Rivolte in Egitto, sale il bilancio degli scontri: 40 morti e 1139 feriti

Al Masry Al Yowm. Quaranta persone sono rimaste uccise e 1.139 ferite in tutto il Paese a seguito di scontri scoppiati giovedì. E’ quanto ha dichiarato in un comunicato stampa il ministro della Sanità egiziano, domenica 27 gennaio. 

Il ministro ha detto che i feriti sono stati colpiti da proiettili veri, a pallini, e dall’inalazione di lacrimogeni.

Port Said ha avuto il maggior numero di morti, secondo il ministero della Sanità: 31 persone sono state uccise in scontri tra la polizia e i manifestanti arrabbiati per una sentenza del tribunale che ha condannato 21 residenti a morte per il sanguinoso massacro allo stadio, l’anno scorso.

Altre fonti danno il bilancio di morti a Port Said come più alto.

Il ministero ha affermato che 555 persone sono state ferite a Port Said da quando sono scoppiate le violenze, compresi i 110 feriti domenica durante un funerale per le vittime di sabato.

Tra i feriti di domenica a Port Said ci sono tre persone colpite da proiettili veri e a pallini.

A Suez, nove egiziani sono stati uccisi venerdì, durante le proteste contro il presidente Mohammed Mursi, nel secondo anniversario della Rivoluzione del 25 gennaio.

Il comunicato afferma che 172 sono stati feriti al Cairo, 102 ad Alessandria, 29 a Gharbiya, 26 a Beheira, 89 a Suez, 77 a Ismailia, 22 a Sharqiya, 10 a Daqahlia, 35 a Damietta, sei a Kafr al-Sheikh, sei a Minya, uno nel Fayoum e uno a Luxor.

Foto: al Masry al Yowm