Risoluzione anti-colonie: inviata la bozza al Consiglio di Sicurezza

Press Tv. I rappresentanti degli Stati arabi hanno inviato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione nella quale si condannano l'illegalità delle attività coloniali di Israele nei Territori Palestinesi occupati.

Come hanno spiegato mercoledì scorso, 19 gennaio, i diplomatici del Consiglio, la risoluzione punta a fare pressioni su Stati Uniti e Israele per arrestate le costruzioni in tutta la Palestina.

Inoltre, la risoluzione è stata sponsorizzata da quasi 120 Stati membri, tra nazioni arabe e paesi del Movimento non-allineato. Se sottoposta a votazione diretta, le previsioni indicano che la bozza potrebbe ricevere quattordici voti a favore ed uno (quello degli Usa) contro, sostiene il giornale israeliano Ha'aretz.

A tal proposito, i funzionari del Consiglio di Sicurezza hanno chiarito che per votare bisognerebbe come minimo attendere la Conferenza annuale sulla sicurezza, in programma il prossimo 5 febbraio a Monaco di Baviera, che vedrà i membri del Quartetto per la pace in Medio Oriente (Usa, Russia, Unione Europea e Nazioni Unite) riunirsi nell'ottica di raggiungere una decisione proprio sulla questione degli insediamenti israeliani.

Ad ogni modo, gli analisti ritengono improbabile che i 15 membri del Consiglio intraprendano presto qualsiasi tipo di azione nei confronti della bozza, poiché tutte le risoluzioni che condannano Israele si scontrano con il veto del suo   tradizionale guardiano e alleato più vicino, gli Stati Uniti.

Intanto, il rappresentante israeliano presso le Nazioni Unite, Meron Reuven, ha negato la sua partecipazione alla Conferenza di Monaco per aderire a uno sciopero del ministero degli Esteri contro i tagli salariali.

Contro le colonie si è pronunciata più volte la comunità internazionale, in particolare la Corte di giustizia internazionale e il Quartetto. Quest'ultimo aveva dichiarato che “le colonie israeliane costruite sui Territori Palestinesi occupati nel 1967 – al-Quds ash-Sharqiyah (Gerusalemme est) e Cisgiordania – sono abusive e rappresentano un enorme ostacolo per il raggiungimento di una pace giusta, duratura ed onnicomprensiva”.

(Nella foto: una seduta del Consiglio di Sicurezza)

 

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