Rete Europea rivela abusi contro i detenuti palestinesi in Egitto

Oslo-InfoPal. La Rete Europea per la Difesa dei detenuti palestinesi ha esortato le autorità egiziane a rivelare il numero dei prigionieri palestinesi nelle sue carceri e rendere note le motivazioni del loro arresto.

In un comunicato stampa diramato martedì 10 settembre, la rete ha espresso profonda preoccupazione per l’arresto dei palestinesi in Egitto e le pratiche “disumane” adottate nei loro confronti durante le operazioni di trasferimento dal valico di Rafah all’aeroporto del Cairo e viceversa. Ha anche esortato le autorità egiziane a rispettare le leggi internazionali sulla libertà di viaggio e di movimento.

Nel suo comunicato, la rete ha rivelato che le autorità egiziane mantengono il massimo riserbo ufficiale sul numero di palestinesi detenuti nelle carceri e le stazioni di polizia, senza fornire alcuna spiegazione circa le motivazioni degli arresti. Ha anche riferito che almeno un palestinese è deceduto in circostanze ignote, senza che le autorità del Cairo rivelino le cause della sua morte, o si mostrino intenzionate ad aprire un’inchiesta sull’accaduto.

In un contesto correlato, la Rete Europea ha denunciato la “campagna diffamatoria” lanciata dai media egiziani contro i palestinesi in generale e gli abitanti della Striscia di Gaza in particolare. “La campagna mira a demonizzare l’individuo palestinese e cercare collegarlo agli eventi che accadono sul fronte interno egiziano. Ciò solleva gravi preoccupazioni per quanto concerne l’incolumità dei palestinesi in Egitto, oggetto di molteplici aggressioni e molestie”, si legge nel comunicato.

Infine, la rete ha rinnovato il suo appello alle autorità egiziane perché “aprano il valico di Rafah di fronte ai viaggiatori palestinesi in entrambe le direzioni, nel tentativo di porre un rimedio al deterioramento delle condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza, assediata da più di sei anni”.