Sabato 12 si è svolta una grande manifestazione di bambini a Gaza: ‘America, come fai a parlare di infanzia se sei tu che ci uccidi?’

Dal nostro corrispondente.

Grande manifestazione a Gaza.

I bambini della Palestina si sono rivolti ai loro coetanei statunitensi: chiedete ai vostri governanti ‘come fate a parlare dei bambini se siete voi a uccidere l’infanzia?’".

 

Il movimento di resistenza islamica Hamas sabato 12/8/2006 ha organizzato una marcia dei bambini della Palestina. Titolo: “Salvate i bambini della Palestina e del Libano”, a cui hanno partecipato centinaia di bimbi con le bandiere dei paesi arabi ed islamici indirizzando loro messaggi di invito ad assumersi la responsabilità verso l’infanzia massacrata selvaggiamente in Palestina e in Libano.

La manifestazione è partita dalla sede della Croce Rossa, nella città di Gaza, diretta verso la sede delle Nazione Unite.

Il linguaggio semplice rappresentava la loro sofferenza e la protesta contro le continue aggressioni israeliane: si sono messi uno accanto all’altro portando ognuno una bandiera diversa. Urla si sono alzate quando un bambino biondo ha inviato un messaggio ai coetanei dell’America: “Dite ai vostri governanti: ‘Parlate dei bambini e uccidete l’infanzia, giocate con i vostri cani con tenerezza e eliminate la gente con le vostre bombe’; dite, mentendo, che siete i padri della civiltà e della costruzione mentre siete distruzione e danno”.

 

Un bambino ha inviato un messaggio al Libano: “Oh ferito che non dorme finché dormo, noi spesso ci svegliamo sotto la ‘pioggia’”; all’Iraq: “O bambino dell’Iraq, mio compagno nella vita e nella morte, pazienza la vittoria arriverà”; alla Turchia: “Grazie a voi che siete gli eredi del califfato, e io sono il suo bambino, abbracciatemi quando ci incontreremo sulla sua porta un’altra volta”; al Sudan: “O gente di fede, sostegno e doni, i vostri cuori sono con noi e così pure le vostre anime. Stiamo aspettando ancora altro sacrificio”; all’Arabia Saudita: “Dalla tua terra sono sorte le prime luci della retta via, ed è avvenuta l’ascensione. Ci sarà un nuovo viaggio che si fermerà sulla nostra terra ferita”; all’Algeria “O paese dei milioni dei martiri, non penso che siate avidi con la terra santa e dei profeti”; al Bahrein: “Mercati e commercio, costruzione, potete dedicarci una parte del vostro tempo per far rivivere i nostri cuori come fate con il vostro deserto”; all’Egitto, al Pakistan, all’Indonesia…

Alla fine di questo elenco particolare, ecco il messaggio che un bambino ha mandato alla Palestina: “Io sono il motivo della vostra fierezza, e sono orgoglioso che Gerusalemme viva nelle mie vene. Chi di voi mi sosterrà? Rispondete!”

E’ stato inviato un messaggio in inglese a Danimarca, Russia, Norvegia, Gran Bretagna e altri paesi europei chiedendo di aiutare i bambini della Palestina e del Libano. Il messaggio condannava anche la loro posizione passiva nei confronti della quotidiana violazione dei diritti umani da parte di Israele.

I bambini hanno alzato striscioni che condannavano il silenzio arabo e l’aggressione israeliana: “Perché vengono uccisi i bambini della Palestina e del Libano e gli arabi se ne stanno in silenzio?”. “Perché ci viene tolta la sicurezza dalle nostre case?”.

Alla fine della manifestazione hanno bruciato le bandiere israeliana, americana e britannica.

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