I residenti di Hebron hanno assistito a varie demolizioni nel giro di una settimana

390577CHebron-Ma’an. Secondo fonti locali,  le forze israeliane avrebbero consegnato 20 avvisi di demolizione nel villaggio Um al-Kher, a Hebron, nella Cisgiordania occupata.

Ratib al-Jabour, coordinatore di un comitato locale che resiste alle attività di insediamento, ha detto che funzionari  dell’Amministrazione Civile israeliana, scortati dalle forze armate, hanno  consegnato gli avvisi di demolizione a Suleiman al-Hathalin e Shuab al-Hathalin, due residenti.

Gli avvisi ordinavano la demolizione delle case, delle stalle e delle baracche  di Suleiman e Shuab.

Al-Jabour ha aggiunto che le forze israeliane “hanno portato Suleiman in una zona deserta e lo hanno  aggredito”, causandogli lesioni e contusioni su tutto il corpo.

Per tali ragioni, ha invitato le organizzazioni internazionali per i diritti umani a ” intervenire immediatamente per fermare le politiche selvagge e le violazioni commesse da Israele”.

Un portavoce del Coordinamento delle Attività di Governo nei Territori (COGAT), l’Agenzia responsabile per l’attuazione delle politiche del governo israeliano nei territori occupati, ha riferito a Ma’an che tredici ordinanze sono stati emesse per “edifici costruiti senza i permessi necessari” a Umm al-Kher, aggiungendo che, tra le ordinanze, era incluso “un mandato di comparizione per la un incontro in cui i proprietari degli edifici saranno in grado di presentare le loro istanze”.

Il portavoce ha aggiunto che un palestinese è stato arrestato dopo essersi disteso dinanzi ai veicoli delle autorità israeliane per impedire la demolizione.

La scorsa settimana, le forze israeliane avevano arrestato Suleiman al-Hathalin e demolito, senza preavviso, una baracca residenziale ed una tenda durante un raid su Umm al-Kher.

Il COGAT, in quel momento, aveva detto a Ma’an che si trattava di  “un provvedimento”  che era stato preso nei confronti di due “strutture illegali” a Um al-Kher, “dopo l’ottenimento di tutti i mandati necessari”.

Il numero delle demolizioni nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est ha subito un aumento senza precedenti quest’anno, con il numero di strutture demolite nella prima metà del 2016 già superiore rispetto al numero totale delle demolizioni effettuate in tutto il 2015.

Secondo fonti delle Nazioni Unite, sono più di 1.383 i palestinesi sfollati dall’inizio del 2016 a seguito di demolizioni nel territorio occupato, a fronte di 688 profughi palestinesi in tutto il 2015.

Le stesse fonti evidenziano, altresì,  che il tasso complessivo di demolizioni ad opera di Israele, dal 2015 superato il numero complessivo di quelle registrate dall’ONU a partire dal 2009.

Un gran numero di demolizioni israeliane vengono giustificate dal fatto che gli edifici siano abusivi. Comunque, è davvero raro che il Governo israeliano conceda licenze edilizie ai palestinesi, costringendo di fatto molti a costruire le proprie case illegalmente.

Traduzione di Maddalena Iaria