Rim Al-Banna resistente a due invasioni: l’occupazione e il cancro

Nazareth-PIC. Mentre la morte incombeva, Rim Al-Banna ha cercato di resistere, lottando contro l’aria per ottenere una brezza che la facesse sentire resistente, dal momento che i suoi due nemici erano implacabili e senza pietà: uno stava invadendo il suo corpo (cancro) e l’altro la sua terra (l’occupazione israeliana). Ha resistito prima di arrendersi al primo, rifiutandosi di inchinarsi al secondo, abbattendo la cortina della sua vita.

Coloro che seguono i suoi scritti, notano il bizzarro dualismo nel suo discorso sulla vita e sulla morte, quando dice: “Correrò come un cervo a casa mia. Preparerò la cena, organizzerò la casa e accenderò le candele. Aspetterò il tuo ritorno sul balcone, come al solito. Mi siederò con una tazza di salvia, osservando le colline di Ibn Amer, e dirò: questa vita è bella, e la morte è come la storia, un falso capitolo”.

Questo è il modo in cui “Il Cervo della Palestina” ha cercato di alleggerire il fardello della separazione dai suoi figli prima di lasciare la vita all’età di 52 anni, lasciando dietro di sé la sua voce che cantava per la resistenza palestinese e la sua lotta come simbolo della battaglia umana contro il cancro.

Il 5 marzo, la cantante palestinese ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Ieri stavo cercando di alleviare la sofferenza dei miei figli. Ho dovuto inventare uno scenario. Ho detto: non abbiate paura. Questo corpo è come una maglietta trasandata, non dura. Una volta che lo toglierò, sarò furtivamente nascosta tra le rose deposte nella mia bara. Lascerò i funerali e le chiacchiere di consolazione che parlano di dolori e di cucina e articolazioni, controllando le persone che entrano ed escono dal mio funerale e dai loro odori congestionati”.

Nel 2016, la cantante palestinese annunciò di aver smesso di cantare e scrisse sulla sua pagina Facebook: “La mia voce, che voi conoscete, ha smesso di cantare ora, miei cari fan. Forse si fermerà per sempre”. Questo successe dopo che le sue corde vocali furono colpite dal cancro.

Uno degli stili musicali più importanti di Rim fu cantare canzoni tradizionali palestinesi, e poesie tradizionali e non tradizionali in stile moderno, guidate dalla vecchia musica popolare palestinese e araba, ispirate alla musica dei popoli del mondo.

La coscienza delle persone.
Scrisse sulla sua pagina Facebook che le sue “canzoni e melodie derivano dal patrimonio, dalla storia e dalla cultura del popolo palestinese. La mia musica e le mie melodie provengono da poesie e dal senso del ritmo della parola. Quindi l’abbinamento tra la parola e la melodia arriva con nuove canzoni che ci portano nei cieli della Palestina e da lì al mondo”.

Al-Banna pubblicò 13 album, in particolare “Mirrors of the Spirit” nel 2005, dedicato ai detenuti palestinesi e arabi nelle prigioni di occupazione israeliane. Le sue canzoni erano caratterizzate da un connubio fra stile di canto orientale e parole arabe che usano melodie occidentali.

Negli ultimi due decenni, ricevette diversi premi: come personaggio pubblico e Ambasciatrice della Pace in Italia, nel 1994; figura pubblica dell’anno nominata dal ministero della Cultura tunisino nel 1997. Vinse anche il Premio Palestina per Singing nel 2000 e l’Ibn Rushd Prize per Free Thought nel 2013.

Rim Al-Banna è deceduta il 24 marzo 2018, all’età di 52 anni, in un ospedale di Nazareth, dopo un improvviso deterioramento della sua salute.

In sottofondo alle eterne melodie di Mawtani (My Homeland) e Yuma Weil Al Hawa, la figlia della Palestina è stata sepolta, lasciandosi dietro un’eredità palestinese che rimarrà come una canzone per i combattenti della resistenza nelle strade di Nazareth, Hebron, Gaza e tutte le parti della patria palestinese. Il ministero della Cultura palestinese ha dichiarato: “Rim ha lasciato molte canzoni che cantano per la Palestina e si oppongono all’occupazione, diventando un simbolo ispiratore della lotta contro l’occupazione che sta invadendo il corpo della Palestina e contro il cancro che ha sconfitto più di una volta durante i suoi lunghi anni di trattamento.

“Ihab Bseso, il ministro della Cultura palestinese ha affermato:” Non dirò che Rim Al-Banna ci ha lasciati, ma dirò che questa cara sorella palestinese ha scelto di volare oltre quest’alba, con gli angeli, in cielo sopra il nostro paese. Rim Al-Banna è salita alla vita eterna e ha sconfitto le malattie. Ci atteniamo alla sua memoria e la sua voce continuerà ad echeggiare in tutta la Palestina, nonostante la partenza del suo corpo”.

Traduzione per InfoPal di Bushra Al Said