Ricordando la liberazione di Gerusalemme da parte di Saladino

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MEMO. Il 2 ottobre 1187, Ayyubid Sultan Salah Al-Din (conosciuto in occidente con il nome di Saladino) liberava Gerusalemme dalle Crociate, quasi un secolo dopo aver conquistato la Città Santa dal Califfato Fatimide.

 Cosa: la liberazione di Gerusalemme da parte di Saladino.

Dove: Palestina.

Quando: 2 ottobre 1187.

Il Regno delle Crociate a Gerusalemme.

Al grido di Deus vult! – esclamazione latina che significa “Iddio lo vuole” – il capo della Chiesa Cattolica Romana Papa Urbano II diede il via alle Crociate nel 1095, incitando i cristiani d’Europa a partire per un “pellegrinaggio armato” a Gerusalemme, per reclamare la Terra Santa dai Musulmani. Un esercito di 100.000 intraprese la missione, dando vita alla prima Crociata.

Il 15 luglio 1099, Gerusalemme, che era stata riconquistata dai Fatimidi ai Selgiuchidi, l’anno precedente, cadde in mano ai Crociati dopo un assedio feroce durato per oltre un mese.

La loro vittoria gettò le basi per l’istituzione del regno crociato di Gerusalemme.

L’ascesa al potere di Saladino.

All’epoca, le forze islamiche in Medio Oriente e nella regione del Nordafrica erano divise da lotte di potere tra e all’interno dei Selgiuchidi sunniti nel Levante ed i Fatimidi sciiti in Egitto.

Il Sultano Nur Al-Din Zengi, che governava gran parte della provincia siriana dell’Impero Selgiuchide tra il 1146 ed il 1174, cercava di unire tutte le forze islamiche tra l’Eufrate in Mesopotamia ed il Nilo in Egitto, con il fine di sconfiggere i Crociati.

Saladino, che era nato nel 1137 da una famiglia di militari curdi sunniti, si era recato in Egitto per una spedizione bellica per conto di Nur Al-Din, insieme a zio Shirkuh, per aiutare il wazir (consigliere) presso il Califfo Fatimide Al-Adid, Shawar, a risolvere lotte di potere interne e per affermare il suo comando. Tuttavia Shawar, il reale governatore dell’Egitto, si alleò ben presto con i Crociati contro Shirkuh e i Zengidi.

Su richiesta personale del Califfo Al-Adid, Shirkuh fece ritorno in Egitto per contrastare le incursioni dei Crociati. In seguito fece giustiziare Shawar e, nonostante fosse sunnita, fu nominato wazir del Califfo sciita. Ma Shirkuh morì poco dopo e Saladino fu nominato wazir al suo posto.

Saladino rafforzò la sua posizione in Egitto e, a seguito della morte del Califfo, divenne governatore dell’Egitto ed abolì il Califfato Fatimide.

In effetti, Nur Al-Din estese il suo dominio su vaste zone del mondo islamico, ma morì prima di raggiungere il suo obiettivo finale, la liberazione di Gerusalemme. Sconfiggendo altri pretendenti al trono di Nur Al-Din in Siria, Saladino fu proclamato sultano.

Saladino aveva trascorso più di un decennio cercando di unificare le città islamiche sotto il governo sunnita. Egli stabilì la dinastia Ayyubide e affermò il suo dominio su Egitto, Siria, Mesopotamia settentrionale, Hejaz, Yemen e gran parte della costa nordafricana, realizzando finalmente il sogno di Nur Al-Din.

Nel 1185, Saladino concordò una tregua con le Crociate, concedendo loro tempo per affrontare i problemi politici nel mondo islamico e per formare un grande esercito.

Due anni dopo, nel 1187, il Crociato francese Lord di Oultrejourdain Raynald di Chatillon saccheggiò una carovana di Musulmani, violando così la tregua.

L’assedio di Saladino a Gerusalemme.

Dopo l’unificazione delle terre dei Musulmani sotto il suo governo, Saladino era pronto per affrontare i Crociati dopo la violazione della tregua da parte di Raynald. Il Regno di Gerusalemme era, in questo momento, anche diviso internamente.

Il 4 luglio 1187 gli eserciti di Saladino ottennero una grande vittoria nella battaglia di Hattin vicino a Tiberiade, la sconfitta più importante per i Crociati. Il re crociato Guy de Lusignan e molti principi e signori crociati, tra cui Raynald di Chatillon, furono catturati. Saladino uccise Raynald per adempiere ad un voto che aveva fatto in seguito agli attacchi omicidi di quest’ultimo contro i Musulmani.

Dopo la battaglia di Hattin, che inferse un duro colpo sia al morale che alla potenza militare dei Crociati, Saladino si mosse contro molti stati crociati e conquistò quasi tutti i territori crociati nella regione, aprendo la strada alla riconquista di Gerusalemme.

La città sacra era divenuta un rifugio per la maggior parte dei Crociati del Levante e dei guerrieri scampati alle precedenti sconfitte contro i Musulmani. Resistettero in difesa di Gerusalemme, mentre le forze di Saladino scendevano sulla città e l’assediavano.

L’esercito islamico bombardò le mura della città usando le catapulte e cercando di assalirla più volte. Dopo un assedio di 12 giorni, il 2 ottobre 1187, il capo delle forze cristiane, Baliano di Ibelin, si arrese lasciando la città.

Contrariamente a quanto avvenuto con la sanguinosa presa di potere da parte dei Crociati che massacrarono 40.000 abitanti musulmani ed ebrei entrando a Gerusalemme nel 1099, il passaggio sotto il controllo dei Musulmani fu assolutamente pacifico. Ai Crociati fu fornito un passaggio sicuro per uscire dalla città e i luoghi di culto cristiani rimasero intatti. Le comunità arabe e cristiane potevano restare

Dopo 88 anni nelle mani dei Crociati, i Musulmani, guidati da Saladino, entrarono a Gerusalemme ancora una volta.

Traduzione per InfoPal di Aisha Tiziana Bravi