Riconciliazione palestinese, un atto senza fine

Gaza – InfoPal. Una delegazione di 22 membri di Hamas ha attraversato venerdì 11 gennaio la Striscia di Gaza per recarsi al Cairo e partecipare ai colloqui sulla riconciliazione nazionale palestinese. Tra i delegati Salah al-Bardawil e Ismail al-Ashqar.

Agli incontri prendono parte anche leader politici indipendenti e rappresentanti delle varie fazioni palestinesi.

Il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, leader di Fatah, e Khaled Mesha’al, capo dell’Ufficio politico di Hamas, si sono incontrati mercoledì, sempre al Cairo, dove hanno tenuto anche incontri separati con il presidente egiziano Muhammad Mursi.

In un comunicato stampa, Al-Bardawil ha dichiarato che Abbas ha cambiato versione rispetto a quanto concordato nell’incontro con Mesha’al.

Egli ha affermato che Abbas ha posto come condizioni che le elezioni palestinesi si svolgano prima di ogni accordo di riconciliazione. E ha definito tali richieste come una “grave svolta”.

Giovedì, in un incontro con la Federazione dei Giornalisti arabi, il presidente dell’Anp ha ribadito la propria posizione verso la riconciliazione nazionale e ha sottolineato che le elezioni dovrebbero tenersi prima di qualsiasi colloquio.

Bardawil ha spiegato invece che Abbas e Mesha’al si sono accordati sulla realizzazione di tutti i punti del trattato di riconciliazione, in base ai meccanismi stabiliti nei precedenti colloqui, e sulla necessità di invitare tutte le fazioni palestinesi, nei giorni successivi, a partecipare agli incontri.

“Come possiamo tenere elezioni nell’attuale situazione in Cisgiordania, che soffre della mancanza di libertà ed è oggetto di continui arresti politici eseguiti dalle forze di sicurezza dell’Anp contro membri e dirigenti di Hamas?”

Il dirigente di Hamas ha aggiunto che Abbas è sempre sotto pressione da parte statunitense e israeliana affinché non trovi un accordo con Hamas.

In diversi comunicati stampa, divulgati in questi giorni, la leadership del movimento di resistenza islamica ha denunciato la quotidiana campagna di arresti e persecuzioni politiche, da parte dell’Anp di Ramallah, contro membri e sostenitori di Hamas. Persecuzioni che, nonostante i colloqui e le dichiarazioni di intenti, non si sono mai fermate.

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