Rivelazione di Abu Kweik a Infopal: dirigenti di Fatah e Hamas hanno raggiunto un accordo per il rilancio di un dialogo tra le parti.

Ramallah – Infopal

Hussein Abu Kweik, dirigente del movimento di Hamas, ha rivelato al corrispondente di Infopal.it che alcuni tra i capi dei movimenti di Fatah e Hamas in Cisgiordania hanno recentemente raggiunto un accordo che potrebbe servire da base per rilanciare un dialogo approfondito tra le parti.

I primi due punti dell’accordo in questione garantirebbero la possibilità di unire a tutti gli effetti la Cisgiordania alla Striscia di Gaza e la formazione di un governo centrale.

 Abu Kweik, in una dichiarazione esclusiva fatta al corrispondente di “Infopal.it”, ha spiegato che negli ultimi tempi sono stati effettuati diversi incontri tra i dirigenti dei due movimenti: erano presenti personalità di spicco di Fatah, come Jibril ar-Rajub, Qaddura Fares, Mohammad al-Hurani e Rafiq an-Natsheh. Il frutto di questo confronto è stato la creazione di una carta d’intesa, che costituisce la base per il futuro rilancio di un dialogo reale teso a risolvere la spaccatura interna palestinese.

Abu Kweik ha sottolineato, inoltre, che tale carta d’intesa è stata formulata con la partecipazione dei dirigenti di Hamas presenti e di quello di Fatah, Rafiq an-Natsheh, con il consenso del presidente Mahmud Abbas; ha poi precisato che i rappresentanti di Hamas in Cisgiordania hanno agito con il consenso dei capi del movimento: non si tratta, dunque, soltanto di sforzi personali, ma della posizione ufficiale di Hamas.

I punti più importanti

La carta, che verrà pubblicata e sulla quale si inizierà a discutere entro breve, sottolinea il rifiuto dell’uso della forza per risolvere le divergenze palestinesi – in particolare tra i due movimenti principali, Hamas e Fatah – e la centralità del rispetto incondizionato della legalità palestinese, in particolare della legittimità del presidente Abbas e del Consiglio legislativo eletto dal popolo. Viene poi precisata l’importanza di mantenere la Striscia di Gaza e la Cisgiordania unite geograficamente e politicamente, e di rispettare l’alternanza al potere e le scelte espresse dal popolo palestinese attraverso le elezioni.

Uno dei punti trattati dalla carta riguarda la riforma e la ricostituzione delle forze di sicurezza su base nazionale e professionale, senz’alcun controllo esterno. Ancora, viene menzionato l’interesse per il raggiungimento di un accordo sulla formazione di un governo centrale che si occupi allo stesso modo degli affari dei palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

La carta punta anche a porre fine alle pratiche illegali contro i cittadini palestinesi in entrambi i territori, a liberare tutti i detenuti fermati in base alla loro appartenenza politica, a salvaguardare il diritto alla libertà e le associazioni fatte oggetto di discriminazione politica e, allo stesso tempo, a fermare le campagne di accuse reciproche tra movimenti diversi.

Abu Kweik ha concluso dicendo che gli incontri proseguiranno per discutere le strategie necessarie a dare il via al dialogo e a definire una tabella di marcia.

Tale confronto è il primo del genere tra i due movimenti da quando Hamas ha assunto il controllo della Striscia di Gaza, e da quando il presidente Mahmud Abbas ha negato qualsiasi apertura al dialogo verso Hamas.

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