Riconciliazione palestinese, il piano egiziano: rinvio delle elezioni e riforma della sicurezza.

Il Cairo. La proposta egiziana per l’unità nazionale palestinese chiede il rilascio dei detenuti politici, un apparato di sicurezza palestinese ristrutturato e nuove elezioni per l’inizio del 2010.

Il progetto non parla di un governo di unità, ma piuttosto di una commissione coordinatrice multi-fazione che prepari lo svolgimento delle elezioni.

I dettagli del documento – consegnato al presidente palestinese Mahmud ‘Abbas – sono stati rivelati da Walid al-‘Awad, membro dell’Ufficio politico del Partito del popolo palestinese. L’ufficio del presidente aveva annunciato la sua risposta entro venerdì scorso, mentre Hamas aveva promesso di prendere in esame la proposta.

La ripresa dei negoziati dei due grandi movimenti di fronte a un fronte unificato è prevista per il prossimo mese di ottobre.

Secondo quanto riferito da al-‘Awad, questi sono i punti-chiave del piano:

Elezioni. Le elezioni per la presidenza, il Consiglio legislativo palestinese e il Consiglio nazionale palestinese si terranno nella prima metà del 2010. Le elezioni del Cnp avranno luogo sulla base di un sistema di rappresentanza esclusivamente proporzionale.

Per quanto riguarda il Clp, il progetto prevede invece un sistema misto, con una percentuale del 25% dei seggi assegnata dai distretti e un 75% di rappresentanza proporzionale. I negoziatori di Hamas hanno chiesto una distribuzione 50/50 tra maggioritario e proporzionale. Come nelle elezioni del 2006, la Palestina verrà divisa in 16 sezioni, 11 in Cisgiordania e 5 nella Striscia di Gaza.

Le elezioni si svolgeranno sotto la supervisione della comunità internazionale e degli stati arabi, per assicurare la trasparenza del voto, secondo l’Egitto.

Sicurezza. ‘Abbas emanerà un decreto presidenziale per formare un Alto comitato di sicurezza. Verrà raggiunto un accordo per assegnare degli ufficiali professionisti al comitato, che sarà supervisionato dall’Egitto e si occuperà della riforma delle forze di sicurezza sulla base della competenza dei suoi membri.

Ai pubblici ufficiali sarà garantito il continuo impiego. Alla firma dell’accordo, le forze di sicurezza ri-assumeranno 3.000 tra membri della polizia, della difesa civile e della sicurezza nazionale. La cifra aumenterà gradualmente finché non si terranno le elezioni.

Arabi ed egiziani garantiranno congiuntamente la ricostruzione delle forze di sicurezza.

Raggiungere un accordo
. Verrà nominato un comitato per raggiungere un accordo, mantenere i contatti con i vari movimenti, creare un’atmosfera tranquilla in vista delle elezioni e ricostruire Gaza.

Detenuti. Non appena verrà firmato l’accordo previsto, verrà stabilita una lista di prigionieri politici, con la consulenza delle associazioni umanitarie e delle organizzazioni giuridiche. L’Anp e il governo Hamas libereranno ognuno i propri detenuti. Ogni parte potrà inoltre intervenire nella stesura delle liste di rilascio, e avrà diritto a rimuovere uno o più nomi.

Per quanto riguarda il PPP, al-‘Awad ha assicurato che il suo movimento studierà attentamente e seriamente la proposta, in quanto include temi importanti e positivi da portare avanti.

Il leader ha inoltre invitato Hamas e Fatah ad impegnarsi nella ricerca di un accordo

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