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Ma’an. Ha raccolto finora oltre 500 mila shekel ($126.838) una campagna volta a ricostruire la casa della famiglia di Muhannad al-Halabi dopo la demolizione da parte delle forze israeliane, la settimana scorsa. Ne ha dato notizia il portavoce della campagna, venerdì.
Halabi, 19 anni, fu colpito a morte dalle forze israeliane il 3 ottobre 2015 dopo che aveva ucciso due Israeliani e ne aveva feriti altri due, nella Città Vecchia di Gerusalemme Est occupata, nel primo “attacco dei coltelli” che ha dato vita all’Intifada di Gerusalemme, ancora in corso.
Le forze israeliane hanno demolito la casa della sua famiglia, nella cittadina di Surda, a nord di Ramallah, il 9 gennaio.
Il portavoce della campagna, Abd al-Karim Abu Arqoub, ha dichiarato che l’esatto ammontare raccolto in donazioni dovrebbe essere annunciato durante una conferenza stampa, domenica 17 gennaio. Tuttavia, ha confermato che finora sono stati raccolti oltre 500 mila shekel, di cui 68 mila ($17.250) e diversi gioielli soltanto giovedì.