dei loro coloni”, ha aggiunto, citando le attività popolari svolte quotidianamente a supporto della resistenza.

Azzam Abul Adas, esperto di affari israeliani, ha riaffermato che il gruppo noto come “Fossa dei Leoni” ha “conquistato il cuore dei palestinesi e, in particolare, di tutti i residenti della Cisgiordania occupata, che mostrano il loro sostegno”.

Secondo l’analisi di Abul Adas, la Fossa dei Leoni “amplia le operazioni giorno dopo giorno” e ha effettivamente “confuso” le istituzioni di sicurezza israeliane.

Circa 450 mila persone vivono a Nablus e nei dintorni, comprese cittadine e campi profughi. L’intera popolazione civile è sotto assedio militare da 15 giorni.