Residenti palestinesi di Gerusalemme presto senzatetto?

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Infopal – Geruusalemme. A otto famiglie del sobborgo di Silwan, a Gerusalemme est, sono state consegnate mercoledì scorso delle ordinanze di demolizione.

I capifamiglia delle case colpite da questo provvedimento sono i seguenti: Azmi Ghanem, Fakhri Ghanem, Mu’een Al-Qaq, Fahmi Meswada, Talib Meswada, Marwan Ash-Shuyoukhi, Mousa Al-Haeiymuni, Naser As-Salfiti e At-Tawils.

Tutte le case da demolire secondo le autorità d’occupazione israeliane sono ubicate nelle aree di At-Tanak e Wadi Hilwa.

Il portavoce della municipalità di Gerusalemme, Gidi Shmerling, afferma che “i reclami dei palestinesi sono fasulli, poiché la Municipalità di Gerusalemme non ha affatto consegnato oggi (mercoledì) delle ordinanze di demolizione”.

Egli ha aggiunto che “durante un’ispezione di routine sono stati consegnati solo tre avvisi riguardanti tre edifici di Silwan nella cui costruzione sono state violate le norme di legge”.

Secondo l’ufficio dell’Onu che coordina le questioni umanitarie (OCHA), nel 2009, 80 case a Gerusalemme est sono state demolite, mettendo 300 persone, tra cui 149 bambini, in mezzo a una strada.

Nell’estate del 2009, 88 ordini di demolizione sono stati consegnati a residenti dell’area di Al-Bustan, sempre a Silwan, perché rientrano nella zona interessata da un piano edilizio israeliano che la trasformerà, con alberghi e parchi.


In base ai registri israeliani, vi sono 657 case palestinesi abusive a Silwan, i cui proprietari potrebbero vedersi recapitare ordinanze di demolizione. Se tutto ciò avvenisse, circa 4.000 palestinesi resterebbero senzatetto.


Ordinanze consegnate anche a Gerusalemme ovest…

Sempre il portavoce della Municipalità di Gerusalemme, Shmerling, ha aggiunto che “22 avvisi sono stati consegnati, oggi, a Gerusalemme est”.

Un rapporto del 2008 pubblicato dalla Israeli Coalition Against Home Demolitions (ICHAD), che cita fonti della Municipalità di Gerusalemme, rileva che il 70% delle multe riscosse per infrazioni edilizie sono pagate da palestinesi, mentre è il 40% la percentuale delle ordinanze di demolizione spiccate ai danni di palestinesi.

L’ICHAD fa notare che “il motivo della discrepanza tra la percentuale delle multe pagate dai palestinesi e quella delle ordinanze di demolizione sta nel fatto che mentre a Gerusalemme est la “illegalità” spesso riguarda l’intero edificio, a Gerusalemme ovest (e nelle ‘colonie’ israeliane di Gerusalemme est) la medesima “illegalità” riguarda cambiamenti fatti a costruzioni preesistenti”.

 

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