Saadat: l’occupazione non sta rispettando gli accordi firmati con i detenuti

Ramallah – Pal.info. Il segretario generale del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), Ahmed Saadat, ha denunciato il prosieguo della politica israeliana di amministrazione carceraria in termini di posticipazione dell’attuazione dei termini del patto, firmato ufficialmente sotto l’egida dell’Egitto a seguito dello sciopero della fame dello scorso aprile condotto dall’intero movimento dei prigionieri.

Saadat, che è stato condannato a trent’anni di carcere, ha riferito all’avvocato della Società dei Prigionieri palestinesi (Pps), durante la visita di quest’ultimo alla prigione “Hadarim”, che “questa politica è progettata percolpire i prigionieri che sono tenuti in isolamento, al fine di impedire loro di incontrarsi e di vivere nella stessa prigione”, ha comunicato l’ufficio stampa del Fplp.

Saadat ha sottolineato la rabbia e l’indignazione dei prigionieri a causa di molte altre questioni in sospeso, cui l’amministrazione penitenziaria non si è attenuta nonostante gli accordi presi, in particolar modo, la fine di tutte le forme di isolamento. E ha ricordato che “l’amministrazione israeliana” tiene ancora in isolamento i prigionieri Awad Saidi e Dirar Abu Sisi.

Egli ha anche condannato la continua interdizione per i prigionieri della Cisgiordania e di Gaza nei confronti delle visite da parte delle loro famiglie, e ha detto che l’amministrazione penitenziaria non ha rispettato molte altre questioni, come nel caso del prigioniero Hassan Safadi, la cui detenzione amministrativa è stata estesa nonostante quella penitenziaria avesse promesso di liberarlo.

Il segretario generale del Fronte popolare ha aggiunto che l’amministrazione carceraria sta ancora rimandando e si rifiuta di prendere in considerazione il resto delle richieste, avvertendo che questo non è il prezzo da pagare per lo sciopero della fame dei prigionieri, che è durato 28 giorni.