Riunione tra funzionari di Gaza e Israele al valico di Erez

Ma’an. Fonti di Ma’an news  riferiscono di una riunione congiunta tenutasi recentemente al valico di Erez (Beit Hanoun), tra funzionari palestinesi del governo di Hamas, e le loro controparti israeliane. 

Khalil Faraj, funzionario del ministero degli Affari civili di Gaza, ha incontrato il tenente colonnello Avi Shalev, capo della sezione economica dell’Ufficio del Coordinatore delle attività di governo nei Territori (Cogat). 

Alla riunione hanno anche partecipato i rappresentanti dell’Associazione dei costruttori edili palestinesi, insieme a rappresentanti di banche palestinesi e funzionari del settore dei trasporti. Da parte israeliana, erano anche presenti Tal Russo, capo del comando meridionale israeliano, e il suo vice. 

I palestinesi hanno chiesto ad Israele di considerare il progetto qatariota di ricostruire la Striscia di Gaza, alla stregua di altri progetti finanziati da organizzazioni internazionali. 

Il capo del comando meridionale israeliano ha replicato ai palestinesi, invitandoli a presentare una richiesta formale agli israeliani, promettendo che questi ultimi la studieranno “positivamente” , e determineranno il meccanismo per consentire l’ingresso del materiale di costruzione per i progetti del Qatar. 

L’Associazione dei costruttori edili palestinesi sta giocando un ruolo importante nel mantenere i contatti tra i funzionari di Ramallah, quelli della Striscia di Gaza e gli israeliani, al fine di garantire condizioni ottimali per la realizzazione dei progetti qatarioti a Gaza. 

I funzionari del governo di Gaza hanno chiesto agli israeliani di agevolare le procedure di ingresso per le molte famiglie palestinesi, i cui membri sono sparsi tra la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Israele. Inoltre essi hanno avanzato la richiesta di rilasciare più permessi di ingresso agli studenti di Gaza che sono iscritti all’università in Cisgiordania, e di facilitare l’ingresso in Israele dei commercianti di Gaza. 

Osama Kheil, presidente dell’Associazione dei costruttori edili palestinesi, ha chiesto alla parte israeliana di consentire l’introduzione dei materiali di costruzione di base nella Striscia di Gaza. 

Egli ha affermato che cemento, sbarre di ferro, ghiaia, oltre alle attrezzature necessarie per la ricostruzione del territorio devastato dalla guerra, dovrebbero essere autorizzati in generale, e non solo per i progetti finanziati dalle organizzazioni internazionali. Egli ha sottolineato che gli imprenditori impegnati nei progetti di ricostruzione potrebbero subire delle perdite a causa della scarsa reperibilità del materiale. 

Le attrezzature che usano, ha aggiunto, sono diventate troppo obsolete, e ciò mette a rischio anche i lavoratori palestinesi, quindi è necessario che arrivino a Gaza materiali moderni. 

Jibril Talbani, rappresentante del ministero dei trasporti di Gaza, ha elencato gli ostacoli che Israele impone all’ingresso dei mezzi pesanti, le macchine agricole, gli autobus e i pezzi di ricambio per le automobili nella Striscia di Gaza.

Dal canto suo, Ala’a Radwan, rappresentate delle banche palestinesi, ha affermato che le restrizioni israeliane danneggiano sia le banche che i cittadini palestinesi, sottolineando il divieto del trasferimento diretto di denaro tra la Striscia di Gaza e Israele, imposto da quest’ultima. 

Radwan ha affermato che tale divieto danneggia tutti, in quanto favorisce gli scambi nel mercato nero. “Ci sono decine di migliaia di banconote usurate, che circolano nella Striscia di Gaza, nonostante la necessità di sostituirle”, ha aggiunto.

Tal Russo ha replicato alle richieste palestinesi affermando che Israele le comprende, e le approvera, a patto che non rappresentino un rischio per la sua sicurezza. Inoltre egli ha promesso che gli israeliani studieranno con attenzione tutte le proposte palestinesi e faranno il possibile per assicurare ai cittadini della Striscia di Gaza una vita normale.