Gaza – Infopal. Il Consiglio dei sindacati dei giornalisti palestinesi ha deciso di rimuovere il suo presidente, Na'im at-Tubasi, “in seguito alle prove del suo coinvolgimento in diverse questioni, in particolare (…) nell'appropriazione indebita e nello spreco illegale e non dichiarato dei fondi del sindacato”. Il provvedimento è stato preso nel corso di una riunione tenuta giovedì tramite videoconferenza tra i membri del Consiglio di Gaza e della Cisgiordania, nonostante il voto contrario di at-Tubasi. Secondo quanto si afferma in un comunicato, sono stati presentati documenti e prove a sostegno dell'accusa, la quale includeva anche “l'approfondimento delle divergenze all'interno del Consiglio”: un'usanza che permetteva a at-Tubasi di prendere decisioni in completa autonomia “violando le regole del sindacato”. È stato quindi nominato un presidente ad interim in attesa delle nuove elezioni, che si svolgeranno il prossimo 1 ottobre. A questo proposito, il Consiglio ha anche stabilito di cancellare “i nomi di coloro che sono diventati membri del sindacato senza essere giornalisti, e quindi in maniera illegale, tramite i favoritismi di at-Tubasi nei confronti di alcune persone vicine a lui”. Secondo fonti stampa, at-Tubasi, che abita a Ramallah, avrebbe cercato d'impedire la riunione di giovedì minacciando la ditta Balmedia, anch'essa di Ramallah, incaricata di trasmettere la videoconferenza. I giornalisti avrebbero quindi dovuto rivolgersi ad una compagnia di Gaza che sostituisse la prima.